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Georges Simenon, “Il Testamento Donadieu”

di | in: Recensioni

di Renzo Vitellozzi


La famiglia Donadieu è una delle più importanti ed in vista di La Rochelle. Famiglia di armatori da generazioni, dallo stile sobrio, attaccata al lavoro, cattolica, solida, riservata e legata alle tradizioni, intimamente raccolta, in severa austerità, nella sua vasta tenuta e tra le stanze quasi buie dei suoi uffici. I Donadieu sono un perfetto esempio di una certa borghesia francese di provincia degli anni trenta. Nulla sembra scalfire la loro apparente saldezza. Ma un giorno Oscar, il capofamiglia, scompare in modo misterioso e successivamente viene ritrovato morto, forse suicida. E’ l’inizio della fine, lenta ed inesorabile. Crolla il “mito Donadieu”. Tra La Rochelle e Parigi si consuma il dramma che coinvolge l’intero clan, diversi membri della famiglia scivolano verso la deriva, sgretolano le certezze ed emergono storie torbide ed ombre inquietanti sui vari personaggi. Il giovane ed intraprendente Philippe, un misto di genio e cinismo, è il protagonista cardine dell’intera vicenda.

Il romanzo fu pubblicato nel 1937 e rimane tra i migliori in assoluto del Simenon senza Maigret. Grande affresco della borghesia francese in decadenza tra le due guerre, intrigante e ben articolato, scritto splendidamente con “mano” fluida e generosa. I richiami all’ottocento francese, a Balzac e a Zola sono piuttosto espliciti, ma lo stile, la penna dello scrittore belga hanno sempre un registro ben definito, chiarissimo, inconfondibile. La prosa di Simenon è un capolavoro di sintesi. Narrazione essenziale, non priva di poesia e lirismo, dove tutto armoniosamente convive, la dinamica del giallo, la descrizione dei luoghi, l’intreccio della vicenda, il tratteggio e la psicologia dei personaggi, le introspezioni più recondite dell’animo umano, i toni, i colori, le sfumature dei dialoghi. Simenon è un rigoroso fantasista, un vero incantatore e sembra ottenere sempre e facilmente il massimo dei risultati con il minimo degli sforzi. Puro genio. 
Adelphi Editore




12 Febbraio 2010 alle 19:37 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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