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15 mag 2014
L’ASSESSORE PAOLA GIORGI A CAREER DAY 2014 E NETWORK LAB DELL’UNIVPM – FOCUS SU“GARANZIA GIOVANI”, INTERNAZIONALIZZAZIONE DIGITALE E NUOVO TITOLO V.

L’assessore alle Politiche giovanili, Paola Giorgi, ha preso parte al Career day 2014 organizzato dall’Università politecnica delle Marche. Un momento d’incontro in cui viene offerta una panoramica sulle opportunità professionali post laurea. “E’ questo un luogo ideale – ha detto Giorgi – per far conoscere le iniziative della Regione a sostegno dei percorsi di crescita professionale delle giovani generazioni. A partire dall’attivazione nelle Marche del progetto“Garanzia per i Giovani” che ha a disposizione ben 29,2 milioni di euro per la sua attuazione, partita il primo maggio scorso. I giovani che potranno usufruirne sono circa 12mila. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma operativo nazionale occupazione giovani, attraverso uno specifico accordo tra le Regioni e il Ministero del Lavoro su raccomandazione dell’Unione europea”. Ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, viene offerto un servizio o un finanziamento diretto: l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa auto-imprenditoriale, l’impegno nel servizio civile. La qualificazione professionale come fattore strategico per la competitività delle imprese, sopratutto a presidio di strategie aziendali essenziali come l’internazionalizzazione,sono stati gli argomenti al centro di Network Lab: Internazionalizzazione digitale. All’incontro, anch’esso organizzato dalla Politecnica, ha preso parte l’assessore Giorgi, intervenendo sulle azioni regionali messe in campo nel settore. “L’internazionalizzazione è fattore di competitività e di resistenza delle nostre imprese – ha detto Giorgi – per questo sin dagli anni ‘90 il sostegno della Regione all’apertura estera del sistema Marche è stato intenso e costante. Da questa lunga esperienza sappiamo che per essere efficaci occorre avere progetti definiti e fare sistema. Nella prossima programmazione comunitaria il tema continuerà a essere presente, così come quello dell’agenda digitale. Su questo fronte abbiamo fatto già un grande investimento per superare il digital divide, con 43milioni di euro di risorse destinate ad infrastrutturare il sistema su cui sviluppare nuovi servizi. Le nuove risorse europee serviranno allo sviluppo della banda ultralarga nei distretti produttivi, alla digitalizzazione dei processi produttivi e dell’amministrazione pubblica. Elemento principale di questo approccio è il progetto Cloud, quale piattaforma di sviluppo e network per l’amministrazione pubblica e le imprese. Una sua declinazione concreta è nell’ Adriatic Cloud per la Strategia macroregionale, che lega tematiche privilegiate nella visione europea. L’Europa è il perimetro minimo a cui guardare, nell’attuale dimensione competitiva geopolitica, per fare massa critica e competere a livello internazionale. Il tema del commercio estero e’ coinvolto nel ridisegno del Titolo V della Costituzione. Si parla di eliminazione della competenza legislativa concorrente e del passaggio di questa materia alla competenza statale. Di per sé la cosa può anche essere positiva, se supportata da un‘adeguata programmazione strategica e sempre che la materia dell’organizzazione dei servizi all’imprese, che dovrebbe rimanere riservata alla potestà regionale, contempli anche i temi specifici dell’internazionalizzazione, dell’innovazione, della competitività delle imprese. Così come emerge dai regolamenti comunitari e dai Programmi operativi della nuova programmazione comunitaria2014/2020”

 

 

Abbattimento delle barriere architettoniche:

la Regione avvia il censimento degli edifici pubblici.

Canzian: “Rimuovere gli impedimenti per consentire l’accesso a tutti”.

La Regione Marche avvia il censimento degli edifici pubblici o aperti al pubblico per verificare il rispetto delle norme che prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Lo strumento sarà un sito web dove la stessa Regione, le Province e i Comuni dovranno inserire i dati richiesti. Anche i cittadini e le associazioni potranno segnalare gli edifici e i luoghi delle città che presentano criticità per i diversamente abili. Lo scopo dell’iniziativa, spiega il vicepresidente Antonio Canzian, è quello di “acquisire una banca dati per programmare gli interventi necessari alla eliminazione delle barriere architettoniche, delineando un quadro esatto del livello di adeguamento alla normativa in vigore e della dimensione finanziaria occorrente. La presenza delle barriere risulta discriminatoria e, dunque, incostituzionale. Vanno rimosse, aiutando gli Enti locali a provvedere quanto disposto dalle norme”. Nel corso degli anni diverse disposizioni di legge hanno imposto il superamento degli impedimenti strutturali che limitano le relazioni alle persone con handicap. Erano previsti anche Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) che dovevano essere adottati dalle Province e dai Comuni per rendere accessibili, oltre gli edifici pubblici, anche gli spazi urbani. La Regione, ora, vuole fotografare lo stato di attuazione dei Piani che interessano venti diverse tipologie di edifici pubblici. Per ciascuno andranno fornite informazioni sui parcheggi, l’accesso, i servizi igienici, i collegamenti “verticali”, i percorsi all’interno della struttura. Il sito web verrà predisposto dalla struttura informatica della Regione, senza spese aggiuntive per l’ente. Sarà operativo nelle prossime settimane.

 

L’assessore Marcolini apre il convegno “Take-off: la start-up prende quota”

L’assessore al Bilancio e ai Beni e Attività culturali, Pietro Marcolini, ha partecipato, presso il Ridotto del Teatro alle Muse di Ancona, al convegno “Take-off: la start-up prende quota”, nel quadro del festival “Your future festival” organizzato dalla Università Politecnica delle Marche. L’assessore ha effettuato l’intervento di apertura dell’evento, che è stato dedicato specificatamente alle imprese start-up, con particolare riferimento al momento cruciale della ricerca di un partner industriale o finanziario per l’effettivo decollo (take off) delle nuove iniziative imprenditoriali. Nel corso dell’evento, ogni start-up iscritta ha avuto cinque minuti di tempo per presentarsi agli operatori industriali o finanziari, e altri dieci minuti sono stati riservati alle domande. “Il passaggio dall’idea imprenditoriale all’effettivo decollo di un’azienda è particolarmente delicato – ha sostenuto Marcolini – soprattutto oggi quando avviare un’impresa è spesso l’unica maniera per farsi un lavoro e la crisi rende tutto più difficile. Pensiamo soltanto alle difficoltà nell’erogazione del credito e all’incapacità del sistema creditizio di scommettere su progetti imprenditoriali innovativi”. “Dal canto suo – ha continuato l’assessore regionale – l’operatore pubblico sconta limiti burocratici che non gli consentono di essere allineato con i tempi richiesti dall’iniziativa privata; tuttavia la Regione Marche vanta una tradizionale attenzione e particolari forme di sostegno all’imprenditorialità mediante leggi regionali dedicate. Pensiamo all’uso del Fondo sociale europeo (dalle borse lavoro alla creazione d’impresa), alle iniziative di formazione specifica per i futuri imprenditori, quali il cofinanziamento dei corsi Istao e dell’iniziativa e-Capital, alla recente disseminazione del programma di Youth Guarantee, al sostegno degli spin off universitari e del Prestito d’onore”. “Inoltre – ha concluso Marcolini – nuove opportunità si aprono soprattutto per i giovani che avviano un’impresa negli ambiti che l’Europa ci indica come quelli dell’evoluzione verso la società della conoscenza. Occorre guardare con attenzione, da un lato, all’economia creativa, stimolata anche da specifici programmi comunitari e di cui gli studi di Symbola e Federculture hanno rilevato un peso crescente nelle Marche e, dall’altro, alla cosiddetta green economy, articolata nei vari ambiti che vanno dal risanamento ambientale al risparmio energetico, dalla produzione innovativa di energia fino alla blue economy”.

Gli “Stati Generali sulla Sanità del Piceno” con i vertici regionali oggi a Castel di Lama

 

Stati Generali sulla Sanità del Piceno_15 mag 2014Stati Generali sulla Sanità del Piceno_15 mag 2014 © www.ilmascalzone.it

Oggi, presso la sala consigliare del Comune di Castel di Lama, la riunione “Stati Generali sulla Sanità del Piceno” con il presidente della Regione Marche  Spacca, il vice Canzian e i vertici della Sanità Mezzolani, Genga, Ciccarelli e Del Moro.

L’incontro è stato preceduto da una riunione con i Rappresentanti Sindacali

 

 

Il presidente Spacca: “Correggere la falsa percezione che questo territorio sia penalizzato. Parlano i dati”

 

Castel Di Lama, 2014-05-15 – “Va corretta innanzitutto una percezione non giusta: che la sanità picena sia la Cenerentola delle Marche. Non è così e i dati lo dimostrano. Il confronto deve partire da questo elemento che recupera fiducia e rispetto reciproco: il governo regionale è impegnato fortemente perché ogni cittadino, in qualunque territorio sia, abbia la medesima attenzione e livello di assistenza. L’allocazione delle risorse avviene oggi in modo coerente con la valorizzazione delle aree periferiche”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, durante gli Stati generali della sanità del Piceno che si sono svolti a Castel di Lama.

Spacca, che prima dell’incontro con amministratori e operatori del Piceno si è confrontato con le organizzazioni sindacali, ha illustrato i dati oggettivi della contabilità analitica della sanità marchigiana, certificati dal Ministero della Salute. Per quel che riguarda la spesa pro capite negli anni 2011, 2012 e 2013, il dato per l’Area Vasta 5 di Ascoli Piceno è rispettivamente di 1.707 euro, 1.713 euro e 1.700 euro. In linea o superiore ai dati delle altre Aree vaste: Area vasta 1 (Pesaro) 1.725, 1.743 e 1.722 euro; l’Area vasta 3 (Macerata) 1.633, 1.676 e 1.662 euro; l’Area vasta 4 (Fermo) 1.598, 1.656 e 1.651. Sul dato dell’Area vasta 2  (provincia di Ancona: 1.776, 1.818, 1.807 euro rispettivamente) superiore a quello di Ascoli Piceno, va considerato che in quelle cifre è imputata parte dei servizi specialistici delle aziende ospedaliere del capoluogo (Ospedali Riuniti) che svolgono una funzione regionale. Stesso discorso per il dato sulla dotazione di posti letto. Per l’Area vasta di Ascoli Piceno ci sono 3,54 posti letto ogni mille abitanti, per l’Area vasta di Pesaro 3,16, per quella di Ancona 4,72 (anche in questo caso, la dotazione è proporzionata al ruolo di struttura sanitaria regionale di Torrette), per quella di Macerata 3,84 e per quella di Fermo 3,05.

“Queste cifre – ha detto Spacca – evidenziano in maniera oggettiva e incontrovertibile che la sanità picena gode dello stesso trattamento, in certi casi migliore, delle altre Aree vaste. Detto questo, siamo pronti a confrontarci, e avviamo un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali su un più ottimale utilizzo delle risorse e sul loro efficientamento. Ma non possiamo prescindere dal fatto che la sanità marchigiana è al top in Italia, è presa a riferimento per le altre Regioni per efficienza della spesa e qualità del servizio”.

Il presidente ha poi illustrato gli importanti investimenti che la Regione ha realizzato per la sanità picena, volti al miglioramento dell’offerta e delle dotazioni. A partire dalla PET che sarà collocata e attivata entro l’estate. La PET rappresenta un requisito essenziale nei percorsi oncologici ed è stata resa possibile grazie ad un investimento complessivo da parte della Regione Marche per 3,5 milioni di euro. Si è proceduto contestualmente all’adeguamento dei locali della Medicina Nucleare. E poi il nuovo Blocco Operatorio dell’ospedale di Ascoli Piceno, finanziato con una previsione di spesa di 6 milioni e già avviato: consentirà di realizzare 5 nuove sale operatorie a norma entro il 2015,  a disposizione delle diverse specialità chirurgiche dell’AV5. La reingegnerizzazione del nuovo Day Surgery nell’Ospedale di San Benedetto che sarà inaugurata a breve: la struttura consentirà il potenziamento dell’attività chirurgica, nonché lo sviluppo di attività di secondo livello di altre discipline come l’attività di terapia del dolore. Per quel che riguarda la dotazione di personale, 11 i concorsi per i Direttori di UU.OO. vacanti: Anestesia, Geriatria, Riabilitazione, Cardiologia ad indirizzo riabilitativo, ORL, Oculistica, Urologia, Chirurgia AP, Laboratorio Analisi, Medicina del Lavoro, Servizio Veterinario area A. Previsti poi progetti per alcune alte specialità presenti in AV5: Ematologia, Emodinamica, Chirurgia retinica, il progetto del Dipartimento delle Cronicità e della Post-acuzie, coerentemente con il progetto complessivo che la Regione sta realizzando per la terza età mettendo in rete sia le risorse pubbliche che quelle del privato. Spacca ha poi ricordato l’attivazione di due Case della Salute con il  riconoscimento dell’alta complessità alla Casa della Salute di Offida, e il potenziamento della rete dell’assistenza socio sanitaria territoriale con ulteriori 50 posti letto di  Residenze Protette  e dell’assistenza domiciliare. Altro investimento, il completamento della rete delle cure palliative con l’attivazione dell’Hospice quale fondamentale componente della rete (prevista nel 2015), quello della rete Emergenza-Urgenza con attivazione equipaggio jolly per l’Av 4 e 5. “Di grande rilievo – ha detto Spacca – lo sviluppo del polo di Chirurgia Vascolare e Radiologia Interventistica tra Arre vaste 3, 4, 5 con sede in AV5. La riqualificazione delle sanità delle ‘Marche di confine’ costituisce una delle linee strategiche della programmazione regionale. La Chirurgia Vascolare rappresenta una delle criticità del sistema regionale, sia in rapporto alla gestione dei percorsi di emergenza-urgenza, sia per la mobilità extraregionale. La scelta di collocare tale funzione nell’Area vasta di Ascoli è coerente con il percorso di diversificazione delle due strutture ospedaliere, grazie alla caratterizzazione della chirurgia di San Benedetto in ambito oncologico, e alle sinergie professionali tra l’attività di Radiologia Interventistica e il laboratorio di Emodinamica attivi nella struttura di Ascoli Piceno. Il confronto con questo territorio – ha concluso – non si ferma qui. Occorre però partire dal presupposto che la sanità sconta pesantissimi tagli da parte dello Stato e questo ci impone di trovare percorsi di un più appropriato utilizzo delle risorse”.

Tabelle con dati spesa pro capite sanità e posti letto ogni 1.000 abitanti per area vasta

tabella spesa procapite

tabella spesa procapite

tabella posti letto

tabella posti letto

 

STATI GENERALI DELLA SANITÀ DEL PICENO, GLI INTERVENTI DEL VICEPRESIDENTE CANZIAN E DELL’ASSESSORE MEZZOLANI.

“Uniti sugli obiettivi da raggiungere”. È l’esortazione del vicepresidente e assessore al Piceno, Antonio Canzian, a conclusione degli Stati generali della sanità che si sono svolti presso il municipio di Castel di Lama. All’incontro hanno partecipato numerosi operatori del settore, amministratori, rappresentanti sindacali. Erano presenti, inoltre, il direttore generale dell’Asur, Gianni Genga; il direttore dell’Area Vasta 5, Massimo Del Moro; il dirigente del servizio Salute, Piero Ciccarelli. “Quella odierna è stata una positiva giornata di confronto, uno spaccato dei problemi che viviamo sul territorio – ha detto Canzian – Sono emerse criticità, ma anche punti di forza che, in altre Aree Vaste, saprebbero valorizzare con maggiore condivisione e incisività. Bisogna giocare la partita della sanità picena ognuno secondo le proprie responsabilità, ma in maniera unita e condivisa, specie in un momento epocale di passaggio, come l’attuale, dove non è più possibile tornare al vecchio sistema organizzativo perché le condizioni finanziarie del Paese non lo consentono”. Secondo il vicepresidente “paghiamo difficoltà intrinseche per la contrapposizione esistita sul territorio tra zone diverse, che va superata, perché non ci sono strade alternative. Oggi, comunque, abbiamo disinnescato un preconcetto, con dati chiari ed evidenti: non siamo un’Area Vasta penalizzata, ma veniamo considerati allo stesso livello delle altre Aree Vaste in termini di risorse disponibili”. Canzian ha poi sottolineato come la riorganizzazione della rete dei Dipartimenti “imponga ai Capi di Dipartimento di assumere le proprie responsabilità. Abbiamo le competenze, le risorse, le capacità per operare le scelte migliori alle nostre esigenze. Dobbiamo essere propositivi nei confronti della Regione Marche, con indicazioni che servano al territorio”. Ha portato l’esempio dell’integrazione tra gli Ospedali di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno: “Siamo avanti nella realizzazione del progetto, possiamo anche affrontare il problema dell’ospedale unico senza accapigliarci sul luogo dove realizzarlo”. In precedenza l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani, ha ricordato come le Marche siano la “Regione che ha chiuso il bilancio 2013 con i migliori risultati: se siamo arrivati a questo traguardo, lo dobbiamo al coraggio delle scelte fatte. Siamo partiti, nel 2006, con un deficit di 150 milioni; nel giro di un paio d’anni siamo arrivati al pareggio. Ora dobbiamo discutere non di rivendicazioni, ma di come organizzare al meglio un sistema, pubblico e universalistico, che abbiamo salvato con le scelte giuste adottate negli anni”. La vera sfida, ha concluso l’assessore, “è quella della difesa dei diritti e della responsabilità dei doveri, tagliando privilegi che non ci possiamo più permettere”..

 

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15 Maggio 2014 alle 16:11 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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