UniMc e la lezione del G20. Verso l’Umanesimo Digitale 

UniMc e la lezione del G20. Verso l’Umanesimo Digitale 

Macerata – Il rettore Adornato: “Stiamo rinnovando la nostra offerta formativa attraverso il reclutamento di docenti e ricercatori di formazione ingegneristica, per bilanciare le competenze socio culturali con competenze di tipo informatico-tecnologico”.

 

 

“La Dichiarazione finale del G20 di Roma ci sprona nella sfida che il nostro ateneo ha deciso di affrontare, promuovendo la transizione dall’Umanesimo che innova all’Umanesimo digitale”.

 

Così il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato commenta uno degli impegni indicati nel documento sottoscritto lo scorso 31 ottobre dai leader mondiali riuniti a Roma, che, tra i vari punti, hanno anche ribadito la necessità di indirizzare la rivoluzione digitale verso la creazione di “un’economia digitale abilitante, inclusiva, aperta, equa e non discriminatoria che promuova l’applicazione di nuove tecnologie, consenta alle imprese e agli imprenditori di prosperare e protegga e responsabilizzi i consumatori, affrontando al contempo le sfide relative alla privacy, alla protezione dei dati, ai diritti di proprietà intellettuale e sicurezza”. Le “12 azioni per accelerare la transizione digitale” erano state dettagliate lo scorso agosto nel documento redatto dalla riunione ministeriale del G20 sulla digitalizzazione.

 

“Le professioni digitali – sottolinea il rettore – saranno sempre più richieste. Nel 2020 sono state circa 3500 le competenze digitali non reperibili da parte delle aziende marchigiane. Un numero destinato ad ampliarsi anche per la crisi economica indotta dalla pandemia. L’Ateneo ha deciso di innovare la propria offerta formativa attraverso percorsi in grado di bilanciare competenze socio culturali con competenze di tipo informatico-tecnologico, mantenendo, quindi, la centralità dell’uomo, come auspicato a livello nazionale e internazionale”

 

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