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Porc(hett)ate Elettorali

di | in: Cactus, Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

porchetta

[ San Benedetto – Ballottaggi sballottanti ]
 
 
“Ho trovato… il popolo è mio… un nume mi ha dato un lume. Eureka, eureka! L’ho in mano… Basta che lo fai diverti’, il popolo è tuo…”  ( Ettore Petrolini,  Nerone, 1917 )
 
     Van forte le maialate elettorali a San Benedetto. Porchetteggiano a cena e a merenda sulle piazze, i due ballottandi destro e sinistro [da scommetterci che preferivano restar vive, le maialine sacrificate alla ragion di stato].
 
     Candidati-sindaci comizianti e mangianti si sballottano senza sosta su e giù per la città. Per un Gabriellibruno che fa lo yo-yo tra una piazza Rossa e una piazza Matteotti (ahi, quei nomi! destino baro, per un candidato destro), c’è un Gasparhosis 1° più ecclesiastico che sinistro rimbalzato da quartiere San Pio X a Sant’Antonio, da piazza Sacra Famiglia a Cristo Re.


Segno dei tempi, accattar voti a suon di bruschetta e fiaschi de vin. Perfino il cronista, a forza di raccontar di tavolate espanse, scambia piazza per pizza e gli scappa un freudiano “cena a base di fava presso la Pizza di Cristo Re “… Che sian fave o porchette, cene da Andrea o al Pescatore, s’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo: il paninone porchettato chiama, la folla risponde, la piazza s’addensa, s’aggruma, s’inclina, pencola pericolosamente da una parte. Da quella della maialata, of course.
 
Trimalchioni da terzo millennio, infaticati imbanditor di tavolate, i Nostri se le danno a colpi di merende e libagioni, cercan proseliti tra i sudditi folgorati sulla via della porchetta.
Da qui a conquistare imperitura fama gli ci vorrebbe un niente: per es. promettere al volgo cibo e libagioni aggratis per tutti i prossimi 5 anni e non solo all’ombra di precari gazeboni spaccatimpani. Vittoria assicurata per l’oggi e gloria presso i posteri. In fondo, pure lo sputtanatissimo Nerone aprì i suoi giardini e sfamò la plebe, Svetonio dixit e se ne parla ancora oggi.
Quel che appare chiaro, a lume di porchetta, è che i nostri ballottandi l’han sposato in pieno, il modello Nerone-Petrolini: quello che  “basta che lo fai diverti’, il popolo è tuo…”
 
 
 
      SBT,  23. 5. ’11                   Sara Di Giuseppe




24 Maggio 2011 alle 13:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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