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Bilancio 2013 e dintorni

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Giovanni Gaspari

di Giovanni Gaspari

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-04-17 – Dopo essermi imposto un riserbo dettato dal rispetto degli organi deputati a fornire le risposte necessarie, sento la necessità di spiegare alla città quello che sta accadendo dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale ha annullato la delibera di approvazione dell’assestato di Bilancio 2013.

 

Il 3 aprile, giorno in cui ho avuto notizia della sentenza, ho subito contattato il Prefetto di Ascoli Piceno per avere delucidazioni in ordine al comportamento da tenere. Il colloquio mi è stato accordato per il 10 aprile ma da allora non ho avuto più notizie da nessuno degli organi che hanno il potere e la competenza di indicare come si debba procedere.

 

Nel frattempo la situazione sta diventato veramente delicata: l’attività amministrativa sta rischiando la paralisi. Mi segnalano gli uffici le difficoltà in cui si trovano ad operare in assenza di un bilancio. E’ evidente infatti che, in questa situazione, non è possibile procedere all’approvazione del bilancio di previsione 2014 mancando i presupposti contabili derivanti dall’atto annullato. Senza bilancio non si possono, ad esempio, sottoscrivere i contratti conseguenti a gare d’appalto e già si profilano minacce di azioni legali per il mancato adempimento di obbligazioni. Imprenditori che propongono prospettive di investimento sul territorio chiedono se sia quest’Amministrazione o un Commissario il soggetto con cui interloquire. La Giunta e il Consiglio comunale sono nei fatti impossibilitati ad operare. In sintesi, tutti gli organi rappresentativi dell’Ente e della Città rischiano di essere minati nella loro credibilità.

Non è accettabile che la quinta città delle Marche, la regina del turismo regionale, alla vigilia dell’avvio della stagione estiva non sia nelle condizioni di programmare le azioni per l’accoglienza degli ospiti né gli interventi per presentare adeguatamente la città.

 

Mi sto attivando affinché i Parlamentari del territorio ricevano quanto prima una dettagliata relazione su quanto sta accadendo affinché possano rivolgersi alle sedi competenti per far sì che qualcuno risponda di questa situazione inaccettabile, ferma restando la valutazione dei danni che San Benedetto sta subendo e di cui qualcuno dovrà rispondere.

 

Chiedo dunque pubblicamente che chi di dovere si esprima chiaramente se l’Amministrazione può operare o se debba essere sostituta da un Commissario. Questa situazione di incertezza non è più tollerabile. San Benedetto, prima ancora che il Sindaco e l’Amministrazione, merita rispetto.




17 Aprile 2014 alle 16:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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