Libri dal vivo nel Chiostro

Libri dal vivo nel Chiostro

Ad inaugurare la seconda edizione di “Libri dal vivo nel Chiostro” a Montorio al Vomano, sabato 7 ottobre alle 18,00, presso la Sala Conferenze degli Zoccolanti, sarà il mondo fantastico di Peppe Millanta.

 

 

Dopo aver fatto incetta di premi e conquistato i cuori di
tantissimi lettori con “Vinpeel degli orizzonti” lo scrittore
abruzzese, sognatore professionista e ricercatore di stupori, torna in
libreria con il sequel “Cronache da Dinterbild” (Neo Edizioni) che
contiene nuove e mirabolanti storie dei personaggi che già ne
popolavano il mondo. Con una scrittura che diverte e incanta, giocando
con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente, Peppe Millanta
immerge i lettori in uno scenario surreale dove sono rimasti soltanto
Ned e il signor Biton che aspettano che il mare porti le conchiglie
giuste, quelle che custodiscono le storie di tutti gli amici che hanno
deciso di partire verso l’altrove. Non resta che scoprire come e se
riusciranno a lasciare il misterioso villaggio. Con stile fiabesco e
grotteschi dialoghi, Peppe Millanta ci consegna una storia fantastica
di speranze e illusioni, con un finale che ci sorprenderà. A Cristiano
Catalini, esperto di editoria, è affidato il compito di dialogare con
il nostro scrittore cantastorie che porterà con sé la sua conchiglia e
l’inseparabile Frida, la sua chitarra Fida. Mattia Pompei (pittore,
illustratore, vignettista e tatuatore) darà forma alle immagini
evocate durante la presentazione con la “graforecensione” estemporanea
del romanzo. I giovanissimi Davide Di Luigi, Giorgia Di Felice Ardente
e Greta Di Felice Ardente ci porteranno dentro il mondo fantastico di
Dinterbild con le loro letture.

Peppe Millanta (Francavilla al mare), diplomato in drammaturgia e
sceneggiatura all’Accademia nazionale Silvio D’Amico, dopo alcuni anni
come musicista di strada esordisce nel 2018 con il romanzo “Vinpeel
degli orizzonti” (Neo edizioni) aggiudicandosi il premio Jhon Fante
Opera prima, il premio Città di Cuneo e il premio Alda merini. Ottiene
la candidatura allo Strega ragazze e ragazzi e la selezione per il
Campiello opera prima. Nel 2020 pubblica “La rotta delle nuvole”.
Piccole bussole per sognatori testardi (Ediciclo). Fondatore della
Scuola Macondo a Pescara, tiene corsi di scrittura creativa ed è
direttore artistico del “Festival Squilibri” di Francavilla al mare.
Come sceneggiatore ha firmato per la Rai la serie “Blackout vite
sospese”, e collabora con TgR Abruzzo per le rubriche “Quota mille”e
“Macchemito”. Su “Buongiorno Regione” (RAI3) conduce ogni lunedì
“Scorci d’Abruzzo”, dove racconta aneddoti e storie che si nascondono
nelle opere d’arte legate al territorio.
Un’immersione nel mondo dell’arte ci attende a Montorio al Vomano
domenica 8 ottobre alle 18,00 presso la Sala Conferenze degli
Zoccolanti. Roberta Scorranese presenta il suo nuovo romanzo “A questo
serve il corpo. Viaggio nell’arte attraverso i corpi delle donne”
(Bompiani) in questi giorni nelle librerie. Il bellissimo articolo di
Tina Guiducci esprime l’essenza di questo suo nuovo libro: “Un volume
che dice molto di più di quello che dichiara, come fa la poesia.
All’apparenza è un percorso con soste spettacolari davanti ai corpi
femminili più interessanti – emblematici, evocati, amati, suggestivi –
della storia dell’arte. Tra questi Le grand Nu di Modigliani, Diego e
io di Frida Kahlo, La donna in piedi di Giacometti e il Compleanno,
quadro nel quale Bella riceve un bacio da contorsionista dal marito,
Marc Chagall. Questi corpi rivelano molto del loro autore – la
tecnica, la scena, la loro cultura e i richiami all’epoca in cui
operavano – e a questo livello Scorranese ci offre una lezione
splendente, godibile, colta. Ma, e in questo sta lo scarto che abbiamo
evocato all’inizio, l’autrice, mentre passano i minuti davanti
all’opera, si incanta, entra cioè in quello stato a cui tutti dovremmo
tendere quando ci capita di guardare l’arte. Non basta il minuto che
in media dedichiamo a un’opera prima di passare alla successiva, serve
la contemplazione che disinnesca il giudizio, la preoccupazione di non
saperne abbastanza. Scorranese per guidarci sceglie l’arte che ha
ritratto il corpo delle donne. Non un soggetto qualsiasi tra i molti
ricorrenti nella storia dell’arte, ma un soggetto rivelatore, un
innesco. Scorranese dichiara nel suo prologo: “Ogni giorno, poco alla
volta, entro nel territorio del mio corpo. Imparando a sentirlo con
lentezza e sapienza”. Con lentezza e pazienza sentiamo la stanchezza
che rivela la Madonna penitente del Caravaggio, sentiamo la privazione
della donna di Giacometti, il piacere che sta per arrivare nell’Amore
vittorioso di Caravaggio, la bellezza senza possesso nella ballerina
di Toulouse-Lautrec. E i contorni del nostro corpo, che ci determinano
e ci proteggono, si allarmano, si dichiarano. E reclamano l’amore che
dobbiamo al corpo che “smette di essere uno scenario” delle nostre
attività più varie e torna a essere nostro e capace di essere di per
sé, e non appunto un riflesso di sguardi, giudizi, colpe, disamori.
“Il corpo è tutto” diceva Patrizia Cavalli, proviamo con Scorranese a
riprenderne possesso e, come per ogni opera d’arte, a contemplarlo,
per riconoscerci”. Un invito, dunque, a recuperare la libertà dello
sguardo, davanti ad un’opera d’arte come a confronto con il nostro
corpo, in questo libro che è un saggio e un romanzo insieme.
Dialogherà con l’autrice il giornalista Nicola Catenaro con interventi
del fumettista internazionale Carmine Di Giandomenico. Le letture
saranno a cura di Giorgia Di Massimo.
Roberta Scorranese è nata a Valle San Giovanni, in provincia di
Teramo. Vive e lavora a Milano. Giornalista di spicco del Corriere
della Sera dove si occupa di temi culturali e di attualità. E’
direttrice scientifica del Master Arte e Beni Culturali presso Rcs
Academy Business School. Per Bompiani ha scritto il memoir “Portami
dove sei nata” (2019) che ha ricevuto la menzione speciale del premio
Scanno 2019 e che lascia ancora un’eco di straordinario gradimento.

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