Azione remineralizzante di dentifrici su lesioni iniziali dello smalto

Il gruppo di ricerca del Prof. Angelo Putignano e della Prof.ssa Giovanna Orsini, del Dipartimento di Scienze Cliniche Specialistiche ed Odontostomatologiche dell’Università Politecnica delle Marche, e? stato promotore di una ricerca recentemente pubblicata dalla prestigiosa rivista Clinical Oral Investigations, edita da Springer Nature. Lo studio descrive l’efficacia dei dentifrici come agenti che remineralizzano le lesioni iniziali del processo carioso.

Al giorno d’oggi, la carie rimane la patologia umana più diffusa, con oltre il 75% delle persone che hanno avuto almeno una lesione cariosa. Il primo stadio clinicamente visibile è caratterizzato dalla perdita della sostanza mineralizzata dello smalto dentale senza cavitazione, con dissoluzione parziale dei cristalli di idrossiapatite che lo compongono.

Si ritiene che, attraverso l’utilizzo di specifici trattamenti di profilassi individuale, sia possibile da una parte prevenire la demineralizzazione dei tessuti duri dentali, dall’altra riparare le perdite parziali di sostanza mineralizzata, restituendo al dente le sue elevate proprietà di durezza e resistenza che lo contraddistinguono.

Lo studio qui menzionato, condotto in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Diparimento di Scienze e Ingegneria della Materia dell’Ambiente e dell’Urbanistica, il Centro di microscopia CISMIN della Politecnica delle Marche, e con autorevoli professori delle Università di Lione e Berna, dimostra in vitro l’azione remineralizzante di tre dentifrici al fluoro, disponibili in commercio, sui denti permanenti con lesioni iniziali dello smalto, dopo solo 7 giorni di trattamento.

In particolare, il dentifricio a base di idrossiapatite parzialmente sostituita con fluoro e quello contenente fluoruro di sodio associato ad enzimi hanno capacità comparabili nel recupero della durezza e della cristallinità dello smalto; inoltre, dai risultati ottenuti dall’analisi micromorfologica e chimica, si evince come l’associazione del fluoruro di sodio ad alcuni enzimi di origine salivare ne potenzi l’azione remineralizzante.

Da un punto di vista di rilevanza clinica, i dentifrici contenenti idrossiapatite parzialmente sostituita con fluoro, i dentifrici a base di monofluorofosfato di sodio con arginina, e i dentifrici al fluoruro di sodio associati ad enzimi, usati quotidianamente, rappresentano uno strumento preventivo/terapeutico efficace e non invasivo per remineralizzare le lesioni iniziali dello smalto.