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Giorno del ricordo

10 febbraio 2015

Celebrato il Giorno del Ricordo in memoria delle foibe

Nelle testimonianze delle signore Camaioni e Angelucci il dolore dei profughi giuliano – dalmati  

 

Alla presenza degli studenti delle scuole secondarie di primo grado della città, delle autorità civili e militari e di alcuni cittadini, a Palazzo Piacentini si è tenuta questa mattina, martedì 10 febbraio, la cerimonia commemorativa del “Giorno del Ricordo”, una delle ricorrenze che l’Amministrazione comunale celebra per tenere viva la memoria di quei fatti storici che hanno anche cambiato anche la storia della nostra città.

 

Nel suo saluto l’assessore all’integrazione Luca Spadoni ha ricordato il senso della cerimonia: “E’ dal 2007 che l’Amministrazione organizza cerimonie per questa data, nella convinzione di poter contribuire, attraverso la ricostruzione dei fatti per bocca di personalità e studiosi alla presenza degli studenti, alla costruzione di una società più tollerante e accogliente”.

 

E’ seguita poi una breve ricostruzione delle vicende da parte dello storico Gabriele Cavezzi che, facendo riferimento anche a vicende legate al territorio sambenedettese, ha lanciato un invito ai ragazzi: “Nei conflitti tra diversi popoli non si può generalizzare, ma si devono studiare i fatti e le loro relazioni per capire le cause. Solo così ci si può salvare dal pregiudizio ideologico che deforma il ricordo”.

Dopo la visione del video “Una città cosmopolita” curato da Filippo Ieranò e dal regista Giordano Vizzi, gentilmente concesso dall’Associazione “Casa della Memoria” di Servigliano che racconta la vita che si svolgeva nel centro di raccolta profughi della cittadina del fermano, le signore Laura Camaioni, figlia di profughi, e Fiorenza Angelucci, essa stessa profuga, hanno raccontato le loro storie di vita.

La signora Camaioni, con l’ausilio di alcune immagini, ha raccontato il lungo esodo degli italiani dalla Dalmazia negli anni del regime di Tito, quando oltre 350.000 persone si allontanarono dalla Dalmazia e dall’Istria, e si è soffermata sul tributo di vite della città di Zara dove viveva la sua famiglia. “Dopo il primo bombardamento del 1943 – ha spiegato Camaioni – i miei genitori fuggirono da Zara lasciando qualsiasi cosa e arrivarono a San Benedetto dove mio padre Giovanni fondò l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Ascoli Piceno per aiutare tutti quei profughi che arrivavano nel Piceno facendo da tramite con la Prefettura di Ascoli Piceno affinché potessero trovare una casa e un lavoro. Iniziò a conservare documenti comprovanti la presenza di profughi nel Piceno che oggi sono conservati nell’Archivio Storico Comunale. Ogni foglio di quel fondo – ha concluso Camaioni – racconta la storia di una persona, di una famiglia che ha dovuto affrontare una dolorosa emigrazione, è stata accolta nelle nostre zone ed è divenuta parte integrante del tessuto sociale della nostra città”.

La signora Angelucci invece ha raccontato delle foibe e del suo dramma personale perché nel 1947 fu costretta, insieme alla sua famiglia, a decidere se allontanarsi dalla propria terra o restate nonostante il clima di guerra. “All’epoca non sapevamo dell’esistenza delle foibe – ha spiegato Angelucci – accadeva che civili inermi venivano prelevati dalla loro case e di loro non si sapeva più nulla. In un clima di insicurezza era difficile per gli italiani rimanere in quei luoghi. Ma se, con fatica, si decideva di diventare esuli, non si sapeva neppure dove andare. La mia famiglia voleva andare in Australia, ma non sapevamo l’inglese. Ci consigliarono di restare in Italia e fummo destinati al campo profughi di Salerno. Per fortuna una zia di Grottammare manifestò la volontà di ospitarci ed evitammo il campo. Con difficoltà riuscimmo a superare il distacco da parenti, affetti e cose, ma con forza e pazienza riuscimmo a costruire la nostra vita anche grazie al signor Giovanni Camaioni, persona molto generosa che ci aiutò nel difficile compito dell’integrazione”.

 

La cerimonia si è conclusa con la visita, da parte delle scolaresche presenti, all’Archivio Storico del Comune, situato al piano superiore del Palazzo, dove appunto è conservato l’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Ascoli Piceno.

 10 febbraio 2015

Ricevuti in Municipio gli studenti del progetto Comenius

Ospiti dell’I.I.S. “Capriotti”, provengono da Francia, Spagna, Slovacchia, Turchia, Isola della Reunion 

 

Una delegazione di circa 50 tra studenti e docenti provenienti da Francia, Spagna, Slovacchia, Turchia e Isola della Reunion, è stata ricevuta questa mattina, martedì 10 febbraio, in Municipio.

 

La delegazione è partner del progetto europeo “Comenius” dal titolo “Riding for Health and Green Planet” la cui quinta tappa si svolge a San Benedetto del Tronto dall’ 8 al 13 febbraio per l’organizzazione degli allievi e dallo staff di progetto dell’istituto di istruzione superiore “A. Capriotti” con il supporto del dirigente scolastico, prof.ssa Elisa Vita. Obiettivo primario del progetto è quello di approfondire i benefici psico-fisici derivanti dall’utilizzo della bicicletta.

 

Ad accogliere ragazzi e professori e la dirigente Vita, l’assessore alla mobilità e politiche giovanili Luca Spadoni il quale, oltre a dare il benvenuto ai giovani, ha ricordato che San Benedetto è una città di mare quindi accogliente per sua natura e che i sambenedettesi sono persone storicamente propense all’integrazione.

 

Entrando nel merito del progetto, Spadoni ha spiegato: “San Benedetto negli ultimi quindici anni ha investito nella mobilità ciclistica. Ad oggi la città vanta oltre 13 km di piste ciclabili e stiamo lavorando su due progetti che porteranno ulteriori due km di piste a sud e 560 metri nel centro della città. Stiamo investendo anche sulla Ciclovia del Piceno, quella lunga arteria che collega San Benedetto, via Grottammare, a Cupra Marittima e auspichiamo di poter avvicinare sempre più i cittadini all’uso della bicicletta non solo nelle zone di svago, come il lungomare, ma anche nelle zone utili alle nostre esigenze di vita quotidiana: dalla banca alla posta, al luogo di lavoro. Obiettivo di questa Amministrazione – ha concluso Spadoni – è progettare reti di piste con percorsi senza interruzione permettendo così una “invasione urbana” della città da parte dei ciclisti”.

 10 febbraio 2015

Al “Primavera” arriva “Carnevale…con i suoi scherzi”

Giovedì grasso tra frizzi, lazzi, mascherine, coriandoli e stelle filanti per gli ospiti del centro 

 

Si chiama “Carnevale … con i suoi scherzi” l’iniziativa organizzata giovedì 12 febbraio dal Centro “Primavera” di San Benedetto del Tronto in collaborazione con la cooperativa sociale “Mano a Mano” per offrire agli ospiti della residenza protetta per anziani un giovedì grasso tra frizzi e lazzi.

 

Dalle 16, le  operatrici della Cooperativa insieme a bambine e bambini in maschera animeranno il pomeriggio con letture a tema, balletti e allegre storie. Saranno presenti anche Francesco Casagrande e Piero Di Salvatore, attori dell’associazione culturale “Ribalta Picena”, che si esibiranno in esilaranti scenette in vernacolo per poi rendere omaggio, a pochi giorni dalla ricorrenza di San Biagio, a funai, retare e canapini. Immancabile la musica dal vivo, con il maestro Guido Napoletani e il suo organetto.

 

La partecipazione, gratuita, è aperta a tutti coloro che intendono trascorrere un pomeriggio di divertimento tra stelle filanti e coriandoli.

 

San Benedetto del Tronto, 10-02-2015
A cura dell’Ufficio Stampa
dove
Centro “Primavera”
quando
giovedì 12 febbraio 2015 – ore 16
telefono
0735794236
a cura di

assessorato alle politiche sociali, Centro “Primavera” e cooperativa “Mano a Mano” 

 10 febbraio 2015

Maltempo, i danni da segnalare entro il 13 febbraio

Il Comune dovrà poi trasmettere una scheda riepilogativa alla Regione che ha richiesto lo stato di emergenza 

 

E’ arrivata questa mattina, martedì 10 febbraio, la comunicazione della Regione Marche che, in relazione alla richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza avanzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il maltempo che ha flagellato le Marche nei giorni scorsi, invita le Amministrazioni comunali a raccogliere prime sommarie informazioni sui danni subiti da strutture pubbliche e private.

 

Pertanto il Comune di San Benedetto del Tronto invita i privati e i titolari di attività economiche e produttive danneggiati a inviare un email all’indirizzo segreteriasindaco@comunesbt.it indicando sommariamente i danni subiti e il loro importo entro le ore 13 di venerdì 13 febbraio in maniera tale da consentire l’elaborazione di una scheda complessiva per l’intero territorio comunale da trasmettere tempestivamente alla Regione.

 

Si precisa che le segnalazioni devono essere riferite esclusivamente ai danni provocati dal maltempo del giorno 4 febbraio 2015 e successivi.

 

Per quanto riguarda gli eventuali danni subiti da attività agricole, le segnalazioni vanno inoltrate alle strutture decentrate del servizio agricoltura della Regione presenti in ogni Provincia




10 Febbraio 2015 alle 15:38 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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