UniUrb tra le prime università in Italia per numero di donne Stem

UniUrb tra le prime università in Italia per numero di donne Stem
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Urbino – Dallo studio “STEM in Action” dell’Osservatorio Talents Venture,  che ha l’obiettivo di analizzare costantemente lo stato dell’università italiana, è emerso – come documentano le tabelle del comunicato allegato in estratto – che l’Università di Urbino è la quarta in Italia per quota di studentesse STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) presenti nell’ateneo (60%) sul totale delle persone iscritte.

Un risultato che è stato apprezzato in Ateneo, in particolare da chi come il CUG (Comitato Unico di Garanzia) si occupa di affrontare l’importante e attuale tema del gender gap all’interno dei percorsi formativi STEM e negli ambiti lavorativi, in modo da poterlo contrastare sempre più efficacemente. Un tema che proprio in questi giorni è stato affrontato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e che dunque si pone all’attenzione nazionale come prioritario e indifferibile.

 

Serve formare più professioniste STEM
STEM in Action: un’analisi del gender gap nelle STEM nella regione Lazio
Presentato lo studio “STEM in Action” realizzato dall’Osservatorio di Talents
Venture in collaborazione con Unindustria Roma – Frosinone – Latina – Rieti –
Viterbo e con il contributo della Camera di Commercio Roma con l’obiettivo di
sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del gender gap nelle discipline
STEM all’interno degli atenei e degli ITS della regione Lazio e, allo stesso tempo,
per orientare le ragazze a considerare senza pregiudizi i percorsi di formazione in
abito STEM. Insieme a Pier Giorgio Bianchi di Talents Venture hanno preso parte
alla presentazione il Presidente di Unindustria Angelo Camilli, il
Vicepresidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, l’Amministratore Delegato e Direttore
Generale dell’Università Campus Bio-Medico Andrea Rossi, la Direttrice del
Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Università La Sapienza
di Roma Tiziana Catarci, il Presidente Associazione Rete ITS Italia Guido Torrielli, la
Dirigente dell’Ufficio III Scolastico Regionale per il Lazio Michela Corsi, la Head
of Education & People Development Leonardo Assunta Galasso e la Presidente di
DAB Sistemi Integrati Maddalena Nocivelli.
NON CI SONO ABBASTANZA STUDENTESSE STEM.
In Italia, la percentuale di ragazze iscritte ai corsi STEM sul totale delle donne iscritte
all’università negli ultimi anni è aumentata, con un record del 18,4% nell’aa. 2020/2021.
PERCHÉ È IMPORTANTE PARLARNE?
Una laurea STEM garantisce migliori opportunità occupazionali e anche una
retribuzione più alta. Secondo i dati di Almalaurea rielaborati dall’Osservatorio Talents
Venture, tra le persone con laurea magistrale STEM, infatti, il tasso di occupazione si
attesta all’80,6% in contrapposizione al 64,9% per coloro che non sono STEM. E se
guardiamo alla loro retribuzione si tratta di circa il 17% in più in favore sempre di chi
possiede una laurea STEM. Le donne, però, non solo sono pressoché assenti in questi
ambiti, ma nemmeno godono degli stessi livelli di retribuzione e delle stesse
prospettive occupazionali.
MENO POSSIBILITÀ PER LE DONNE.
Nello specifico, le donne con una laurea magistrale STEM hanno in media un tasso di occupazione
ad un anno della laurea di 9,7 punti percentuali inferiore rispetto agli uomini. Per quanto riguarda
la retribuzione, invece, le laureate STEM percepiscono in media, il 14,5% in meno degli uomini.

 

 

Si comunica che il seminario di Laura Baratin in programma per sabato 19 febbraio per il ciclo “Fregio dell’arte della guerra” è stato rimandato a data da destinarsi.
Il prossimo incontro in programma sarà sabato 26 febbraio, quando Filippo Camerota ci parlerà di Ingegno e disegno: l’iconografia delle macchine e i metodi di rappresentazione.
Le registrazioni dei precedenti seminari sono disponibili alla pagina web:
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