1/3 Riccardo

VENERDì 25 OTTOBRE

La Fondazione Libero Bizzarri apre le giornate della sessione Giovani con il Laboratorio Didattico Formativo del Concorso “Media Educazione” che si terrà dalle ore 09.30 fino alle ore 12.30 presso l’Auditorium Comunale.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Concorso, giunto alla decima edizione, continua a promuovere l’ uso delle produzioni audiovisive e multimediali nella didattica con particolare attenzione alle nuove strumentazione tecnologiche che ormai caratterizzano le odierne “Smart School”. All’interno del Laboratorio saranno proiettate le opere selezionate tra quelle realizzate dalle scuole, di ogni ordine e grado, partecipanti al concorso. In questa decima edizione numerosissimi i partecipanti da tutta Italia.

A condurre il laboratorio saranno:

Gualtiero De SantiDocente di Letterature Comparate Università “Carlo Bo” di Urbino, Gioia Di Cristofaro LongoOrdinaria di Antropologia Culturale, Facoltà di Sociologia “La Sapienza” Università di Roma e Presidente del Concorso, Antonio FabianiReporter Rai e il regista Loris Rossi

Nel pomeriggio alle ore 18.00 presso la biblioteca Comunale, nella nuova aula Multimediale sarà presentato, a cura del Prof. Riccardo Bernini, il libro di Gualtiero De Santi “Zavattini e la Radio”.

L’invenzione della radio fu all’improvviso la possibilità di dire a tutti tutto, ma alla condizione che si avesse qualcosa da dire e insieme che si riscattassero dalla ricezione passiva quanti stavano all’ascolto nel chiuso delle proprie stanze. Si può dire che tali siano stati i principi che hanno orientato Zavattini nel suo periplo radiofonico, dai primi anni Trenta sino a tutti gli anni Sessanta e Sessanta del secolo scorso.

Alle ore 21.15 la Prima serata de “Il Riscatto” mette in scena il RECITAL «1/3 RICCARDO».

Gli attori della pieces sono i detenuti della Casa circondariale di Marino del Tronto che portano in scena, con la tecnicadell’intensificazione e drammatizzazione, il Riccardo III di William Shieakespare ibridato con altriautori,e preparato durante la loro permanenza nelle carceri ascolane nel laboratorio di scrittura.

La regia è di Clio Pizzingrilli, la scenografia è del pittore Ruggero Savinio, e l’intervento musicale è a cura della giovanissima violoncellista Maria Margherita Paci.

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