NEI PRIMI 11 MESI DEL 2023 NELLE MARCHE DENUNCIATI ALL’INAIL 15.714 INFORTUNI SUL LAVORO

NEI PRIMI 11 MESI DEL 2023 NELLE MARCHE DENUNCIATI ALL’INAIL 15.714 INFORTUNI SUL LAVORO
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(-10% SULLO STESSO PERIODO DEL 2022) – IN CALO GLI INFORTUNI MORTALI CON 21 CASI (CONTRO I 32 DELLO SCORSO ANNO). LE PATOLOGIE PROFESSIONALI CRESCONO DEL 15% NELLA REGIONE E DEL 14.2% NELLA PROVINCIA PICENA – DATI SEMPRE DA VALUTARE CON ATTENZIONE!

Nei primi 11 mesi del corrente anno, nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 15.714 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 2.607 a 2.369 (+10%); da evidenziare tra quelli in itinere la crescita di quelli Senza mezzo di trasporto che passano da 703 a 853 (+21.3%).

12.468 sono di lavoratori italiani (cioè il 79%) e il resto di lavoratori di paesi U.E. e Extra; il 34.55% sono di donne. Il 76.6% accaduti nella Gestione Industria e Servizi (-13.6%); in diminuzione in valore assoluto quelli in Agricoltura che passano da 883 a 880 (-0.3%), ancora in aumento quelli per Conto dello Stato: passano da 2.231 a 2.431 (+9%). Complessivamente nel manifatturiero si registra un aumento del 4.7%.

Nelle Costruzioni si registra un incremento del 7.8% poiché si passa da 1.255 denunce presentate a 1.353.

È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passano da 1.006 a 1.221 casi (+21,4%), e 15/19 anni da 699 a 778 denunce (+11.3%).

La Provincia Ascolana conferma dati in decrescita poiché si passa da 2.220 a 2.119 denunce (-4.5%).

In diminuzione il numero delle denunce degli Infortuni Mortali, nella Regione, poiché sono 21 contro i 32 dell’anno precedente; 18 accaduti nel settore industriale, 3 in agricoltura; zero nel terziario; gli eventi mortali sono tutti di lavoratori italiani e uomini.

La nostra Provincia registrano due casi denunciati rispetto ai 6 casi dell’anno precedente.

Secondo Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering la nostra provincia si colloca al 69°posto nella graduatoria tra le province italiane con un indice del 23.2 riferito al numero di infortuni mortali ogni milione di occupati (indice medio nazionale 29.1).

Circa le MALATTIE PROFESSIONALI, nelle Marche, sempre nel periodo in esame, si hanno 6.229 denunce contro le 5.416 dello stesso periodo dell’anno precedente con una crescita del 15%. Prosegue purtroppo la crescita delle patologie di origine professionale.

La nostra resta la seconda regione sia a livello Nazionale, sia nel del Centro Italia, sempre dopo la Toscana, in questa triste classifica.

Il 72.2% delle denunce sono di uomini di cui il 90.8% italiani; il 91.3% della Gestione Industria e Servizi. Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (1.042 casi), orecchio e apofisi mastoide (291 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo da 3.797 4.164 casi +9.7%. preoccupante è la situazione relativa alle denunce per Tumori (C00-D48) poiché si passa da 41 a 50 denunce (+22%).

Nella Provincia di Ascoli Piceno si registrano 717 denunce rispetto alle 628 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 14.2%.

I dati sono stati elaborati traendoli da Open Data Inail.

COMMENTO

I dati confermano che le denunce d’infortunio sul lavoro, nella regione Marche, presentate all’INAIL, nei primi 11 mesi del corrente anno, sono in diminuzione; mentre quelli in itinere, andata e ritorno casa lavoro (complessivi), assumono un valore importante poiché passano da 2.607 a 2.369 (+10%); così quelli Senza mezzo di trasporto che crescono del 21.3% infatti passano da 703 a 853.

I dati sugli infortuni in itinere meriterebbero una specifico analisi legata allo stato pietoso della nostra rete varia e infrastrutturale (A14, SS4 Salaria etc anche alla luce quasi quotidiana di terribili accadimenti).

Bianchini ricorda come “i dati confermano la riduzione registrata nei mesi scorsi del 2023 dopo l’impennata dell’anno 2022”.

I settori dove si ha una forte riduzione di infortuni riguarda la Sanità e assistenza sociale, il settore più colpito nel periodo della pandemia; infatti nella Regione questi passano da 1.490 del 2022 a 588 casi del corrente anno.

In aumento le denunce degli infortuni nell’industria alimentare che passano da 181 a 224 (+23.8%); quelli delle materie plastiche (da 226 a 264 ovvero +16.8%); Fornitura di acqua- reti fognarie, attività digestione dei rifiuti e risanamento da 226 274 casi (+21.2%); dell’Amministrazione pubblica e difesa- assicurazione sociale obbligatoria poiché passano da 87 a 179 denunce (+105%).

Mentre le denunce d’infortunio Mortale, nel periodo fotografato, sono state 21, nel 2022 erano 32.

Come dichiarato in altre occasioni per Bianchini sono dati provvisori e soggetti a modifiche poiché non consolidati trattandosi di denunce.

Inoltre essendo denunce presentate all’Istituto non contemplano gli infortuni di lavoratori che non sono soggetti alla assicurazione obbligatoria.

Rispetto al report sulle Malattie Professionali, è confermata la crescita dopo il calo registrato nell’anno 2022 in particolare nell’ascolano.

La sicurezza, prosegue Bianchini, continua, ad essere sottovalutata!

Lo dicono i dati sugli incidenti che da anni risultano costanti e mai in calo in modo significativo, la media nazionale è di 80 vittime al mese! Ciò è inaccettabile. Occorre vigilare ancora di più ma soprattutto investire sui controlli e sulla sicurezza».

Le percentuali presentate non debbono lasciarci ingannare lo stesso l’Istituto precisa che si tratta di un decremento dovuto quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19.

Per quanto riguarda le Malattie Professionali le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori, dalle patologie del sistema respiratorio e dai disturbi psichici e comportamentali.

Infine si ricorda che nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, a livello nazionale, ha deliberato risorse per la formazione che passano da 10 a 50 milioni per il 2024. Inoltre il Bando Isi, per incentivare gli investimenti delle imprese, varrà, in maniera strutturale, 508 milioni di euro (lo scorso anno erano state destinate 333 milioni di euro).

Il bando Isi 2022, (febbraio 2023) dei 333 milioni di euro, 11,6 milioni sono stati destinati alla nostra Regione. 29/12/2023

Guido Bianchini Presidente Comitato Provinciale Inail di Ascoli Piceno

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