Dipendere e intraprendere

Dipendere e intraprendere

Fondazione Lavoroperlapersona evento venerdì 4, ore 18:15, c/o Bottega del Terzo Settore – Ascoli

Che cosa succede quando si perde il lavoro e non si hanno più vent’anni? Cosa premia di più in ambito imprenditoriale, costanza o innovazione? A questi e altri interrogativi risponderanno gli ospiti del nuovo evento organizzato ad Ascoli Piceno per venerdì 4 ottobre alla Bottega del Terzo Settore, a partire dalle 18:00. “Dipendere e intraprendere”, questo il titolo dell’incontro, sarà una nuova occasione per riflettere sul lavoro, a partire da differenti esperienze sul territorio. Stefano Abrugia, presidente e fondatore della Cooperativa Diogene Multiservice, Roberta Faraotti, amministratrice esecutiva della Fainplast e Giorgio Tintino, project leader della Fondazione Lavoroperlapersona, si confronteranno sui diversi modi di vivere l’esperienza del lavoro, sull’iniziativa personale e le tutele in un mondo che cambia. Modererà l’incontro la giornalista e scrittrice Asmae Dachan.

Le trasformazioni di quest’epoca, guidate dalla rivoluzione digitale, stanno cambiando in modo visibile e concreto il lavoro: mutano i processi, s’innovano i modelli di business, si frantumano le categorie culturali che hanno costruito il lavoro del XX secolo, cedendo il passo a nuove visioni e nuovi assetti” afferma il presidente della Fondazione Lavoroperlapersona Gabriele Gabrielli. “L’insieme di queste condizioni spinge a pensare che l’impianto culturale, economico e normativo su cui abbiamo costruito il lavoro (subordinato e non) sta vacillando, chiedendoci di affrontare questioni importanti. Cosa è il lavoro oggi? Cosa sarà domani? Quali significati va assumendo? L’incontro di Ascoli è l’occasione per continuare il dialogo iniziato con il Film Festival Offida 2019 ed esplorare le ragioni, le emozioni e i vissuti di questa nuova grande trasformazione del lavoro. Un contributo per approfondire il modo in cui stiamo costruendo il domani delle nuove generazioni e testimoniare il valore irrinunciabile che il lavoro – e i legami che esso genera – ha per l’uomo e per la sua dignità”.

Conviene prestare attenzione a una questione essenziale e trascurata – dichiara Giorgio Tintino – ossia che è necessario disegnare un nuovo quadro di tutele, capace di rispondere ai bisogni delle persone in tutti i lavori”. Significative le esperienze dei due relatori: Stefano Abrugia, che si è trovato senza impiego quando aveva superato i quarant’anni e Roberta Faraotti, che manda avanti l’impresa avviata dal padre, che conta oggi più di 130 collaboratori. “Perdere il lavoro e non riuscire a ricollocarmi” – racconta Abrugia – “mi ha fatto sentire escluso, di fronte al paradosso di essere troppo giovane per la pensione e troppo anziano per una nuova assunzione. Le difficoltà che sembravano insormontabili, ma ho trovato la forza di mettermi di nuovo in gioco per diventare indipendente e preservare la mia dignità”. “L’imprenditore è colui che sforna in continuazione nuove idee, che guarda al presente – afferma Faraotti – “ma anche al futuro, per senso di responsabilità e intraprendenza, senza fermarsi e accontentarsi degli obiettivi raggiunti, e continuando a innovare, ad andare avanti”.

L’incontro è aperto il pubblico e la partecipazione è gratuita, ma è necessario registrarsi qui: http://bit.ly/2n8Geb4

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