dalla Città

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Palazzina Azzurra, la “Donna” al centro di una mostra fotografica

 

 

Dal 26 febbraio al 16 marzo, la Palazzina Azzurra ospiterà una mostra fotografica che raccoglie i lavori di Giuseppe Di Caro e Desirèe Di Caro. L’esposizione sarà divisa in due parti, una per ciascuno degli artisti, con un tema comune a entrambe: la donna.
“Guardami!” di Desirèe Di Caro e “Donna, favola splendida” di Giuseppe Di Caro avranno infatti al centro la figura della donna, rappresentata attraverso i ritratti fotografici delle figure femminili che i due artisti hanno incontrato nella loro carriera, tra volti famosi e ignoti.
Giuseppe Di Caro, nato ad Ascoli Piceno nel 1964, vive a San Benedetto del Tronto dal 1988. Docente di fotografia e cinematografia all’Istituto d’Arte “Licini” di Ascoli Piceno, è stato per 15 anni il fotografo dei Premi David di Donatello. L’incontro con il Maestro Gian Luigi Rondi lo ha portato ad incontrare i massimi rappresentanti della cultura del ‘900 italiana e internazionale. Negli anni ’90, ha condiviso lo studio in via Margutta, a Roma, col Maestro Rinaldo Gèleng.
Desirèe Di Caro, classe 1993, nasce a San Benedetto del Tronto e si avvicina alla fotografia sin da bambina.
Diplomata all’Istituto d’Arte “Licini” di Ascoli Piceno, si forma a Roma alla Scuola Romana di Fotografia e segue le orme del padre, accompagnandolo come fotografa ai Premi David di Donatello per dieci anni. Dal 2018 segue il suo percorso individuale come artista e professionista.
La mostra sarà inaugurata sabato 26 febbraio alle ore 17 e potrà essere visitata dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.
L’ingresso è gratuito, ma per accedere alla Palazzina Azzurra è necessario presentare il “Super Green Pass” e dotarsi di mascherina FFP2.

San Benedetto del Tronto, 18-02-2022

A Biella un ricordo dei caduti sambenedettesi nella Grande Guerra

Il Comune di San Benedetto del Tronto ha aderito al progetto del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella per la realizzazione di un’opera dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale nell’area monumentale “Nuraghe Chervu”.
Il progetto, in via di completamento grazie alla partecipazione di diversi Comuni italiani, ha ottenuto il favore del Ministero dell’Interno e consisterà in un omaggio al sacrificio dei soldati italiani, rappresentato da una composizione di lapidi recanti il nome del Comune di provenienza e il numero dei caduti registrati durante la Grande Guerra.
La lapide di San Benedetto del Tronto, scolpita a titolo gratuita dalla ditta M-Lab Perazzoli, è stata consegnata al sindaco Antonio Spazzafumo e sarà spedita al Comune di Biella nei prossimi giorni.
La pietra reca il numero “106”, il numero dei soldati sambenedettesi che hanno perso la vita durante il conflitto mondiale, i cui nomi sono stati rintracciati grazie a un’accurata ricerca svolta da Giuseppe Merlini dell’Archivio storico comunale che ha raccolto queste informazioni dalle delibere delle Giunte e dei Consigli comunali dal 1915 in avanti, dagli atti di morte e dalle lapidi ancora oggi presenti sul territorio che riportano, con vari livelli di completezza, i nomi dei caduti.
“Il monumento che sarà realizzato – ha detto il sindaco Spazzafumo – accoglierà la memoria collettiva di tutti i Comuni che hanno partecipato all’iniziativa. Si tratta di un gesto forte che lascerà alle future generazioni una testimonianza tangibile del fatto che, a distanza di oltre un secolo, non abbiamo dimenticato e non vogliamo che si dimentichi ciò che è accaduto. Inoltre, proprio in occasione delle ricerche per la lapide, grazie agli sforzi dell’Archivio storico comunale per la prima volta sono stati raccolti insieme tutti e 106 i nomi dei concittadini sambenedettesi che a oggi sono noti per aver perso la vita nella Grande Guerra. Si tratta di un traguardo importante per la storiografia locale e la riprova che abbiamo ancora molto da scoprire sulla nostra città e sul suo passato”.

San Benedetto del Tronto, 18-02-2022

LIFE+AGreeNet, conclusi i due webinar sull’adattamento delle economie costiere ai cambiamenti c

Nelle giornate di martedì 8 e giovedì 17 febbraio si sono tenuti i webinar dedicati all’approfondimento delle buone pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici promosse nell’ambito del progetto “LIFE+AGreeNet – Adriatic Climate Urban Network”. I due eventi sono stati occasione per coinvolgere le persone interessate in un’analisi delle iniziative e dei progetti che il persone di diversi Comuni italiani hanno varato per spingere le proprie comunità di riferimento ad adattare ai cambiamenti climatici i modelli socio-economici delle attività commerciali, gli indirizzi di pianificazione urbanistica e la governance ambientale.
Il progetto “LIFE+AGreeNet” si propone infatti di tenere sotto controllo gli impatti delle alte temperature su economia, ambiente e salute delle persone nei territori costieri, realtà estremamente interessate dai mutamenti del clima degli ultimi anni e che risentono pesantemente di questi effetti.
Il webinar dell’8 febbraio ha visto la partecipazione dell’Università di Camerino e gli interventi di Roberto Diolati del Comune di Bologna, Silvia Mazzanti ed Elena Farnè del Comune di Ferrara e Nicola Corona di Legambiente.
All’appuntamento del 17 febbraio hanno invece tenuto banco Pamela Bracciotti, Antonella Perretta e Letizia Benigni del Comune di Prato, Stefano Bazzocchi del Comune di Forlì e Ivo Roberto Cassetta del Comune di Giussano.
Ai webinar hanno preso parte numerosi cittadini sambenedettesi, membri di associazioni ambientaliste del comprensorio, professionalità tecniche e rappresentanti dei Comitati di Quartiere rivieraschi. Forte partecipazione anche tra i funzionari dei Settori Aree Verdi e Urbanistica del Comune di San Benedetto del Tronto.

San Benedetto del Tronto, 18-02-2022
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