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Telefono Anziani Maltrattati: l’Inrca presenta i dati del progetto di ricerca TamTamAM

di | in: Cronaca e Attualità

Lamura Giovanni

Ancona, 17 Giugno 2015 – L’IRCCS INRCA in occasione delle celebrazioni legate alla Giornata Mondiale contro il Maltrattamento degli Anziani, che dal 2011 si tiene il 15 giugno, ha organizzato nella giornata di oggi il corso di formazione “Abusi sugli anziani: prevalenza, aspetti giuridici e pratica clinica”, rivolto agli operatori del settore sanitario e socio-assistenziale.

Nell’ambito del corso sono stati presentati i risultati del progetto pilota TamTam (Telefono Anziani Maltrattati), un punto di ascolto telefonico per raccogliere segnalazioni su episodi di maltrattamento. Il progetto, attivo dal 2010, si inserisce nell’attività di ricerca svolta dall’INRCA per individuare le strategie di prevenzione più efficaci nella gestione dei diversi tipi di abusi. Basato sulla collaborazione delle due maggiori associazioni di volontariato del settore, Auser e Anteas, il progetto ha avuto una fase pilota di 15 mesi ed è stato attivato all’interno della Regione Marche.

Il servizio TamTam va dalla raccolta delle segnalazioni alla gestione dei casi. I volontari che rispondono al numero verde (800.166.644) sono supportati da esperti, dall’ambito psicologico a quello legale. Attualmente il servizio sta passando sotto la gestione dell’Associazione Auser-Filo d’Argento.

All’interno della fase pilota, in una rilevazione effettuata su un periodo campione di quattro mesi, tra le molte chiamate ricevute sono state 21 quelle riconducibili ad un effettivo caso di abuso. I motivi delle chiamate sono principalmente lo sfogo personale, seguito dalla segnalazione per potenziali abusi subiti da altri. Emerge inoltre che i maltrattatori sono prevalentemente i familiari e la violenza maggiormente riscontrata è di tipo psicologico, seguita da quella fisica, finanziaria, di abbandono e contenzione. Ancona è la provincia che ha registrato più segnalazioni, oltre a chiamate da fuori regione. L’età media delle vittime è di 75 anni. Nella maggioranza dei casi si tratta di anziani soli.

I dati rilevati – spiega Giovanni Lamura – direttore del Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali sull’Invecchiamento dell’INRCA – confermano che il fenomeno è complesso e difficile da investigare, e presumibilmente assumerà maggiore rilevanza in futuro a seguito dell’invecchiamento della popolazione. E’ necessario – continua il ricercatore – accrescere la consapevolezza del fenomeno soprattutto in ambito ospedaliero, realtà quotidiana di molti anziani”.

Il servizio è stato attivato a partire dai risultati di uno studio internazionale, ABUEL (Elder Abuse), a cui l’INRCA ha collaborato assieme ad altri partner europei. Sette le realtà urbane coinvolte, tra cui Stoccarda (Germania), Atene (Grecia), Kaunas (Lituania), Porto (Portogallo), Granada (Spagna) e Stoccolma (Svezia). L’indagine, svolta su una popolazione tra i 60-84 anni, comprendeva un totale di 4.467 soggetti.

Nel campione italiano riferito alla città di Ancona, sono emerse 84 vittime su 628 intervistati: 51 maschi su 270 e 33 femmine su 358. La prevalenza delle vittime è superiore tra i maschi, con il 19% dei casi contro il 9% delle femmine. Questa particolarità riguarda anche la Svezia, mentre negli altri Paesi sono soprattutto le donne anziane le principali vittime.

A livello complessivo in Europa emerge un 19.4% di vittime di abuso psicologico seguite dal 3.8% di vittime di abuso finanziario, 2.7% di vittime di abuso fisico e 0.7% di anziani vittime di abuso sessuale. In particolare gli uomini, in misura maggiore delle donne sono vittime di sopruso psicologico (rispettivamente il 20% e il 18.9%), fisico (2.8% e 2.6%) e finanziario (4.1% e 3.7%). Una situazione opposta si rileva sulla violenza sessuale (1% delle donne e 0.3% degli uomini). Coniugi e partner sono i principali autori del sopruso fisico (33.7%).

Da non dimenticare infine una vasta percentuale di vittime che preferisce ignorare l’accaduto, evidenziando così l’estrema vulnerabilità in queste circostanze, o anche la non consapevolezza di essere vittime di violenza.




18 Giugno 2015 alle 1:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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