A cinque anni dal sisma – Presidente Acquaroli: “Ci stringiamo al dolore delle famiglie di chi non c’è più e moltiplicheremo i nostri sforzi per restituire il prima possibile normalità e futuro a tutte le comunità colpite”

A cinque anni dal sisma – Presidente Acquaroli: “Ci stringiamo al dolore delle famiglie di chi non c’è più e moltiplicheremo i nostri sforzi per restituire il prima possibile normalità e futuro a tutte le comunità colpite”
martedì 24 agosto 2021  13:33 – “A cinque anni dalla tragedia che ha sconvolto quasi la metà del territorio marchigiano, mi stringo nel dolore, ancora forte e vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori, alle famiglie di chi non c’è più e alle comunità disgregate che faticano a tornare alla normalità”.

Così il presidente della Regione Francesco Acquaroli, oggi, nel giorno dell’anniversario del sisma che il 24 agosto 2016 fece tremare il centro Italia causando decine di vittime e la devastazione di interi paesi nelle Marche.
“Moltiplicheremo i nostri sforzi – assicura il presidente – per restituire il prima possibile normalità e futuro a tutte le comunità distrutte dal sisma. Nelle prossime settimane, ad un anno dal nostro insediamento, tireremo le prime somme e tracceremo le linee di azione future. La ricostruzione resta la priorità della nostra azione di governo. Cinque anni sono lunghi – continua -. Nell’ultimo, da quando sono stato chiamato con la giunta alla guida di questa Regione dai cittadini marchigiani, insieme ai sindaci e a tutti coloro che nella filiera istituzionale hanno un ruolo, abbiamo cercato di costruire delle risposte per accelerare la ricostruzione privata e pubblica e per ridare speranza a questi territori che rischiano lo spopolamento. I numeri testimoniano che, finalmente, ci avviamo ad una fase positiva della Ricostruzione, ma dobbiamo fare sempre di più. Ci sono problemi legati al caro prezzi delle materie prime e alla scarsità delle imprese che possono dare il loro contributo alla ricostruzione perché già impegnate con i bonus messi in campo dal Governo nell’ultimo periodo. Cercheremo di fare fronte a tutte le questioni per dare le risposte che questi cittadini aspettano. Come rappresentanti delle Istituzioni, oltre a dare un messaggio di speranza, dobbiamo far sentire la nostra concreta presenza. Lo stiamo facendo sfruttando al meglio le potenzialità degli strumenti che ci vengono messi a disposizione per innescare meccanismi virtuosi in grado di dare nuovo impulso alla Ricostruzione e sostenere una rivitalizzazione forte dal punto di vista sociale ed economico in stretta collaborazione con il Ministero e tutti i Comuni. Si susseguono incontri per costruire una progettualità che disegni una prospettiva per il futuro e non solo per l’immediato. Fondamentali per il rilancio saranno le risorse del Recovery Fund, che ci possono aiutare a superare il ritardo infrastrutturale che affligge queste zone. Parliamo di un territorio con una forte vocazione turistica, agricola ed enogastronomica, ricco di paesaggi, arte e storia che non teme concorrenza. Valore aggiunto è la dinamicità di questa gente che non si arrende e vuole resistere: non solo anziani ma anche tanti giovani. A tutti loro – conclude Acquaroli – dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza lavorando insieme per la rinascita del territorio”.

Questo pomeriggio, alle 18.30, il presidente Acquaroli parteciperà alla Messa nell’area SAE di Pescara del Tronto, celebrata da Mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti ed Amministratore Apostolico di Ascoli Piceno.

I dati
A fronte di 46.217 edifici danneggiati, in base ai dati resi noti dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, nelle Marche si attendono, considerata mortalità schede, aggregati, pertinenze, circa 34mila progetti (-30%), di cui circa 27mila per danni pesanti.
Al 20/08/2021 il numero totale di pratiche presentate è di 11.657 (in gran parte residenziali e circa 1000 produttive) per un totale di 2.164.970.954 euro concessi e 873.925.237 euro liquidati. Le pratiche con Sal (stato avanzamento lavori) finale sono 3.174, con decreto di concessione 7.149 e con decreto di liquidazione 5.076. Altre 2.256 sono invece in istruttoria comune, 193 in istruttoria USR, 498 in richiesta integrazione USR, 198 in richiesta integrazione comune, 16 in Conferenza regionale, 381 respinte, 571 ritirate e 52 in preavviso di rigetto.

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