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Vinitaly e dintorni

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Spacca all’apertura di Vinitaly

Verona, 2015-03-22 – 

Il presidente Spacca all’apertura di Vinitaly: “Un’edizione piena di fiducia”

 

Verona – “E’ un ‘brindisi’ pieno di fiducia quello che facciamo virtualmente oggi”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando oggi a Verona all’apertura dello stand Marche al Vinitaly di Verona. Spacca, che ha visitato lo stand e incontrato i produttori presenti in fiera, ha partecipato all’incontro dedicato alle Marche all’Expo 2015, con il presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi, il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini Alberto Mazzoni e il direttore del Consorzio vini piceni Armando Falcioni, alla presenza del testimonial della Regione Marche, Neri Marcorè e dell’ambasciatrice del Verdicchio nel mondo Elisa Di Francisca.

Spacca all’apertura di Vinitaly

“I tantissimi visitatori che già nella giornata di apertura affollano lo stand delle Marche e l’interesse per i 112 produttori presenti – ha detto Spacca – sono la testimonianza che la fiducia non è effimera ma è supportata dal sentimento di un mercato sempre più dinamico. Il sistema delle imprese vitivinicole marchigiane ha retto bene la crisi, grazie alla strategia, che si è rivelata vincente, adottata dai Consorzi e dalla Regione: lavorare non solo sul prodotto in sé, sulla qualità, ma anche sulla sua identità, sul legame con il territorio, la cultura e il paesaggio. E’ per questo che il nostro vino si è affermato con successo a livello internazionale”. Spacca ha anche ricordato che tale attenzione al territorio si è tradotta nella grande diffusione delle coltivazioni biologiche. “Siamo la seconda regione in Italia, secondi solo alla Sicilia – ha sottolineato – per incidenza della superficie bio sul totale di quelle coltivate a vite. E’ la ‘certificazione’ della grande ambizione alla qualità che caratterizza le Marche, che ha consentito ai produttori vitivinicoli marchigiani di affrontare meglio di altri la crisi economica e registrare un trend di crescita molto positivo nonostante gli anni difficili che abbiamo attraversato”. Altro elemento di forza, ha ricordato Spacca, la capacità degli imprenditori di fare sistema: la tendenza a consorziarsi consente il raggiungimento delle dimensioni minime efficienti in grado di rendere forte il nostro prodotto anche in mercati lontani come l’estremo oriente.

Spacca all’apertura di Vinitaly

Spacca all’apertura di Vinitaly

Ovviamente lo sguardo è già rivolto a Expo 2015. Spacca ha ricordato il ruolo di primo piano che giocherà il vino all’Esposizione universale, dedicata al tema dell’alimentazione. “Tutta la comunità regionale – ha detto – è impegnata su questo grande evento. Le Marche saranno presenti al Padiglione Italia, parteciperanno allo spazio di approfondimento sul vino e saranno nello show room Elica a Brera messo a disposizione dall’imprenditore Francesco Casoli. In questo spazio le aziende di tutti i settori, dall’agroalimentare alla moda, avranno la possibilità di incontrare partner internazionali che vorranno approfondire le nostre produzioni. E poi vogliamo portare Expo nelle Marche, per intercettare parte dei 21 milioni di visitatori attesi all’Esposizione universale”. Il presidente ha quindi ricordato le due “porte d’ingresso” (Ancona/Falconara all’aeroporto e Porto Sant’Elpidio al Centro Diamante di Loriblu) e i cinque “presidi”: Urbino presso la Data; Ancona alla Mole Vanvitelliana; Civitanova Marche nello Show room F.lli Simonetti; San Benedetto del Tronto nel Centro Agroalimentare; Abbadia di Fiastra.

Spacca_Casale Vitali

VINITALY, MARCHE: SPACCA PRESENTA LE INIZIATIVE PER L’EXPO DELLA REGIONE PIÙ LONGEVA D’ITALIA. “OGGI BRINDISI DI FIDUCIA PER I 112 PRESENTI”

A Expo 2015 iniziative al Padiglione Italia, nel Padiglione Vino – A Taste of Italy, ma anche un “fuori salone” nel quartiere milanese del lusso e operazioni per l’incoming sul territorio e forum tematici.

(Vinitaly, 22 marzo 2015). Le prospettive di vita, ma anche l’Appennino, la dieta mediterranea, il rapporto con la natura, ma anche l’imprenditoria, l’ambiente, le città d’arte e il Mediterraneo. Con una presenza nel Padiglione Italia e percorsi sul territorio articolati, un fuori salone nel quartiere milanese del lusso di Brera e, naturalmente, il vino, con circa 200 etichette, l’Istituto Marchigiani di Tutela Vini e il Consorzio dei Vini Piceni presenti al Padiglione Vino – A Taste of Italy.

Il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato questa mattina le iniziative che vedranno la regione più longeva d’Italia a Expo 2015, appuntamento mondiale che dal 1° maggio al 31 ottobre accenderà i riflettori a Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e che vede la presenza di 144 Paesi, 3 organizzazioni internazionali e 13 organizzazioni della società civile.

“È un ‘brindisi’ pieno di fiducia quello che facciamo virtualmente oggi – ha detto il governatore Spacca -. I tantissimi visitatori che già nella giornata di apertura affollano lo stand delle Marche e l’interesse per i 112 produttori presenti sono la testimonianza che questa fiducia non è effimera ma è supportata dal sentimento di un mercato sempre più dinamico. Il sistema delle imprese vitivinicole marchigiane ha retto bene la crisi, grazie alla strategia, che si è rivelata vincente, adottata dai Consorzi e dalla Regione: lavorare non solo sul prodotto in sé, sulla qualità, ma anche sulla sua identità, sul legame con il territorio, la cultura e il paesaggio. È per questo che il nostro vino si è affermato con successo a livello internazionale”.“Siamo la seconda regione in Italia per incidenza della superficie bio sul totale di quelle coltivate a vite – ha proseguito Spacca -. È la ‘certificazione’ della grande ambizione alla qualità che caratterizza le Marche, che ha consentito ai produttori vitivinicoli marchigiani di registrare un trend di crescita molto positivo nonostante gli anni difficili che abbiamo attraversato. Ovviamente lo sguardo è già rivolto a Expo 2015 dove il vino giocherà un ruolo di primo piano”.

E proprio sul versante dell’Esposizione Universale sono già stati individuati i 17 testimonial delle Marche, personalità che rappresentano la regione ai più alti livelli in Italia e nel mondo.

Al Padiglione Italia, nella “Casa dell’identità italiana”, mostra-vetrina sulle eccellenze del Paese grande casa delle eccellenze italiane, a rappresentare le Marche sono stati selezionati tre percorsi. Per la “Potenza del Saper Fare” la Fattoria Petrini; per la “Potenza della Bellezza” la Riviera del Conero (per i paesaggi), Piazza del Popolo di Ascoli Piceno (per le facciate), Santa Casa di Loreto (per gli interni); per la “Potenza del Limite” Loccioni – 2km di Futuro. Nel “Giardino della Biodiversità Italiana”, dove ogni Regione sarà rappresentata da una pianta tipica del proprio territorio, le Marche saranno rappresentate dalla roverella (quecus pubescens willd).

Durante i sei mesi di Expo, la Regione Marche avrà un presidio operativo all’interno del Padiglione Italia, con l’obiettivo di promuovere le relazioni istituzionali ed economiche e l’attività a supporto delle pmi marchigiane. Il progetto condiviso sarà realizzato con l’Università Politecnica delle Marche.

Prospettiva di vita. Dal 29 maggio all’11 giugno prossimi, il Padiglione Italia ospiterà un’esposizione curata dallo scenografo Giancarlo Basili, dal sociologo Aldo Bonomi e dal geriatra Roberto Bernabei sul tema della nutrigenomica, la scienza che mette in correlazione alimentazione, qualità della vita e longevità attiva.

I Forum internazionali. Le Marche hanno promosso e coordineranno due importanti forum internazionali. Si tratta, in particolare, del forum su “L’alimentazione, la qualità della vita e la longevità attiva”, in programma l’11 giugno, in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Agenzia nazionale “Italia Longeva” e altri istituti di ricerca italiani ed esteri. Tra i partner dell’evento, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Umbria.

Nel mese di settembre, invece, le Marche coordineranno il forum su “La Macroregione Adriatico-Ionica e le prospettive di integrazione e di sviluppo nell’area”, con l’obiettivo di rafforzare i processi democratici e l’accelerazione del percorso di integrazione europea dei Paesi balcanici. Il Forum metterà a confronto esponenti di governo e diplomatici degli otto Paesi interessati e sarà realizzata in collaborazione con il Ministero degli Esteri italiano.

Le Marche parteciperanno anche alle iniziative sui temi quali “Appennino, parco d’Europa”, “Dieta Mediterranea”, “Frontiera Mediterranea”, “Città d’arte eterna scoperta”, “Food Research e Food Innovation”.

Il “Fuori Salone”. A Brera, il quartiere milanese del lusso e della moda, il sistema Marche sarà presente nello Showroom Elica (in Via Pontaccio, 8). Sarà un avamposto importantissimo per promuovere il turismo nelle Marche, ma anche per far conoscere le imprese marchigiane e rilanciare l’economia regionale, anche attraverso partenariati con l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia, le Camere di Commercio, la Confindustria, le Associazioni di categoria.

Le Marche sono pronte a ospitare i potenziali visitatori, attraverso due “porte d’ingresso” quali Ancona/Falconara all’aeroporto e Porto Sant’Elpidio (Centro Diamante), e presidi sul territorio: Urbino (Arte-cultura e Distretto del mobile) presso la Data del complesso di Palazzo Ducale; Ancona (Blue economy/Macroregione/Nautica) la Mole Vanvitelliana; Civitanova Marche (Costruzione/Contract/Design abitare) nello Show room F.lli Simonetti; San Benedetto del Tronto (Agroindustria/agroalimentare) nel Centro Agroalimentare; Macerata (Cultura/Spiritualità) all’Abbadia di Fiastra.

Master di Alta formazione. Quattro studenti laureati delle Marche avranno la possibilità di frequentare un Master di Alta formazione presso l’Expo, grazie alla collaborazione con Padiglione Italia e Ministero delle Politiche agricole. Rai Expo realizzerà inoltre un video promozionale sulle Marche e sulle sue eccellenze e durante i sei mesi dell’Esposizione Universale saranno proiettati due passaggi video gratuiti all’ora su quattro maxi schermi collocati lungo l’asse del cardo principale, con filmati istituzionali e del territorio.La Regione Marche si trova al PAD. 7 – STAND C 6/7/8/9

Hashtag ufficiale della Regione Marche al Vinitaly: #winemarche

Le Doc Marche: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre di Offida, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica

Le Docg Marche: Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva.

 

 

VINITALY, REGIONE MARCHE: IL CONSORZIO DEI VINI PICENI PRESENTA IL VIDEO SU TERRITORI E PRODUTTORI, GIRATO COL GAMBERO ROSSO E SKY

 

Il video sarà proiettato anche al Padiglione Italia, durante il semestre di Expo 2015, per promuovere il Brand Marche

(Vinitaly, 22 marzo 2015). Da Piazza del Popolo di Ascoli Piceno fino a San Benedetto del Tronto, sorvolando i 1.500 ettari del Consorzio dei Vini Piceni.

È il percorso che racconta, in 27 minuti di video, un territorio e produzioni eccellenti della zona del Piceno: Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Falerio e Offida Docg, prevalentemente nelle tipologie Pecorino e Passerina. Con uno sguardo a Expo 2015, quando il video farà parte dei contributi digitali che promuovono il brand Marche e che saranno proiettati nel Padiglione Italia.

È stato presentato questo pomeriggio sulla Terrazza della Regione Marche a Vinitaly, 49º Salone internazionale dei vini e dei distillati, alla presenza di Armando Falcioni, direttore del Consorzio dei Vini Piceni, Enzo Vizzari, direttore delle guide de L’Espresso e di Marco Sabellico, curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso.

In particolare, lungo il viaggio nel territorio del Piceno, sono stati intervistati 7 produttori, ciascuno con caratteristiche particolari (dalla forte vocazione all’export alla cooperazione, dall’innovazione all’attenzione al packaging), ma tutti all’insegna della qualità.

Il video, girato da Sky, sarà in palinsesto sul canale 412 fino a fine giugno e menziona tutti i 33 soci del Consorzio dei Vini Piceni.

“La produzione enologica del Piceno ha raggiunto numeri importanti – ha detto nel corso della presentazione l’assessore all’Agricoltura delle Marche, Maura Malaspina – soprattutto grazie all’attività di valorizzazione dei vigneti autoctoni e di promozione del vino operata dal Consorzio Vini Piceni, nato nel 2002. In particolare, grazie ai produttori marchigiani – ha detto Malaspina  – l’export è cresciuto in 10 anni, dal 2003 al 2013, del 65%, raggiungendo la cifra di 68 milioni di euro. Come Regione Marche abbiamo accompagnate la crescita di mercati esteri, stanziando dal 2008 oltre 7 milioni di euro all’anno nell’Ocm vino”.

 

La Regione Marche si trova al PAD. 7 – STAND C 6/7/8/9

Hashtag ufficiale della Regione Marche al Vinitaly: #winemarche

 

Le Doc Marche: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre di Offida, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica

Le Docg Marche: Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva.

 

 

VINITALY, INDAGINE GIOVANI 18-35ENNI: MACCHE’ MOVIDA, IL VINO E’ CONSAPEVOLEZZA E PASSIONE.
VINO PREFERITO ALLA BIRRA DAI RAGAZZI WINELOVER DEL BIO

Presentata a Verona la ricerca “Vino & Giovani” sugli stili del bere negli under 35

 

  • 87% dei giovani tra i 18 e i 35 anni consuma vino (più di 8 su 10 i consumatori tra i 18 e 25)
  • Il vino supera la birra: è la bevanda alcolica preferita dalla metà dei giovani intervistati (49%)
  • Giovani winelover del biologico: il 71% è disposto a spendere fino al 40% in più
  • Brunello e Amarone i vini preferiti dai giovani italiani; il Verdicchio è il primo bianco fermo

(Vinitaly, 22 marzo 2015). Consumatori in erba ma maturi e appassionati edonisti, al contempo attenti all’eno-cultura e alla sostenibilità. Il mondo del vino non è solo divertimento e trasgressione per i giovani italiani, che vi si avvicinano con curiosità e consapevolezza. A rivelarlo è la ricerca “Vino & Giovani”, dedicata agli stili del bere e del mangiare negli under 35, presentata oggi al Vinitaly nello stand della Regione Marche. Lo studio – promosso dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e condotto da Gabriele Micozzi, docente di Marketing Internazionale presso l’Università Politecnica delle Marche – fotografa un campione rappresentativo di 1500 italiani tra i 18 e i 35 anni, sfatando molti luoghi comuni sul senso dei giovani per il vino.

Abitudini di consumo. Vino bevanda prediletta dai giovani, il vino supera la birra.

E’ il vino (e non la birra) il simbolo per eccellenza della convivialità e dello stare insieme. Quest’ultimo è infatti la bevanda prediletta nelle serate dei giovani italiani, che lo consumano più volentieri tra aperitivo (26%) e cena (59%), in compagnia di amici (58%). Sono quasi 9 su 10 i consumatori under 35 e circa la metà (49%) dichiara di preferirlo a birra (34%), cocktail (14%) e superalcolici (3%), con un gradimento crescente con l’avanzare dell’età. Non a caso il 55% degli over 25 lo indica come il drink più amato, anche se già nella fascia 18-25 il vino conquista il 43% del campione, contro il 38% della birra e il 17% dei superalcolici. Secondo i dati riportati dall’indagine commissionata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, oltre un terzo lo beve almeno 3 volte a settimana (38%), mantenendo misurato il consumo giornaliero, che solo nel 13% dei casi supera i due bicchieri a pasto.

 

Orientamenti e interazione con il mondo del vino.

A fare da driver per le scelte di questi consumatori junior non sono – sorprendentemente – la ‘marca’ (5%), i ‘premi’ o il ‘packaging’ (8%), ma ‘l’attenzione al territorio’ (18%), alla qualità dei prodotti (12%) e alla sostenibilità. Quasi la metà del campione ritiene ad esempio molto importante o determinante (48%) che un vino sia biologico e l’86% si dichiara disposto a spendere di più per acquistare un prodotto bio. Un orientamento che rivela quindi un interesse alla sostenibilità ambientale, ma che pare non strutturarsi in scelte di consumo alimentare più radicali, quali il vegetarianismo (4%) o il veganismo (2%). Quella dei 18 e i 35enni è un’eno-generazione che si affida alle etichette dei prodotti (68%) e si indirizza sulla produzione locale e nazionale (92%), con un’attenzione al territorio che denota una curiosità per l’intera filiera produttiva. Smitizzate le guide enologiche (a cui si affida solo il 12% degli intervistati), questi nuovi consumatori preferiscono rivolgersi a agricoltori e vignaioli (22%), esperti di vino (20%), sommelier (17%) e enoteche (15%), là dove si constata una conoscenza diretta del prodotto. Per Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini: Questa indagine dimostra come anche nel consumo di vino sia valido il sillogismo che lega moderazione e conoscenza con l’atteggiamento responsabile. Per questo a Jesi, nelle terre del Verdicchio, apriremo entro quest’anno con il polo enogastronomico regionale Food Brand Marche la prima ‘enoteca didattica’ in Italia esclusivamente dedicata ai ragazzi. Uno spazio “conoscitivo”, dove scoprire con tecnologia e gioco, il lavoro in vigna e i segreti di uno dei prodotti chiave del made in Italy”. L’esperienza rappresenta infatti la chiave conoscitiva per questi winelover in erba, amanti delle degustazioni: prova ne è che il 67% ha già preso parte a eventi di tasting, conservando la voglia di parteciparvi (88%). Solo 1 su 10 legge articoli specializzati di settore, tra riviste, siti e blog, rivolgendosi in primis al web (il portale più consultato è quello di Winenews.it, l’agenzia quotidiana sul mondo del wine & food).

 

Preferenze e gusto: Brunello e Amarone i vini preferiti, il Verdicchio è il primo vino bianco fermo.

Sono le denominazioni dei grandi rossi a guadagnarsi il primato delle preferenze dei giovani italiani, che incoronano il Brunello di Montalcino e l’Amarone della Valpolicella ai vertici della classifica. Vince la sfida tra le bollicine il Prosecco (al 5° posto nella classifica generale), mentre è il Verdicchio (7°) il primo vino bianco fermo. Nonostante la propensione maschile per i vini rossi, sono i bianchi i più bevuti dai winelover under 35 (53%), scelti per la maggiore dalle femmine (59%) e sempre più apprezzati con l’avanzare dell’età. Nella fascia 18-25 sono infatti il 52% i giovani italiani che si esprimono a favore del Rosso, mentre la maggior parte dei giovani tra i 26 e 35 anni preferisce il Bianco (58%) ai vini rossi (40%) e rosati (2%).

 

Per Gabriele Micozzi, curatore della ricerca e docente di Marketing Internazionale presso l’Università Politecnica delle Marche: “Il futuro sarà roseo, i giovani di oggi cercano la qualità, la sanno riconoscere e sfidano le cantine a trovare nuove vie per valorizzare al meglio la loro identità. Il futuro sarà di coloro che sapranno reinventarsi, non legandosi a mode passeggere ma all’autentico valore culturale e antropologico di un territorio. I territori che sapranno fare meglio sistema, meglio coglieranno queste opportunità”.

 

La Regione Marche si trova al PAD. 7 – STAND C 6/7/8/9

Hashtag ufficiale della Regione Marche al Vinitaly: #winemarche

 

Le Doc Marche: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di Sanseverino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno, San Ginesio, Serrapetrona, Terre di Offida, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica

Le Docg Marche: Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva.

 

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ESTRATTO DATI RICERCA

Per contatto: U.S. Regione Marche al Vinitaly

Ilaria Koeppen 334.3486392 koeppen@agenziaintercom.it

Matteo Bernardelli 338.5071198 matteobernardelli1975@gmail.com

 




22 Marzo 2015 alle 22:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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