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Cucina dello Spirito: il tempo di Natale in refettorio

di | in: Cronaca e Attualità

Cucina dello Spirito

La cucina dello spirito: calendario autunno/inverno 2010

 

Giovedì 16 dicembre 2010, ore 20.30,  Ristorante “Ophis” di Offida

Venerdì 17 dicembre 2010, ore 20.30, Ristorante “Hotel San Giacomo” di Monteprandone

La rassegna culturale e rievocativa delle antiche tradizioni monastiche “La cucina dello spirito” prosegue anche nel 2010 con il suo consueto calendario autunnale/invernale. Dopo la serata dello scorso 11 novembre, dedicata alle atmosfere e consuetudini di chiostri e refettori caratteristiche del periodo autunnale e delle ricorrenze di novembre e di San Martino, altri due incontri sono in programma incentrati invece sul tema delle festività natalizie.

Il primo incontro si terrà al ristorante di Offida “Ophis” giovedì 16 aprile, il secondo venerdì 17 al ristorante dell’ “Hotel San Giacomo di Monteprandone, introdotto dalla curatrice responsabile della rassegna Ermetina Mira e con le note di commento dello storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale dott. Tommaso Lucchetti. I due appuntamenti avranno l’obiettivo di riproporre e narrare il clima suggestivo ed inconfondibile della festa più amata nella devozione cristiana, che si faceva sentire e si lasciava assaporare con tutto il suo incanto nelle comunità monastiche come in tutte le famiglie. Si racconteranno sia le pietanze più frugali e “di magro” caratteristiche della vigilia (dalle diverse ricette di baccalà ai maccheroni con le noci), sia le laboriose ricette che rallegravano il refettorio nel festoso pranzo del 25, dalle sontuose paste (sia ripiene in brodo sia montate a timballo), ad ortaggi caratteristici e simbolicamente evocativi come i cardi. Si concluderà con il tratteggiare l’arte sopraffina di tutti quei dolci emblemi dello spirito stesso di questa festa,  tra cui i molti “pani” arricchiti di leccornie (dal “panettone” ai “pampepati”), e quel “serpe” che preparato per l’Immacolata Concezione, in allusione all’animale sconfitto dalla Vergine, si perpetuava poi fino a tutte le feste natalizie, anche come dono augurale di fine anno da parte dei conventi cittadini.




11 Dicembre 2010 alle 22:23 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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