2019-07-18 – Un musicologo e direttore d’orchestra, una storica dell’arte e una nota illustratrice, sono i protagonisti del nuovo numero della Rivista vocale online del Museo Tattile Statale Omero.
Numero 9 – giugno 2019
Tre personalità rilevanti nella musica, nella museologia d’avanguardia e nell’arte terapia, sono le proposte dell’ultimo numero della Rivista vocale online del Museo Tattile Statale Omero AISTHESIS: SCOPRIRE L’ARTECON TUTTI I SENSI. Nel suo emozionante intervento Luigi Mariani, musicologo, pianista e direttore d’orchestra svela come “la musica tocchi le orecchie, così come le dita accarezzano la materia” e indica come lo studio della musica da parte delle persone cieche è un’opportunità che può riservare sempre sorprese e che perciò andrebbe incentivata e sostenuta. Mariani racconta in particolare la sua più recente esperienza, quella di direttore orchestra, ormai noto anche al grande pubblico.
Si deve invece a Cristina Bucci, storica dell’arte, l’affermazione che un museo non possa dirsi contemporaneo se non si apre alla neurodiversità. Questo per introdurre al ruolo più recente del sistema museale in generale, di allargare funzioni ed obiettivi. La Bucci ha una specifica competenza nel settore delle problematiche connesse all’autismo, poiché anche con l’“Immaginario Associazione culturale” ha realizzato positivi progetti di mostre, lavori collettivi e momenti di comunicazione all’interno di alcuni importanti musei italiani.
I risultati sono sorprendenti, sia per i protagonisti tutti giovani che trovano spazi e modalità per esprimersi. Il livello qualitativo delle opere realizzate e presentate con mostre ed eventi è sempre molto alto. L’autismo è una condizione di neurodiversità che si manifesta nei primi anni di vita, spesso non definitiva. In Italia il rapporto indicativo è di 1 su 77 bambini sotto gli 8 anni. Si tratta dunque di numeri importanti, in continua crescita, che hanno un forte impatto sociale.
Il numero si chiude con un’intervista ad Arianna Papini, una nota ed amatissima disegnatrice ed arte terapeuta, Premio Andersen Miglior Illustratore del 2018. Arianna Papini sottolinea come l’arte sia una terapia sempre benefica, con la sua forza silenziosa e persistente, con una forte capacità di dialogare attraverso il corpo con ineludibile verità.