SEI DOCUMENTI INDEDITI SUGLI INIZI DEL RISORGIMENTO URBINATE

SEI DOCUMENTI INDEDITI SUGLI INIZI DEL RISORGIMENTO URBINATE

Sarà presentato domenica 17 dicembre, alle ore 17,30, nel Centro civico di Gallo di Petriano, il XVI volume della “Collana di studi storici del Comitato di Pesaro e Urbino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano”, dal titolo Fonti per una storia di Urbino tra Settecento e Ottocentocurato da Federico Marcucci e presentato da Stefano Orazi, Daniele Diotallevi e Samuele Giombi dell’ISRI Pesaro e Urbino.

  • Domenica 17 dicembre a Gallo di Petriano si presenta il volume “Fonti per una storia di Urbino fra Settecento e Ottocento” curato da Federico Marcucci –

 

Sarà presentato domenica 17 dicembre, alle ore 17,30, nel Centro civico di Gallo di Petriano, il XVI volume della “Collana di studi storici del Comitato di Pesaro e Urbino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano”, dal titolo Fonti per una storia di Urbino tra Settecento e Ottocento, curato da Federico Marcucci, che dopo i saluti istituzionali vedrà gli interventi di Stefano Orazi, Daniele Diotallevi e Samuele Giombi dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Pesaro e Urbino.

Al centro dell’opera la trascrizione commentata di sei documenti di interesse storico, inediti e poco noti, destinati a mettere in luce la storia di Urbino dal 1797 al 1823:

una relazione sull’insurrezione urbinate del 1797, complessa ancorché di breve durata, arricchita da particolari miracolosi così come erano stati a suo tempo percepiti e riferiti dall’autore, don Giacomo Tucchi;

un corpus di documenti riguardanti un episodio pochissimo noto della storia urbinate, la reggenza di Francesco II d’Asburgo dell’anno 1800, dopo la fine del triennio giacobino e prima del ritorno del governo pontificio del neoeletto papa Pio VII;

un memoriale che nel 1810 il vice perfetto di Urbino, Antonio Pampari, inviò al Viceré Eugenio di Beauharnais, illustrante significativamente la vita urbinate all’epoca del Regno Italico;

due documenti relativi all’arcivescovo urbinate Spiridione Berioli, la cui esperienza costituisce una testimonianza interessante dell’incertezza, dell’ambiguità e della drammaticità dell’epoca napoleonica;

infine, un’istanza di Fulvio Corboli Aquilini al Cardinal Bartolomeo Pacca, relativa alle notevoli difficoltà economiche che tormentavano i territori sottoposti al governo pontificio nell’anno 1823.

Tutti documenti in grado di illustrare quale fosse la condizione del territorio urbinate tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, un periodo complesso sul quale c’è ancora molto da scoprire e che il volume di Marcucci contribuirà senz’altro a rischiarare.

 

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