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05_11_2014_Firma Confservizi

05 nov 2014
PROTEZIONE CIVILE, SI RINNOVA L’INTESA CON CONFSERVIZI CISPEL MARCHE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE .

La Regione, i Comuni e le Province marchigiane hanno rinnovato, per un triennio, la convenzione con Confservizi Cispel Marche nella gestione delle emergenze di protezione civile. La firma del protocollo d’intesa che regolamenta la collaborazione è avvenuta questa mattina nella sede della giunta regionale. Erano presenti: il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi e Graziano Mariani presidente Confservizi Cispel Marche. “La Protezione civile regionale delle Marche – ha detto Spacca -, forse prima di quella di altre Regioni, ha compreso l’importanza di un modello organizzativo virtuoso basato sulla integrazione e la sussidiarietà. Un sistema articolato che non coinvolge solo le istituzioni, ma anche il mondo del volontariato e tutti quei soggetti in grado di offrire servizi coordinati su richiesta della Protezione civile. Un sistema il più possibile ancorato al territorio, in grado di agire con la massima efficienza e competenza negli eventi che si possono determinare. Un apprezzamento particolare va a Confservizi: sono gli sforzi organizzativi come questo, la capacità di mettere in rete i servizi, una delle formule che ci hanno consentito nonostante un territorio articolato di poter sempre contare su sinergie efficienti. Parliamo di un modello virtuoso di integrazione e collaborazione che va proposto anche per affrontare, con possibilità di successo, il futuro della Regione”. “Confservizi Cispel – ha spiegato Mariani – è una organizzazione che associa tutte le aziende che operano nei servizi pubblici locali ed ha coadiuvato, fin dalla sua costituzione, le attività della Protezione civile marchigiana crescendo e affinando sempre più la capacità di dare servizi e supporto alla cittadinanza. La Confservizi in questi anni è stata coinvolta in tutte le vicende delle Marche e si è adoperata anche oltre i confini regionali, come in Emilia Romagna, portando solidarietà, interventi e attrezzature. L’ultimo evento è stata l’alluvione di Senigallia – ha continuato Mariani – che ci ha visti protagonisti in prima linea a fianco del Comitato operativo comunale. Nel frattempo abbiamo acquisito nuove competenze in base alle leggi nazionali e regionali e su queste nuove basi abbiamo aggiornato il protocollo, ridisegnato il logo e realizzato una brochure informativa destinata ai cittadini”. “Quello di oggi è un momento particolarmente importante – ha aggiunto Mangialardi – perché andiamo ad aggiornare e migliorare ulteriormente un‘intesa che è uno strumento fondamentale a disposizione del territorio. Chi, come noi, ha vissuto un evento terribile come l’alluvione, sa bene quanto sia preziosa e necessaria questa collaborazione. In dieci giorni siamo riusciti a ripristinare tutti i servizi e senza Confservizi non ce l’avremmo fatta. Ed è anche sulla scorta di questa esperienza che l’intesa è stata affinata e resa ancora più efficiente in modo che i nostri Comuni possano sempre contare strutture e competenze in grado di coadiuvare la Protezione civile in modo funzionale puntuale e organizzato”. Cispel Marche associa le aziende che forniscono servizi pubblici locali: acqua, gas, energia, farmacie comunali, ambiente, trasporto pubblico locale. Settori sensibili e vulnerabili, che vanno subito rispristinati in fase di emergenza, per garantire soccorsi celeri e assistenza tempestiva alle popolazioni in caso di calamità. L’intesa rinnova le precedenti, iniziate nel 2007 con una convezione sperimentale sottoscritta da Anconambiente e, poi, nel 2009, con la stessa Cispel, visti i risultati positivi raggiunti con il primo accordo. Il protocollo consente di usufruire di un servizio continuativo, anche con le procedure di reperibilità, a supporto delle attività di protezione civile. Permette inoltre di disporre di mezzi e personale degli enti gestori di servizi pubblici, nella delicata fase dell’emergenza, che si vanno ad aggiungere a quelli istituzionali, assicurando un intervento integrato a supporto delle istituzioni preposte alla gestione degli interventi di protezione civile. Il nuovo testo del protocollo d’intesa prevede che Confservizi Cispel Marche organizzi e mantenga un servizio H24 per il reperimento delle risorse secondo le necessità, promuova la diffusione della cultura di protezione civile, aiutando le aziende aderenti nella pianificazione delle emergenze. Mezzi e personale che opereranno durante le calamità avranno uno stemma identificativo, mentre gli enti firmatari (Regione Comuni e Province) agevoleranno la partecipazione del personale – indicato da Confservizi Cispel Marche – alle iniziative formative di protezione civile.

 

AREE INTERNE DEL PICENO, IL PRESIDENTE SPACCA NE PARLA A MONTALTO DELLE MARCHE.

“Non esistono ostacoli all’inserimento dell’entroterra piceno tra le aree interne che possono accedere alle risorse del Ministero dello Sviluppo economico. Neanche l’appartenenza dei Comuni a due diverse province, Ascoli e Fermo, rappresenta un problema. E’ però fondamentale presentare, tutti insieme gli enti interessati, progetti concreti, in grado di rispondere ad una rigorosa analisi di sostenibilità finanziaria. Se si riuscirà a passare dalla narrazione a una forte progettualità, se si dimostrerà un buon livello di coesione tra Comuni, anche il Mise, arbitro unico, si convincerà. Da parte sua la Regione sosterrà con decisione gli enti interessati affinché rientrino nei parametri fissati dal Ministero e possano candidarsi a sottoscrivere l’Accordo di Programma”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando ieri sera a Montalto delle Marche all’incontro “Aree interne. Opportunità e crescita per il territorio”. Al convegno, accanto a Spacca, sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Montalto, Raffaele Tassotti, la presidente dell’Unione montana del Tronto, Maria Anna Perotti e il presidente dell’Unione montana dei Sibillini, Cesare Milani. Le due Unioni montane hanno illustrato nel corso della serata il lavoro di analisi delle criticità e di individuazione dei punti di forza dell’entroterra piceno, realizzato nel corso della fase di confronto. “Gli enti di questo territorio – ha aggiunto Spacca – hanno imboccato la strada giusta. Lo studio realizzato individua perfettamente le esigenze non solo del Mise ma anche dell’Europa. Ora occorre un sostegno al percorso della progettazione vera e propria”. Non solo Strategia nazionale di rilancio delle aree interne, però. Spacca ha voluto sottolineare che l’entroterra del Piceno potrà beneficiare, come le altre zone appenniniche, dei 7 milioni di euro, su base regionale, previsti dalla Programmazione 2014/2020 dei fondi europei destinati alla coesione sociale e allo sviluppo, in attesa delle altre risorse Ue riservate alle misure agricole. “Non ci sono solo i 3 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico per le aree interne – ha sottolineato – Oggi ci giochiamo qualcosa di molto più importante: il miliardo di euro per le Marche della Programmazione europea 2014-2020, i fondi a gestione diretta dei programmi europei con canali di accesso privilegiato grazie all’appartenenza alla Macroregione e l’opportunità di accedere ai 300 miliardi del Piano Junker. Le risorse, dunque, non mancano. Quello che serve adesso è rafforzare la capacity building, lo sviluppo del capitale umano in grado di elaborare progetti concreti e fattibili. L’area appenninica picena ha dalla sua un’attrattività turistica e culturale dalle straordinarie potenzialità, ambiente e paesaggi carichi di opportunità, l’eccellenza agricola, enogastronomica, alimentare e forestale, e infine la possibilità di promuovere tali ricchezze attraverso il web grazie al potenziamento delle infrastrutture immateriali. Farne un’economia in grado di attrarre nuova domanda, attraverso i giusti progetti, è l’obiettivo concreto dei prossimi anni”.

LA PAC RICONOSCE IL TARTUFO COME PRODOTTO AGRICOLO,SPACCA: “OTTIMA NOTIZIA PER I NOSTRI PRODUTTORI” .

“Il riconoscimento dei tartufi freschi come prodotto agricolo nella nuova Pac è, per le Marche, un’ottima notizia. La nostra è una terra ricca e generosa, i nostri tartufi sono apprezzati in tutto il mondo. Grazie all’innovazione normativa introdotta dalla Pac i produttori italiani e, quindi, i tanti produttori marchigiani, possono accrescere la propria competitività internazionale e vincere, con l’abbattimento della tassazione, la concorrenza straniera sui mercati esteri. A parità di regime fiscale, la qualità dei tartufi made in Marche riuscirà a imporsi con ancora maggiore incisività a livello mondiale”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta il riconoscimento, nella nuova Pac (Politica agricola comune), dei tartufi freschi come prodotto agricolo. Provvedimento che consente di ridurre la tassazione sui tartufi in commercio dal 20% al 10% dei prodotti agricoli, in linea con quanto avviene nel resto d’Europa e quindi nei Paesi concorrenti dell’Italia per la tartuficoltura.

 

‘IL MUSEO DI TUTTI E PER TUTTI’, RIFLESSIONI SULL’ACCESSIBILITÀ NEI LUOGHI DELLA CULTURA DELLE MARCHE

Marcolini: “Musei come spazi aperti, accoglienti, un luogo in cui i veri protagonisti siano i visitatori”

 

“Il museo di tutti e per tutti. Riflessioni per rendere i musei marchigiani accessibili e accoglienti” è il titolo dell’incontro che si è tenuto oggi in Regione dedicato alla tematica dell’accessibilità nei luoghi della cultura. “Un’occasione per riflettere sul ruolo dei musei come spazio aperto, accessibile a tutti, compresi i disabili, un luogo in cui i veri protagonisti siano i visitatori” ha spiegato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini. “In una società in rapida evoluzione – ha aggiunto – crediamo che il museo debba assolvere sempre più al suo ruolo educativo, favorendo e incentivando l’accesso a tutte le tipologie di utenti, nel pieno rispetto delle diverse esigenze. Per tali motivi la Regione Marche, visti i numerosi casi di buone pratiche nell’ambito dell’accessibilità al patrimonio museale, ha creduto opportuno valorizzare l’esperienza di quei musei che si pongono davvero al servizio della società e del suo sviluppo, promuovendo la costruzione di una rete capace di mettere in relazione territori e competenze ed ha inteso sostenere alcuni interventi di ‘accessibilità fruitiva’ nei musei per dare la possibilità, a tutti e liberamente, di fruire percettivamente e intellettualmente dei contenuti e del patrimonio esposti”.

Le risorse sono destinate ai Comuni capoluogo di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro che dispongono di qualificate strutture museali aperte al pubblico nell’anno in corso, di personale tecnico-scientifico professionale e rappresentano dei significativi poli urbani culturali, che hanno saputo attivare sinergie intersettoriali fra musei, biblioteche e altri luoghi della cultura in genere e perciò capaci di porsi come modello per realtà di differente scala. I due Sistemi Museali della Provincia di Ancona e della Provincia di Macerata, sono stati individuati invece come soggetti di riferimento di un progetto unitario e di una serie di attività da attuarsi nell’intero territorio regionale, in sinergia con le istituzioni di rete che su di esso insistono.

All’appuntamento – rivolto a tutti coloro che si occupano di beni culturali, didattica, accessibilità e turismo, amministratori, responsabili di strutture museali e operatori museali, specialisti nel settore dell’accessibilità, docenti, studenti – hanno preso parte anche Sara Mancini, con una relazione sulla ‘Galleria Borghese di Roma come esperienza per il pubblico con minoranza visiva’, e  il presidente del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, Aldo Grassini. “Se il patrimonio dei beni culturali appartiene all’umanità – ha affermato Grassini – non può escludere a priori intere categorie di cittadini. Il piacere dell’arte appartiene alla gioia del vivere e l’integrazione è un fatto al tempo stesso sociale e culturale. Un intervento o una soluzione che favorisce la fruibilità di pochi si traduce in un progresso della cultura che appartiene a tutti”.

Il progetto prevede anche un monitoraggio tramite una scheda per rilevare i parametri indispensabili per l’accessibilità dei musei della regione al fine di condividere tali informazioni nei portali regionali, dei musei, della cultura e del turismo. All’incontro informativo seguiranno due momenti formativi per gli operatori dei musei e delle reti museali presenti sul territorio che saranno tenuti dal Museo Tattile statale Omero di Ancona, che oltre ad essere una ‘eccellenza’ museale delle Marche riveste sotto il profilo scientifico un ruolo chiave nel settore.

“Con tale progetto – ha concluso Marcolini – si intende rafforzare il sistema delle reti esistenti sul territorio (reti urbane, provinciali e interprovinciali, ecc.) e migliorare la ‘accessibilità fruitiva’ degli istituti ad esse aderenti, al fine di ampliare la fruizione del patrimonio e dei servizi culturali, non solo da parte dei cittadini e del pubblico, ma anche dei turisti, ai quali va garantita un’offerta culturale plurale, legata alla qualità della vita delle Marche e ad occasioni di accoglienza, informazione e formazione qualificate”.

musei

musei di tutti e per tutti




5 Novembre 2014 alle 16:51 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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