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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Fabrizio Cesetti

07 ott 2015
RAZIONALIZZAZIONE PATRIMONIO IMMOBILIARE, IL PRONTO INTERVENTO (CAPI) DELLA PROTEZIONE CIVILE A CAMERANO.

Una parte del centro assistenziale di pronto intervento (Capi) della protezione civile regionale, finora in affitto, sarà allocata in un immobile regionale fino ad oggi non utilizzato e sito a Camerano in via Direttissima del Conero, 41. Decisione assunta in una recente deliberazione della Giunta regionale perseguendo il principio ribadito dall’assessore al patrimonio, Fabrizio Cesetti, di “ottimizzare l’utilizzo di tutto il proprio patrimonio immobiliare, valorizzare le strutture di cui dispone per risparmiare risorse da investire a favore dei servizi ai cittadini”. Tale intervento, quindi, si inquadra nella logica di razionalizzazione del patrimonio immobiliare e nell’ottica di una parallela contrazione degli oneri relativi ai fitti passivi. 

DISMISSIONE QUOTE DI PARTECIPAZIONE DI SOCIETA’ PARTECIPATE .

La Giunta regionale ha assunto alcune determinazioni per proseguire nell’attività di razionalizzazione e dismissione delle quote di partecipazione delle società partecipate in via diretta dichiarate non indispensabili ai fini istituzionali. Si tratta del Centro Agroalimentare di Macerata s.r. l., Centro di ecologia e climatologia s.c.a.r.l., società la cui compagine è prevalentemente costituita da enti pubblici locali e della marginale partecipazione in Banca Popolare Etica. Lo comunica l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, che definisce l’operazione “in linea con il processo di razionalizzazione e risparmio che l’esecutivo regionale sta perseguendo”.

 

Borse di studio universitarie e riforma degli Ersu.

L’assessore Bravi ha incontrato i rettori degli Atenei marchigiani e i rappresentanti degli studenti: “Maggiori risorse ai servizi e autonomia territoriale”

 

“Siamo consapevoli del disagio vissuto dagli studenti idonei, in merito alla questione delle borse di studio, ma la partita non è chiusa, perché debbono ancora essere approvati i bilanci statale e regionale”. Lo afferma l’assessore regionale Loretta Bravi che ha incontrato i rettori e i rappresentanti degli studenti per affrontare le principali questioni relative agli Atenei marchigiani, con particolare riguardo all’erogazione delle borse di studio. “Si tratta di questioni problematiche, alcune ereditate dal passato. La principale – aggiunge l’assessore – è relativa al Fondo integrativo dello Stato per l’anno accademico 2014/2015: il  DPCM di riparto dei fondi statali è stato pubblicato solo il 28 settembre e la Regione sta aspettando oltre 6 milioni di euro di saldo destinati al pagamento delle quote residue delle borse”. La Giunta regionale, dal canto suo, ha detto l’assessore, si sta attivando per reperire fondi nel proprio assestamento di bilancio.

Bravi ha poi evidenziato l’urgenza di ridefinire nuovi criteri per la determinazione delle condizioni economiche. L’operazione sarà possibile per il prossimo anno accademico. Un’ultima considerazione riguarda il riordino degli Enti per il Diritto allo Studio: “L’obiettivo regionale, condiviso con Atenei marchigiani, è quello di costruire un assetto che consenta di destinare maggiori finanziamenti ai servizi, erodendo le spese non necessarie e garantendo autonomie e specificità territoriali. Il risparmio economico da conseguire non potrà pregiudicare didattica e prestazioni; razionalizzare significa avviare un percorso capace di garantire un reale diritto allo studio evitando sprechi”.

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE FIRMA LA CAMPAGNA STOP ALLE FALSE COOPERATIVE

Per Ceriscioli è fondamentale eliminare le cooperative spurie che inquinano il mercato delle gare e compromettono la qualità dei servizi per i cittadini

La campagna Stop false cooperative ha il sostegno del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscoli, che ha firmato oggi la proposta di legge d’iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L’iniziativa è dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento composto da Agci, Confcooperative e Legacoop. Nelle Marche, le tre Centrali cooperative hanno già raccolto 3.500 firme con cui i cittadini chiedono al Parlamento di approvare una legge per contrastare il fenomeno delle false cooperative, che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione per perseguire finalità estranee a quelle mutualistiche. “Questa non è solo una firma, di un valore significativo – ha detto Ceriscioli -, ma è un impegno preso nei confronti del sistema cooperativo marchigiano per eliminare il fenomeno delle cooperative spurie, che sta da una parte inquinando il mercato delle gare, dall’altra compromettendo la qualità dei servizi”. Alla firma erano presenti i presidenti delle tre Centrali cooperative. Le false cooperative sono imprese che, utilizzando in modo improprio la forma cooperativa, inquinano il mercato offrendosi a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora, pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. L’obiettivo dell’Alleanza, a livello nazionale, era quello di raccogliere almeno 50 mila firme entro ottobre. Al 30 settembre, a poco più di un mese dalla scadenza, erano già state superate le 68 mila adesioni. Oltre alla campagna Stop false cooperative, l’Aci è impegnata in una battaglia per la legalità per contrastare il massimo ribasso nelle gare d’appalto, che significa mancato rispetto del contratto di lavoro, le infiltrazioni mafiose, con l’applicazione del protocollo di legalità sottoscritto con il ministero dell’Interno, con il sostegno alle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie, il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.

 




7 Ottobre 2015 alle 15:59 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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