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Manuli, la UGL chiede la riapertura del tavolo al Mise e il congelamento della mobilità

di | in: Cronaca e Attualità

DOPO LA BOCCIATURA DELL’IPOTESI DI ACCORDO MANULI CHIEDIAMO LA RIAPERTURA DEL TAVOLO AL MISE ED IL CONGELAMENTO DELLA PROCEDURA DI MOBILITA’ AL MINISTERO DEL LAVORO

 

La bocciatura dell’ipotesi di accordo era nelle previsioni. CGIL CISL e UIL prendano atto della volontà di lavoratori, rispettino la Democrazia Sindacale e chiedano anche loro la riapertura delle trattative con la Manuli; facciano meno polemiche e la smettano di andare contro i lavoratori.

Ora dobbiamo alzare l’asticella; è necessario un Piano Industriale credibile che mantenga il sito produttivo strategico in Ascoli Piceno.

Il clima è certamente caldo, ma i lavoratori MANULI stanno vivendo un momento drammatico ed è in gioco il futuro esistenziale di centinaia di famiglie.

Il quadro di riferimento che abbiamo davanti sembra non darci scampo. Da una parte c’è la MANULI che vuole ancora saccheggiare territorio ed occupazione  vendendosi un Piano industriale risibile perché espelle immediatamente 250 lavoratori e non garantisce neanche il futuro ai 135 che rimangono; dall’altra parte ci sono Istituzioni che non possono garantire alcuna ricollocazione al lavoro dei licenziati Manuli.

Oggi sentiamo la necessità e l’urgenza di rilanciare il confronto in sede Ministeriale. La partita non è chiusa; il Tavolo del MISE va immediatamente riaperto e la procedura di mobilità al Ministero del Lavoro, congelata.

Occorrono tre input formidabili per riattivare il percorso:


1)      Un intervento diretto del Governo, Ministro o Sottosegretario del MISE

2)      Una risposta forte delle Istituzioni in difesa del territorio

3)      Una entrata in scena, in prima persona di MANULI DARDANIO



SEGRETERIA  PROVINCIALE

            UGL CHIMCI



Ascoli Piceno, 12/11/2009  




13 Novembre 2009 alle 13:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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