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Mi presti l’elicottero?

di | in: Cactus, Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

elicottero

[ Lettera aperta al ministro dell’Agricoltura e della Pesca Francesco Saverio Romano ]

 

Caro Francesco Saverio,

ieri, 11 maggio, sei rumorosamente arrivato in elicottero nella nostra San Benedetto del Tronto per sostenere il candidato sindaco Gabrielli. Un elicottero del Corpo Forestale dello Stato.

Magnifico! mi sono detta nel leggere la notizia: perché bello era bello, l’uccellaccio, tutto verde e bianco, grintoso, tecnologico, tirato a lucido… Ma soprattutto perché, visto che puoi usarlo tranquillamente, un elicottero di stato – praticamente la tua “auto blu” – per muoverti come rappresentante di una parte politica (la tua) e non per impegni istituzionali, ho pensato di farmi coraggio e di chiederti:

      MI PRESTI L’ELICOTTERO? 


Sì, proprio a me! Non oserei tanto, se sapessi che lo puoi usare solo per impegni istituzionali. D’altra parte le mie ragioni sono molto serie e ponderate, potrai giudicare tu stesso. Avrai constatato infatti che muoversi in auto qui da noi è un’esperienza antropologica: per le pessime abitudini di noi cittadini, per una viabilità dissennata che non troveresti nel più arretrato dei paesi, per una concezione e gestione del trasporto pubblico che è un vero tuffo nel medioevo.

Finisce così che quando per necessità rinuncio alla bici a favore dell’auto, intraprendo una via crucis di proporzioni bibliche.

      Pensa cosa potrei invece fare con un elicottero, anche soltanto per lo shopping! Tempi di spostamento drasticamente ridotti, migliore ponderatezza e razionalità nei miei acquisti non più viziati dalla fretta e dall’ansia. Inoltre, prelevata e riconsegnata dall’elicottero sul tetto di casa o sul prato antistante, nessun senso di fatica, rabbia, frustrazione (sindromi frequenti nell’automobilista medio-basso) limiterebbe le mie restanti perfomances domestiche della giornata. E ancora: non dovrei più privarmi di spettacoli o film in quel crocevia di saperi e culture che è Porto D’Ascoli.  Potendo contare infatti su un mezzo pronto e veloce, bypasserei facile le estenuanti code, gli imbottigliamenti, i tentativi di assassinio da parte dei Suv e così via. Una conquista, insomma.

Resta inteso che te ne farei richiesta con congruo anticipo, considerati i tuoi impegni: ma capirò, non dubitare, se qualche volta non potrai cedermelo perchè ti stai recando presso candidati bisognosi a portar loro viatico e conforto, benedizioni, consigli, massaggio cardiaco o respirazione bocca-a-bocca. A Francè, mica so’ stupida!

Ti saluto ringraziandoti fin d’ora, sicura dell’attenzione che vorrai dedicare a questa mia.

Con infinita riconoscenza

SBT, 12. 05. ’11           Sara Di Giuseppe




12 Maggio 2011 alle 21:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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