dall’UniUrb

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UniUrb. Ospiti internazionali a Urbino per il workshop sull’imprenditorialità

Il Futuro dell’Imprenditorialità a Convegno

  • Il 19 e 20 maggio a Palazzo Battiferri esperti e docenti a confronto –

Venerdì 19 e sabato 20 maggio a Palazzo Battiferri, sede della scuola di Economa dell’Università degli Studi di Urbino, si svolgerà un workshop internazionale organizzato dalla rivista Piccola Impresa/Small Business in collaborazione con l’Associazione per lo studio delle PMI, il Centro di ricerca su imprenditorialità e PMI e European Council for Small Business and Entrepreneurship, per discutere il tema dell’imprenditorialità in una prospettiva interdisciplinare.

L’evento culturale dal titolo “New perspectives and interdisciplinary approaches to entrepreneurship” è di estrema attualità, essendo il fenomeno imprenditoriale un motore importante e insostituibile per favorire l’innovazione e la creazione di valore economico e sociale nel nostro Paese. Oggi la sfida è accrescere lo spirito imprenditoriale nelle nuove generazioni, chiamate non solo a subentrare negli assetti proprietari e di governo delle aziende fondate dai genitori, ma soprattutto a creare start up innovative, capaci di cogliere le sfide dell’economia circolare e della sostenibilità, avvalendosi dei nuovi strumenti finanziari disponibili nel mercato. Il convegno affronta vari temi emergenti nel dibattito scientifico e manageriale, tra cui il ruolo della donna nel fare impresa, l’importanza della passione, le sfide della transizione digitale, l’innovazione nei business model, tutti fattori propulsivi della nuova imprenditorialità in un contesto ambientale fortemente perturbato come quello attuale.

Oltre ai saluti del Magnifico Rettore Giorgio Calcagnini e degli organizzatori, il worhsop farà introdurre i lavori a due key note speaker di elevato standing accademico: la prof.ssa Silke Tegmeier della University of Southern Denmark e il prof. Simone Guercini dell’Università di Firenze.

Sono molto soddisfatto per l’ampia adesione all’iniziativa” afferma il prof. Tonino Pencarelli, coordinatore dei lavori. “Durante il workshop si esporranno 33 contributi scientifici con il coinvolgimento di ricercatori provenienti da varie Università italiane ed estere. Fin dalla sua nascita, la Facoltà di Economia dedica notevole attenzione ai temi dell’imprenditorialità e delle PMI, nella consapevolezza che il tessuto economico nazionale è formato per oltre il 95% da PMI e che pertanto anche la ricerca e la formazione economico-manageriale devono tenerne conto negli studi e nell’erogazione della didattica rivolta alle studentesse ed agli studenti che scelgono Urbino per la propria istruzione”.

Tutti i dettagli e il programma al link https://journals.uniurb.it/index.php/piccola

ULTIMA ORA 

A seguito della situazione in corso, l’incontro di domani con Paolo Rumiz

si terrà interamente online (dunque è annullata la presenza nell’Aula Magna di Lingue)  

 

Giovedì 18 maggio ore 16

PAOLO RUMIZ conversa con Federico Losurdo

Tramonto di civiltà? Canto per Europa

Per entrare nella riunione in Zoom

https://uniurb-it.zoom.us/j/84406097924?pwd=cGJwdHl3M0dTWWJldVFXd09FTFhzZz09

ID riunione: 844 0609 7924 – Passcode: 915382

Giovedì 18 maggio ore 16

Aula Magna di Lingue collegio Raffaello

Tramonto di civiltà? Canto per Europa

conferenza di Paolo Rumiz

nell’ambito del seminario ‘Europamerica’

Introduce Federico Losurdo

https://uniurb-it.zoom.us/j/84406097924?pwd=cGJwdHl3M0dTWWJldVFXd09FTFhzZz09

ID riunione: 844 0609 7924 – Passcode: 915382

Ingresso libero

UniUrb: Inquinanti emergenti e foraminiferi bentonici, la nuova frontiera delle biotecnologie per il biorisanamento da nanoparticelle

  • Pubblicato su Environmental Pollution un importante passo avanti contro l’inquinamento ambientale: il ruolo dell’Università di Urbino –

Valutare la risposta di organismi marini al biossido di titanio per comprendere gli effetti ambientali di inquinanti emergenti e sviluppare tecnologie per il biorisanamento. È uno dei principali risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, che nasce da una collaborazione fra diversi gruppi di ricerca italiani e stranieri (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology, Università di Kochi, Marine Works Japan Ltd, e Università di Tsukuba).

Grazie alle loro proprietà chimico-fisiche, i nanomateriali ingegnerizzati sono ampiamente utilizzati in una vasta gamma di prodotti, come i cosmetici, i dispositivi elettronici e le vernici. Le crescenti applicazioni e il consumo di questi materiali come le nanoparticelle a base metallica possono causare danni ambientali e alla salute umana. Le nanoparticelle di biossido di titanio sono i secondi nanomateriali ingegnerizzati più rilevanti in termini di volumi di produzione globale (68.000 tonnellate/anno nel 2016). Tuttavia, i meccanismi e le vie metaboliche che mediano la citotossicità delle nanoparticelle rimangono in gran parte sconosciuti.

Ciò è aggravato, da un lato, dalla difficoltà di analizzare reti metaboliche complesse in organismi multicellulari e, dall’altro, dalla scarsa disponibilità di informazioni relativamente a piccoli organismi unicellulari”, spiega Fabrizio Frontalini, docente del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università degli Studi di Urbino. Gli autori dello studio hanno superato questi vincoli esplorando la risposta metabolica in microrganismi eucariotici unicellulari di grandi dimensioni (circa 0.3 mm) foraminiferi, all’esposizione di nanoparticelle di biossido di titanio in condizioni controllate in laboratorio. Attraverso un approccio integrato basato su analisi al microscopio confocale e trascrittomica, il gruppo di ricerca ha descritto gli effetti tossicologici e le interazioni biologiche delle nanoparticelle di biossido di titanio e rivelato la capacità degli organismi utilizzati di catturare e rimuovere le nanoparticelle rivestite da muco. Per gli scienziati coinvolti nello studio, questo approccio biotecnologico potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile e a basso costo per affrontare la crescente minaccia rappresentata dalle nanoparticelle in ambiente marino.

Questa ricerca si aggiunge a quelle già condotte nei nostri laboratori con altri organismi marini” aggiunge Caterina Ciacci del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino “ampliando le conoscenze relative alle interazioni tra nanomateriali e sistemi biologici ed ecologici e soprattutto trasformando un problema emergente in una potenziale soluzione”.

In definitiva, “la scoperta che i foraminiferi possono essere utilizzati per il biorisanamento di ambienti marini contaminati da nanoparticelle grazie all’applicazione di biotecnologie rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di soluzioni sostenibili per proteggere il nostro ambiente e la nostra salute”, conclude Fabrizio Frontalini, e l’Università Carlo Bo è in prima linea in questa nuova sfida.

Ishitani, Y., Ciacci, C., Ujiié, Y., Tame, A., Tiboni, M., Tanifuji, G., Inagaki, Y., and Frontalini, F., 2023. Fascinating strategies of marine benthic organisms to cope with emerging pollutant: Titanium dioxide nanoparticles. Environmental Pollution 121538. https://doi.org/10.1016/j.envpol.2023.121538

La Missione Archeologica di Uniurb tra le 15 eccellenze dell’archeologia italiana all’estero

  • Il Direttore Oscar Mei ospite a Roma alla Tavola Rotonda con il Ministro degli Esteri Tajani e della Cultura Sangiuliano –

In occasione della “Giornata dell’Archeologia Italiana all’estero. Diplomazia Culturale e Archeologia, eccellenza della ricerca italiana nel mondo“, che si è svolta a Roma in Campidoglio, il professor Oscar Mei dell’Università di Urbino ha partecipato alla Tavola Rotonda “Cosa raccontano gli archeologi: esiste un modello italiano?”, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Antonio Tajani, del Ministro della Cultura Prof. Antonio Sangiuliano e dei Presidenti delle Commissioni Cultura e Bilancio di Camera e Senato, oltre ai direttori delle altre 245 missioni archeologiche ed etnografiche italiane all’estero.

Nell’occasione sono stati presentati i risultati della missione a Cirene e Tripoli che da tanti anni l’Ateneo, prima con il compianto Mario Luni e ora con Mei, porta avanti con successo, tanto che al termine della giornata è stata scelta dal Ministero degli esteri come una delle 15 eccellenze dell’archeologia italiana all’estero. Viva soddisfazione per il riconoscimento espressa anche dal Rettore dell’Ateneo, Giorgio Calcagnini.

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