REDDITO DI CITTADINANZA, DI PENSIONE E D’EMERGENZA NELL’ANNO 2021 E I DATI DEL MESE DI GENNAIO 2022
– DI GUIDO BIANCHINI UIL PENSIONATI ASCOLI PICENO
Nel 2021 in ITALIA sono stati 1.162.850 i nuclei familiari richiedenti Reddito e Pensione di Cittadinanza (RDC/RDP) con una diminuzione di 296.590 nuclei.
Il numero di persone coinvolte è stato di 3.938.977 con un aumento di 240.177 unità. L’importo medio mensile percepito è stato di €.546,28 (+15,35 €. sull’anno precedente).
Il numero dei percettori di almeno una mensilità della Pensione di Cittadinanza sono 191.503 in aumento di 13.935 persone coinvolte. Importo medio mensile 277,32 euro.
I Nuclei revocati dal diritto sono 109.358 mentre quelli decaduti da diritto 313.863, in entrambi i casi in aumento frutto di maggiori controlli e di attività di contrasto.
Circa i percettori del Reddito di Emergenza (REM), con almeno un pagamento, sempre nell’Anno 2021 in esame, sono stati 1.232.188 con un importo medio mensile di 538,76 euro. Entrambi i dati sono in diminuzione sulla rilevazione dell’anno precedente.
Nella REGIONE MARCHE ci sono state 15.547 nuclei richiedenti pari al 1,3% del totale. La riduzione è stata di 4.937 richieste; il valore percentuale dell’anno precedente era pari all’1.4%. Il numero delle persone coinvolte è stato di 48.238, in diminuzione di 382 persone. L’importo medio mensile percepito è stato di €.464,55 (+18,08 €. sull’anno precedente). Da notare che nella nostra regione gli importi percepiti sono inferiori a quelli nazionali.
45.131 (-477 unità) i percettori del solo Reddito di Cittadinanza (RDC) con un importo medio mensile di 498,83 euro.
Il numero dei percettori di almeno una mensilità della Pensione di Cittadinanza sono 3.107 in aumento di 95 persone coinvolte. Importo medio mensile 250,78 euro.
I Nuclei revocati dal diritto sono 1.599 mentre quelli decaduti da diritto 4.762, in entrambi i casi, come a livello nazionale, in aumento frutto di maggiori controlli e di attività di contrasto.
Circa i percettori del Reddito di Emergenza (REM), con almeno un pagamento, sempre nell’Anno 2021 in esame, sono stati 18.990 (-1.559) con un importo medio mensile di 519,74 euro. Entrambi i dati sono in diminuzione sulla rilevazione dell’anno precedente.
Nella Provincia Ascolana, nel periodo in esame, le richieste di RDC/RDP sono state 2.165 (0,2% del totale) con una diminuzione di 832 nuclei richiedenti. Immutato il valore percentuale.
Il numero dei percettori di almeno una mensilità della Pensione di Cittadinanza 503 in aumento a 935 persone coinvolte. Importo medio mensile 277,32 euro.
Circa i percettori del Reddito di Emergenza (REM), con almeno un pagamento, sempre nell’Anno 2021, in esame, sono stati 2.436 (-297) con un importo medio mensile di 533,16 euro. Entrambi i dati sono in diminuzione sulla rilevazione dell’anno precedente.
I SOLI DATI DEL MESE DI DICEMBRE 2021
Nelle MARCHE il numero di persone coinvolte è stato di 33.950 con un importo medio mensile di euro 463,37.
Tra le persone coinvolte 31.410 hanno percepito il Reddito di Cittadinanza (importo medio euro 496,45) e 2.540 quello di Pensione (importo euro 254,74).
Nella PROVINCIA PICENA 4.958 persone coinvolte, importo medio Euro 464,37. Tra queste persone 4.572 hanno percepito il RDC (importo 495,63), 354 quello del PDC (euro 257,73 mese).
Il REM è stato percepito da 4.926 persone (465,72 €).
COMMENTO
Il Reddito di Cittadinanza (RDC) è una misura temporanea di contrasto alla povertà per aiutare la persona in difficoltà; affinché possa uscire dal sussidio statale con un’occupazione stabile e una retribuzione dignitosa.
Nel 2021, nel Paese, i nuclei percettori di reddito di cittadinanza sono stati oltre un milione ai quali dobbiamo aggiungere quelli della pensione di cittadinanza e del reddito d’emergenza. Quindi sono oltre 3 milioni di persone coinvolte con un importo medio di circa 546 euro al mese.
L’importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare.
Tante sono le polemiche su questi strumenti e sui loro fruitori.
Ma credo che nessuna persona può accettare di vivere con l’importo sopra indicato rinunciando a contratti di lavoro meglio remunerati.
La stessa Banca d’Italia ha recentemente sostenuto come il Reddito di cittadinanza, soprattutto nella fase pandemica, abbia svolto il ruolo di ammortizzatore della crisi, in un momento in cui aumenta il numero delle famiglie a rischio povertà.
Nelle Marche su un totale di 10.545 persone che si sono rivolte alla Caritas, il 37,3% è di nuovi poveri e il 31,1% da poveri cronici (assistiti da oltre 5 anni).
L’età media dei percettori di reddito di cittadinanza, rilevazione del 2019, è nella fascia di 35/45 anni.
Note sono le difficoltà occupazionali nella nostra Regione, i circa 430mila lavoratori occupati nel 2020 si sono ridotti di oltre 10.000 addetti (-2,4%, di cui il 70% donne).
Il Covid-19 ha pesato notevolmente sul sistema economico produttivo regionale, già in presenza di forti complicazioni.
Nelle Marche, lo scorso anno, sono state autorizzate 77 milioni di ore di Cassa integrazione, a cui si aggiunge il Fis (Fondo integrazione salariale) e altri fondi di solidarietà.
La Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga) risulta pari a 59,8 milioni di ore.
Il ricorso a Fis e altri fondi, invece, arriva a 17,7 milioni.
Per aumentare l’occupazione e ridurre l’utilizzo del reddito di cittadinanza, per battere la precarietà e i bassi salari dobbiamo utilizzare i progetti finanziati dal PNRR e dai fondi strutturali, investendo in formazione.
Come detto tanti vedono negativamente l’RDC e a livello politico si discute se rifinanziare o meno questa misura e come modificarla.
I cittadini della nostra regione vedono nel reddito di cittadinanza uno strumento temporaneo per uscire da una condizione di povertà.
Come già ricordato l’RDC è uno strumento che si è rivelato parzialmente efficacie per contrastare la povertà, mentre ha fallito l’obiettivo di garantire il diritto al lavoro poichè totalmente disatteso.
Purtroppo coloro che hanno chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza hanno ricevuto ben poche proposte di lavoro.
Certamente con la pandemia tutto si è ulteriormente complicato.
Sui 3,5 milioni percettori dell’RDC, nel Paese, coloro che hanno trovato occupazione stabile sono solo 152mila.
Non ci stupisce che i navigator, causa la mancanza delle politiche attive sul mercato del lavoro e relativi strumenti, non abbiano potuto svolgere il loro compito e che siano in smobilitazione.
Infine, siamo in attesa di conoscere come saranno attuate le nuove misure di politiche attive previste dal governo nell’ambito del PNRR, come ad esempio il programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), che riteniamo possa essere una buona opportunità in funzione della ricollocazione dei disoccupati, se saranno definiti percorsi mirati ed efficaci.