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15_09_2014_Parti Soc. Fondi Eur.

2014-09-15

 

PROTOCOLLO D’INTESA PER LA POLITICA DI COESIONE 2014 – 2020

 

Il presidente Gian Mario Spacca ha firmato oggi in Regione il protocollo d’intesa con categorie economiche e parti sociali per la Politica di coesione 2014 – 2020. Presenti all’incontro anche gli assessori alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, alle Attività produttive Sara Giannini, al Lavoro, Marco Luchetti.

“Il partenariato – ha detto il Presidente – è elemento qualificante nella costruzione e attuazione della politica di coesione e prevede il coinvolgimento dei partner economici e sociali lungo tutto il processo decisionale. In questo modo priorità, obiettivi, strumenti, monitoraggio e valutazione inerenti la gestione dei Fondi europei e statali, diventano momenti realmente condivisi con i destinatari delle politiche d’intervento. Le Marche da qui al 2020 possono contare suoltre un miliardo di euro di risorse europee. Una cifra estremamente rilevante, sia in relazione al generale contesto di scarsità di risorse pubbliche a sostegno della crescita, sia relativamente alla difficile congiuntura economica in essere. L’ingente budget che avrà a disposizione la Regione, permetterà di consolidare sia le misure anticrisi messe in campo negli anni, sia di sostenere processi virtuosi, come la promozione di processi innovativi e l’apertura estera del sistema Marche, che stanno dando ottimi risultati, come testimoniato dall’andamento dell’export.Interventi che troveranno un’unica visione strategica d’insieme anche nel piano d’azione della Macroregione Adriatico Ionica.
Grazie alle ottime performance nell’utilizzo delle risorse ottenute nel periodo 2007/2013 pari a 100%, la Regione per il periodo di programmazione  2014/2020 ha ottenuto un incremento del +10% dei fondi rispetto alla programmazione passata. Ora si tratta, come in passato, di usarle al meglio”. Già nel precedente periodo di programmazione (2007 – 2013) la Giunta regionale ha attivato specifiche misure per mettere in pratica i principi di coinvolgimento e consultazione con il territorio, istituendo, nel 2008, il Comitato per la politica regionale unitaria e approvando nel contempo, assieme all’Assemblea legislativa regionale, il Documento unitario di programmazione. “Oltre che semplificare le procedure e rendere coordinati gli interventi previsti con i vari Fondi – ha detto Giorgi – questi meccanismi di consultazione contribuiscono a migliorare la qualità dei programmi, attraverso la conoscenza dei bisogni del territorio, e a rafforzare la democraticità dei processi decisionali. Tutta la fase di programmazione dei fondi è stata caratterizzata da un’attività di confronto con il partenariato diffusa sul territorio e molto partecipata e questo aspetto qualificante , grazie all’ Accordo sottoscritto oggi, diviene ora una costante del settennato”.

Hanno sottoscritto il protocollo le associazioni presenti nelConsiglio regionale economia e lavoro, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Legacoop, Confapi, Casartigiani, Claai, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Copagni, Commissione regionale Abi, Cgil, Cisl, Uil.

Il Partenariato economico e sociale, si articola su due livelli, uno generale – per una visione d’insieme e la verifica del  livello d’ integrazione tra i singoli fondi europei e statali – e un livello tecnico o settoriale (tavoli tematici o settoriali), che si applica agli aspetti operativi della programmazione e alla fase di attuazione dei programmi.

I Fondi oggetto del partenariato sono il Fondo sociale europeo, quello di sviluppo regionale, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il Fondo si sviluppo e coesione. Annualmente, fino al termine del periodo di programmazione è prevista una sessione annuale di verifica sull’avanzamento strategico della politica regionale unitaria, sui risultati raggiunti nei diversi territori e sull’integrazione delle fonti finanziarie.

Roberto Oreficini al Dipartimento della Protezione Civile nazionale, il saluto e il ringraziamento della Giunta regionale.

Spacca: “La sua professionalità al servizio del Paese”

Dal primo ottobre 2014 Roberto Oreficini coordinerà, come dirigente generale, l’Ufficio relazioni istituzionali del Dipartimento nazionale della protezione civile, a Roma, con un comando triennale. Lascerà l’incarico di dirigente del  Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile della Regione Marche. Oggi la Giunta regionale, al termine della seduta settimanale, lo ha ringraziato per “il grande lavoro svolto a servizio della comunità regionale”. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, lo ha salutato a nome dell’esecutivo: “Oreficini è stata una figura importante per la nostra regione, soprattutto nei momenti difficili, come quelli contraddistinti delle varie calamità, che hanno purtroppo coinvolto il territorio. I giudizi sulla buona amministrazione regionale sono frutto anche dell’apprezzato lavoro della protezione civile che ha saputo gestire, con tempestività e professionalità, ogni situazione”. Spacca ha poi evidenziato che “i rapporti di collaborazione con Oreficini proseguiranno, visto il ruolo nazionale che ricoprirà e che faranno di lui un valido riferimento nazionale per tutte le istituzioni”. Il presidente ha anche anticipato che Roberto Oreficini curerà alcune iniziative di protezione civile a livello internazionale. Oreficini, a sua volta, ha ringraziato la Giunta regionale, con la quale, ha detto “ho lavorato bene, trovando grande collaborazione da parte di tutte le componenti dell’amministrazione regionale”.

15 set 2014 SALUTO ODIERNO AI DIPENDENTI DELLA PROT.CIV REGIONALE  CON PRESIDENTE SPACCA E ASS.RE PRTO.CIV GIORGI

15 set 2014 SALUTO ODIERNO AI DIPENDENTI DELLA PROT.CIV REGIONALE CON PRESIDENTE SPACCA E ASS.RE PRTO.CIV GIORGI

 

Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli:

1,128 milioni per il 2014. Alle Marche somme aggiuntive dal riparto nazionale. Canzian: “Risorse per contrastare il disagio sociale”

Un milione e 128 mila euro per prevenire gli sfratti degli inquilini morosi incolpevoli: quelli che non possono pagare gli affitti per la perdita o la riduzione del reddito familiare. Una situazione sempre più frequente, anche nelle Marche, a seguito della crisi economica che sta interessando, da anni, il Paese. È la dotazione per il 2014 dello specifico Fondo nazionale ripartito tra le Regioni. Le Marche (insieme a Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Campania) beneficiano di un finanziamento aggiuntivo (pari a 193 mila euro per la nostra regione), avendo, entro il termine previsto dallo Stato, avviato percorsi di accompagnamento sociale per gli sfrattati. Complessivamente il Fondo si compone di 828 mila euro statali e di 300 mila di cofinanziamento regionale. Saranno ripartiti tra i Comuni a maggiore densità abitativa (compreso Fermo, quale capoluogo provinciale), dopo l’acquisizione del parere del Consiglio delle autonomie locali (Cal), alla quale la Giunta regionale ha inviato la proposta di deliberazione. “Le risorse serviranno a contrastare fenomeni di disagio sociale legati alla morosità incolpevole degli inquilini – afferma il vicepresidente e assessore all’Edilizia Pubblica, Antonio Canzian – Attraverso i Comuni, verranno sostenuti i nuclei familiari momentaneamente in difficoltà, che avranno dimostrato una regolarità dei pagamenti degli affitti negli anni precedenti all’insorgere delle difficoltà economiche. La crisi morde, ma come Regione siamo impegnati a salvaguardare la coesione sociale della comunità marchigiana, impegnando tutte le risorse disponibili verso questa priorità”. Il Fondo, dopo il parere del Cal, verrà ripartito tra i Comuni ad alta tensione abitativa che hanno avviato, entro il 30 ottobre 2013, bandi o altre procedure amministrative di contrasto alla morosità incolpevole. La proposta è stata concertata con le organizzazioni sindacali degli inquilini maggiormente rappresentative a livello locale.

 

CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE: LA GIUNTA APPROVA I CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AI CENTRI ANTIVIOLENZA E CASE DI ACCOGLIENZA L’assessore Giorgi aderisce alla campagna del ‘selfie brutto’. “La violenza contro le donne è una questione culturale e quindi quotidiana, va combattuta con tutte le armi. La Regione è in prima linea”

 

Paola Giorgi aderisce con un selfie

Paola Giorgi aderisce con un selfie

“Per contrastare la violenza sulle donne, realtà sempre più drammatica e devastante, la Regione continua ad attivare ogni tipo di azione necessaria a garantire un servizio adeguato ad affrontare una problematica emergente e prioritaria”: così l’assessore ai Diritti e Pari opportunità, Paola Giorgi, nel dare notizia dell’atto approvato dalla Giunta, nel corso della seduta odierna, che definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi ai Centri Antiviolenza e alle Case di Accoglienza per il 2014. In attuazione della legge 32/2008, si mira a potenziare i cinque Centri antiviolenza, le due case di accoglienza e la casa di emergenza, la nascita di due nuove strutture, con il coinvolgimento ampio e diretto degli Enti Locali, degli ambiti sociali, del privato convenzionato e dell’associazionismo qualificato. “Purtroppo siamo ancora in attesa dello sblocco delle risorse integrative statali previste dalla legge 119/2013 che ho sollecitato anche nella lettera inviata lo scorso giugno al Presidente del Consiglio Renzi e ai parlamentari marchigiani. Non vorrei che questo argomento fosse relegato nell’agenda dei destinatari solo nelle date canoniche: chi è in prima linea contro la violenza di genere, lo è quotidianamente”. La Regione quindi si è mossa con risorse proprie che ammontano a 97 mila euro, di cui 70.000 ai centri antiviolenza, dove il numero dei contatti nel 2013 è aumentato del 30 per cento, e 27.519 destinati alle case di accoglienza. Per incrementare l’impatto territoriale del servizio – aggiunge Giorgi – verrà emanato un avviso pubblico curato dalla struttura regionale per la presentazione di progetti da parte di enti locali associati che possano compartecipare alla gestione dei cinque centri insieme a soggetti qualificati del privato sociale, valorizzando la preziosa esperienza che le strutture hanno acquisito negli anni; “voglio ricordare la professionalità e l’impegno con cui i nostri operatori conducono un lavoro delicato perché ha a che fare con l’animo umano”.

L’assessore ha deciso di aderire alla compagna “Il selfie brutto” per sensibilizzare il pubblico di facebook contro la violenza sulle donne, mossa da una giovane di Porto Recanati, che prevede di postare i propri scatti truccate con l’ombretto come fossero segni di ecchimosi per le botte. “Una denuncia forte per contrastare un fenomeno che purtroppo riguarda tutti, anche nelle Marche è spesso nascosto e silenzioso ma presente e diffuso”, ha commentato l’assessore pubblicando il proprio selfie.

L’assessore Paola Giorgi, inoltre, aprirà la prima edizione della ‘Summer School in Gender Studies’, dal 24 al 27 settembre prossimi, all’Università di Macerata,  Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali. Il focus della Summer School sarà Violence against Woman. A promuovere l’iniziativa sono Università degli Studi di Urbino e Università della pace in collaborazione con  Regione Marche, Provincia e Comune di Macerata, Laboratorio Anna Lindh (UniMC), Inner Wheel (Macerata), Soroptimist (Macerata). Il corso è rivolto a studenti, laureati, dottorandi, dottori di ricerca e cittadini. Info: http://spocri.unimc.it/it/didattica/post-laueram/corsi-di-formazione-1/summer-school-gender-studies

 

I Centri antiviolenza delle Marche:

Pesaro-Urbino: Centro Antiviolenza “Parla con noi”, Via Diaz, n.10- 61121 Pesaro tel.0721/630914

Ancona: Centro Antiviolenza “Donne e giustizia”, Via Cialdini,24 A, 60122 Ancona – tel.071/205376 , n. Verde 800032810

Macerata: Centro antiviolenza “ S.O.S. DONNA Salute e sicurezza”, Piazza Vittorio Veneto,14 ,62100 Macerata–tel.0733/1990133

Fermo: “Centro Antiviolenza Percorsi Donna”,  Ambito Territoriale Sociale XIX, Piazzale Azzolino,18, 63900 Fermo , n. Verde  800215809. Presso Pat, piazzale Marconi 14, Sant’Elpidio a Mare (Fm)

Ascoli Piceno: Centro Antiviolenza “Insieme contro la violenza di genere”, presso Consultorio famigliare, Viale dello Sport,14, 60074 San Benedetto del Tronto (Ap), tel.0735/85709

 

Il servizio nazionale antiviolenza al numero Verde 1522




15 Settembre 2014 alle 12:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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