Vela, Lorenzo Cameli ci parla della sua “Sfida” mondiale

Vela, Lorenzo Cameli ci parla della sua “Sfida” mondiale

Weekend di sfide al Circolo Nautico Sambenedettese ma la vera “Sfida” è stata quella mondiale di Lorenzo Cameli, resa ancora più grande dai suoi soli 17 anni.

 

San Benedetto del Tronto, 2019-08-07 – Lorenzo Cameli vince il record mondiale, 140 miglia in alto mare.
La “Sfida” di Lorenzo Cameli, atleta del Circolo Nautico Sambenedettese, è stata doppiare l’isola di Pomo in Croazia e ritornare a San Benedetto no-stop  a bordo di un Laser (piccola deriva di circa 4 metri). Partito venerdì 2 agosto alle ore 17:30 dal porto di San Benedetto, Lorenzo ha doppiato Pomo Sabato alle 11 per fa ritorno domenica alle ore 3. Complimenti all’atleta e al suo Circolo Nautico Sambenedettese per la riuscita dell’impresa. 
I ringraziamenti vanno al direttore sportivo ed istruttore Andrea Patacca, alle barche di appoggio Surprise di Alessandro Anchini e Angelo Crescenzi, e Selvaggia di Paolo Tartaglini. Il sostegno morale durante la traversata è arrivato dal padre di Lorenzo Marino Cameli, l’amico Alessandro Crescenzi, il medico chirurgo Pier Federico Salvi.

 


Ecco le risposte di Lorenzo alle nostre domande

Lorenzo parlaci della tua sfida, come è nata l’idea e il perché di questa “folle” traversata

L’ idea è nata con il mio allenatore Andrea Patacca, ci siamo proposti di fare qualcosa che lasciasse il segno così abbiamo iniziato a cercare un punto nell’ Adriatico compatibile per battere il record in laser.

 

Ti abbiamo visto al rientro con la stessa adrenalina ed entusiasmo della partenza: raccontaci alcuni momenti belli e /o brutti di questa esperienza

Il momento peggiore è stato la prima notte, quando con l arrivo del brutto tempo la barca si è capovolta e si è alzato un forte vento. Il momento migliore è stato quando abbiamo girato l’isola di Pomo dato che è stato un punto di svolta per l’intera traversata, ho iniziato a rendermi conto che l’arrivo non era poi cosi lontano.

 

Forse è tra le prime cose che un velista impara quello di riassettare la barca dopo la scuffia ma hai avuto paura?

Durante la scuffia non ho avuto paura dato che è una manovra che nella vela è frequente

 

Hai mai pensato di abbandonare?

Non ho mai pensato di abbandonare, ero troppo convinto e troppo deciso a portare a termine l’impresa per tornare in porto senza aver raggiunto il mio obiettivo.

 

A chi dedichi questo risultato?

In primis a me stesso perché ho acquisito nuove consapevolezze sulle mie capacità, poi al mio allenatore Andrea Patacca ed ai miei genitori perché hanno sempre creduto in me.

 

Ora che hai fatto un cosa più grande di te stai già pensando ad una prossima avventura?

Ho in mente di fare qualcosa di ancora più significativo ma al momento non so ancora cosa.

 

Michael Blackburn ha compiuto la sua traversata dopo le olimpiadi quindi tu…?

Spero di avere anche io una carriera velica brillante come la sua e di poter arrivare alla vela di alto livello.

 

Oltre alla vela cosa fai adesso e cosa vuoi fare da grande?

Adesso oltre alla vela sono impegnato nello studio in quanto quest’anno frequenterò il quinto anno del liceo scientifico-scienze applicate, che mi costringe spesso a saltare gli allenamenti settimanali in mare durante il periodo invernale. Ancora non ho le idee chiare per il futuro ma mi piacerebbe rimanere nell’ambito della vela.

 

Una domanda che non ti abbiamo fatto

Non mi è stato mai chiesto se rifarei questa esperienza, oggi risponderei che la rifarei.

 

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