Dov’è la discontinuità?

Dov’è la discontinuità?

Ancona, 2020-03-03 – Passaggio di consegne all’interno dell’apparato di casa PD.

Con buona pace delle primarie, i piddini regionali, sotto l’occhio vigile di Andrea Orlando, hanno scelto il Sindaco di Senigallia quale candidato governatore delle Marche al posto di Ceriscioli.

Il prof. pesarese quindi non raddoppia, ma lascia dopo una legislatura. In questi cinque anni è stato capace di centrare due grandi obiettivi: prima è riuscito a mettere d’accordo, maggioranza ed opposizione, sul fatto che si ritiene conclusa la sua esperienza da Governatore, visti i risultati fallimentari, quindi non è riuscito nemmeno ad aggregare le varie anime del Partito Democratico.

Così, dopo settimane di travaglio, di profonde riflessioni, di incontri, l’ex partito granitico e compatto ammaina il vessillo delle primarie ed innalza il vessillo voluto da Roma.

Ceriscioli si è fatto da parte (sarebbe inelegante dire che l’hanno messo da parte) e i cespugli e cespuglietti della variegata anima della sinistra marchigiana sono ora chiamati a dire si alla candidatura Mangialardi per “una alleanza larga e civica e che sia esplicitata con una candidatura civica capace di rappresentare questa fase nuova”.

Come possa la candidatura di un sindaco nonché Presidente dell’Anci Marche essere una candidatura civica, resta un mistero ma il PD ci ha abituato a ben altri giochetti linguistici e ora la curiosità è tutta su questa fase nuova.

 

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