L’agricoltura sociale aiuta ad invecchiare bene

L’agricoltura sociale aiuta ad invecchiare bene

STUDIO INRCA: Dalle Marche il modello alleato della longevità attiva

 

Ancona, 29 Gennaio 2016 – L’impresa rurale è uno dei luoghi ideali per invecchiare in salute e un valido centro di aggregazione. Le attività collettive, specialmente se svolte in un contesto informale, come in campagna, stimolano  la vitalità e il benessere degli anziani. Favoriscono uno stile di vita più sano, migliorano l’autostima e l’umore. Sono i primi risultati della sperimentazione condotta dall’Irccs Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) nell’ambito del progetto “Longevità attiva in ambito rurale”, illustrati al convegno “Esperienze di agricoltura sociale in favore della popolazione anziana”. Promosso nel 2012 dalla Regione Marche – in occasione dell’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni – il progetto ha coinvolto otto imprese agricole marchigiane, con l’obiettivo di stimolare iniziative rivolte a persone in età avanzata, legate alla socializzazione e alla promozione della qualità della vita.

Longevità attiva in ambito rurale - Giochi di relazione
Longevità attiva in ambito rurale – Giochi di relazione

In una società che invecchia – spiega il Direttore scientifico Inrca Fabrizia Lattanziola sfida è trovare nuovi modelli assistenziali in grado di favorire la longevità attiva, che, come ricorda l’Oms, dipende anche dal mantenere interessi piacevoli e relazioni sociali gratificanti”. Molte mansioni tipiche della vita di campagna – aggiunge Cristina Gagliardi, del Centro Ricerche Economico-Sociali sull’Invecchiamento e coordinatrice del progetto – si adattano bene alle capacità psicofisiche e al desiderio di svago e socialità delle fasce più fragili”. In questa direzione si sono mosse le aziende selezionate. Avvalendosi di psicologi, assistenti sociali, agronomi e fisioterapisti, hanno organizzato momenti educativi seguiti da laboratori artigianali e di cucina, esperienze di orticoltura e riconoscimento delle erbe aromatiche, apicoltura, ginnastica posturale, esercizi di memoria e pet-therapy, coinvolgendo complessivamente 112 anziani autosufficienti.

 

Tramite focus group e questionari l’Inrca ha valutato la modifica dei comportamenti e delle abitudini lungo l’arco delle attività. “E’ stato dimostrato l’effetto positivo delle proposte – spiega la ricercatrice – sia sugli stili di vita, dove il 66%  (2 su 3) ha adottato un’alimentazione più sana, con un maggiore uso di frutta e verdura e utilizzo di prodotti non raffinati, sia dal punto di vista relazionale, poiché oltre il 90% ha dichiarato di aver incontrato persone nuove, o approfondito la conoscenza di quelle già conosciute. Ciò li ha portati a rapportarsi con più frequenza anche i familiari”. Positivi i riscontri anche dal punto di vista del benessere percepito: la totalità (il 100%) dei partecipanti ha affermato di sentirsi meglio al termine dell’esperienza, “mentre il 63% ha aumentato il tempo dedicato all’esercizio fisico o si sente più energico nello svolgimento delle attività quotidiane”. In alcuni casi si è avuto un visibile aumento dell’autonomia motoria e dello stimolo ad uscire.

 

Una ricaduta virtuosa anche per le aziende, che hanno rafforzato le proprie relazioni con servizi sociali, case di riposo, cooperative e associazioni di volontariato. Il progetto quindi – che include veri esempi di innovazione sociale – definisce un format di servizi da introdurre nel prossimo programma di sviluppo rurale regionale. Un “modello marchigiano” di agricoltura sociale da esempio sul panorama italiano. Di particolare valore perché nato da una ricerca innovativa, in una Regione dove l’aspettativa di vita è tra le più alte del mondo (80.8 anni per gli uomini e 85.5 per le donne).

 

Specifiche dello studio

Ogni impresa agricola ha presentato progetti differenti per target (anziani in buona salute, anziani provenienti da case di riposo, in condizione di fragilità), numerosità dei gruppi (da 5 a 20), e tipo di attività proposte, che hanno avuto complessivamente la durata di un anno solare. Il campione, molto eterogeneo, ha compreso soggetti con livelli di istruzione e età diverse (da 69 a 87 anni), in cui prevale la componente femminile. La rilevazione dei risultati è stata programmata in tre momenti: all’inizio, a metà e a conclusione delle iniziative.

 

Testimonianze

Di seguito sono elencate alcune citazioni emerse durante i focus group, che hanno avuto l’obiettivo di indagare l’efficacia delle attività in diverse aree:

 

Motivazioni:

“Ho deciso di partecipare per fare nuove esperienze e per approfondire alcuni argomenti, ma soprattutto per socializzare, perché ci si conosce tutti di vista in paese, ma è bello conoscersi meglio per non stare isolati”

 

Apprendimento:

“Ho imparato delle cose nuove sulla cucina e sulle proprietà dei cibi”

 

“La persona che ha fatto il corso di fisioterapia ci ha insegnato dei movimenti che non vanno bene per la nostra età e altri che dobbiamo svolgere per stare meglio”

 

“La novità che mi ha portato il progetto è soprattutto interiore, perché ora sono più aperta agli altri. Credo di essere cresciuta, anche se ho la mia veneranda età”

 

Stili di vita:

Ora faccio delle bellissime passeggiate qui in mezzo alla natura, che prima non riuscivo a fare”

 

“Mia figlia mi chiede: cosa ti metti domani per andare in campagna? A mia figlia io dico di non preoccuparsi per quello che mi metto, perché ora me lo preparo da sola. Quest’esperienza mi ha fatto recuperare un po’ di autonomia: adesso riesco ad infilarmi i calzini e prima non ci riuscivo. E poi ci tengo a venire qua carina e vestita bene”.

 

Aspetti socio-relazionali:

“Prima di arrivare qui mi rinchiudevo in un gruppo di amiche di vecchia data e con il passare degli anni mi sono chiusa in me stessa, col timore di non essere adatta al mondo di oggi. In questo luogo invece sto superando questo limite”

 

“Da quando vengo qui è cambiato qualcosa perché mi sentivo inutile, invece qui ho iniziato a rivivere. Prima mi sentivo senza forze. Adesso non perdo la fiducia nel fare le cose, ho la carica e non mi stanco”

 

 

Casini convegno Inrca: Le Marche tra le 5 regioni dell’Osservatorio nazionale agricoltura sociale

Dichiarazione vicepresidente e assessore all’agricoltura ANNA CASINI al Convegno Inrca “Longevita’ attiva in ambito rurale”:

 “INCENTIVIAMO IL RUOLO SOCIALE DELL’AZIENDA AGRICOLA” – Stanziato un milione di euro del PSR

Le Marche tra le 5 Regioni dell’Osservatorio nazionale dell’agricoltura sociale

 

“Tra le scelte che caratterizzano la politica agricola regionale c’è quella di allargare sempre più l’impegno per la valorizzazione dell’impresa rurale come fornitrice di servizi sociali e di welfare locale. L’esperienza pilota degli agrinido,  oggi eccellenza italiana, sono un valido esempio di questa visione. In questo contesto rientra il progetto realizzato dall’Inrca che presentiamo oggi, dedicato alla “Longevità attiva in ambito rurale”, per la realizzazione di iniziative innovative di promozione della qualità della vita rivolte a persone over 65 sul nostro territorio. Un territorio che vanta il record nazionale dell’aspettativa di vita grazie alle qualità dell’ambiente e dell’alimentazione. Come Regione Marche a questo scopo è stato impegnato l’importo di un milione di euro nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale 2014/2020. Proseguiremo queste attività sia sul fronte della residenza degli anziani, che consideriamo una vera e propria risorsa per la nostra comunità in termini di esperienza e come punti di riferimento delle nostre famiglie, sia per  il trattamento di disabilità e per altre situazioni di disagio. Lo scopo è estendere quel ruolo sociale dell’azienda agricola che intendiamo sempre più incentivare. Da sottolineare, quale prova tangibile della qualità del lavoro finora svolto, la presenza della nostra Regione tra le cinque designate, grazie ai “modelli efficaci” proposti,  nell’ Osservatorio  nazionale dell’agricoltura sociale”.

 

LONGEVITA’ ATTIVA IN AMBITO RURALE

Esperienze di agricoltura sociale a favore della popolazione anziana

 

29 gennaio 2016 – ore 9.00

Auditorium INRCA, POR ANCONA

Via della Montagnola, 81

 

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