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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità

Paola Giorgi

16 feb 2015
MALTEMPO, L’ASSESSORE GIORGI SUGLI INTERVENTI DELLA REGIONE A DIFESA DELLA COSTA.

“Una strategia di difesa costiera, una programmazione reale quella che mette in campo la Regione, che si scontra con i mali dei tempi, assolutamente da superare, con un conto salato di mancata pianificazione urbanistica e sfruttamento economico del territorio senza attenzione alle conseguenze. Ma soprattutto che si scontra con una latitanza dello Stato sia in termini di programmazione che di risorse finanziarie. Un mese fa sono state convocate al ministero dell’ Ambiente le Regioni costiere per iniziare un percorso che porti alla realizzazione di un piano nazionale di gestione costiera. Tradotto: lo Stato si accorge solo ora che l’Italia è una penisola”. L’assessore alla Difesa della costa, Paola Giorgi, a seguito delle criticità dovute al maltempo che ha colpito duramente il territorio marchigiano, fa il punto della situazione e le misure adottate dalla Regione. Sono in corso, ricorda Giorgi, “interventi strutturali di difesa della costa sul litorale marchigiano per circa 12 milioni di euro (Gabicce, Fano, Falconara, Porto Recanati, Potenza Picena), la definizione e approvazione (l’atto è ora vigente) in soli 10 mesi della Variante al Piano della Costa con l’individuazione di interventi idonei a fronteggiare i fenomeni erosivi a carattere di estrema urgenza dislocati in sette punti del litorale marchigiano, (Fano, Montemarciano, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche e Fermo) oltre l’avvio dell’iter tecnico – amministrativo per due ulteriori interventi (Grottammare e Porto Sant’ Elpidio) con caratteristiche differenziate rispetto ai precedenti contenuti nella variante. Un accordo con RFI Rete Ferroviaria Italiana (che è stato approvato nel corso della Giunta odierna) in merito all’integrazione e al mantenimento delle opere destinate alla difesa costiera funzionali anche alla protezione della linea ferroviaria adriatica che saranno realizzate con la compartecipazione economica di RFI. L’accordo, oltre ad un importante impatto economico ha un forte valore di programmazione in quanto, grazie al lavoro congiunto degli ultimi mesi dell’assessorato regionale e di RFI, sono già stati individuati gli interventi di difesa comune i più urgenti dei quali sono già inseriti nella variante al Piano della Costa”. Al fine di ottimizzare le risorse, continua l’assessore, “va anche segnalato il comune intervento pensato con l’Emilia Romagna e l’Abruzzo che prevede l’individuazione di depositi di sabbia a mare da utilizzare per le opere di ripascimento. La progettazione è all’attenzione del ministero per il necessario finanziamento. E se di finanziamento si parla occorre ricordare la scelta della Giunta Regionale di inserire nella programmazione comunitaria 14/20 nel FESR specifiche risorse destinate ad interventi di difesa della costa che saranno disponibili già nel corso del 2015 (scelta che, va ricordato, venne messa in discussione dalla commissione consiliare in fase di approvazione del POR). Sempre in tema di programmazione, a dicembre 2014 è iniziato l’iter di aggiornamento del Piano Integrato di Gestione Costiera, già modificato con urgenza dalla variante di cui sopra, messo in atto dalla Regione Marche nel 2005 e che, dopo dieci anni va rivalutato anche a fronte dei mutamenti climatici che hanno causato mareggiate di intensità e frequenza drammaticamente superiore rispetto anche al passato più prossimo. Il Piano, così come redatto nel 2005, non ha potuto esprimere interamente la sua validità a causa della progressiva scarsità delle risorse, contenziosi sempre più frequenti con le ditte appaltatrici, risorse regionali trasferite e spese solo in parte o con tempi differiti, interventi eseguiti solo parzialmente, concessioni validate senza il rispetto dei necessari tempi di stabilizzazione degli interventi, principalmente quelli di ripascimento. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato anche al superamento di questi fattori negativi risolvendo due contenziosi su altrettanti interventi Montemarciano e Potenza Picena, quest’ultimo, gestito direttamente dalla Regione, nuovamente in corso. Abbiamo segnalato un possibile abuso su un’opera di difesa realizzata in maniera difforme rispetto al progetto validato dalla Regione e che ha causato erosione: abuso confermato dalla magistratura competente e di cui è stato ordinato il ripristino in maniera conforme al progetto. Da affrontare anche il tema della localizzazione degli stabilimenti balneari che devono essere messi in situazione di sicurezza con responsabilità anche iniziando a parlare di delocalizzazione, tema che a mio avviso dovrà essere contemplato nell’aggiornamento del Piano della Costa anche alla luce delle recenti direttive e protocolli europei (protocollo del Mediterraneo, Direttiva Alluvioni, Proposta di Direttiva sulla gestione integrale delle aree costiere) e che presenta esempi positivi da prendere a riferimento”.

DIFESA DELLA COSTA – APPROVATA LA CONVENZIONE TRA REGIONE  E RETE FERROVIARIA ITALIANA SPA

 

Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Difesa della costa, Paola Giorgi, la Giunta regionale ha approvato la convenzione tra Regione Marche e Rete ferroviaria italiana Spa, nell’ambito della programmazione delle opere di difesa della costa. “Questo atto si inserisce nella strategia che l’Assessorato ha posto in essere per affrontare gli interventi di di difesa costiera  – osserva Giorgi – regolando in maniera integrata l’attuazione delle attività di difesa lungo la tratta ferroviaria Bologna – Lecce. Gli interventi urgenti comuni, già individuati tecnicamente, sono stati inseriti nella variante al piano integrato approvata lo scorso 20 gennaio. L’accordo prevede la trattazione congiunta delle principali problematiche per la messa in sicurezza dei collegamenti ferroviari e della zona costiera in generale. In linea di principio le opere esclusivamente inerenti la difesa della linea ferroviaria saranno a totale carico di Rete ferroviaria italiana Spa, mentre quelle funzionali alla sola difesa costiera rimarranno a carico esclusivo della Regione. Si procederà in modo condiviso, anche eventualmente con i privati e gli enti locali interessati, a suddividere gli oneri degli interventi che abbiano entrambe le finalità al fine di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili”.

La convenzione riguarda gli aspetti relativi alla proprietà delle aree d’intervento, la manutenzione delle opere esistenti, gli interventi urgenti, la realizzazione di nuovi lavori, anche mediante l’uso di scogliere e massi non più funzionali. Regione e Rete ferroviaria italiana Spa, monitoreranno costantemente in modo congiunto l’attuazione della convenzione approvata.

 

Diritto allo studio universitario: la Giunta regionale trasmette al Consiglio la proposta degli interventi per l’Anno accademico 2015-2016. Luchetti: “Programmazione attenta dei servizi e delle risorse”

Rimuovere gli ostacoli, economici e sociali, che limitano l’accesso agli studi universitari; garantire l’uniformità dei benefici agli studenti degli atenei marchigiani; razionalizzare le procedure di erogazione dei servizi dal parte degli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio universitario); riqualificare la spesa universitaria. Sono gli obiettivi che la Regione intende conseguire nell’Anno accademico 2015-2016, attraverso il Piano per il diritto allo studio universitario trasmesso dalla Giunta al Consiglio regionale. “Intendiamo garantire un diritto costituzionale che va salvaguardato anche in una fase di evidenti difficoltà economiche per i bilanci pubblici – afferma l’assessore Marco Luchetti – La ristrettezza delle risorse impone una capacità di spesa oculata e una programmazione attenta alle reali esigenze manifestate dagli studenti e dagli atenei. La proposta di deliberazione inviata all’Assemblea legislativa tiene conto di tutto ciò, fornendo ai consiglieri regionali gli elementi necessari per deliberare in merito”. In base alle disposizioni legislative, la Regione disciplina il diritto allo studio universitario sul territorio marchigiano. Gli Ersu devono emanare i bandi, per il prossimo anno accademico, entro il 30 giugno 2015, sulla base del Piano che verrà approvato dal Consiglio regionale. Le risorse necessarie a finanziare gli interventi previsti verranno stanziate con il bilancio 2016. L’atto trasmesso all’Assemblea legislativa propone gli obiettivi generali da perseguire, i criteri per l’erogazione dei servizi e dei relativi costi, le misure per razionalizzare le spese di gestione. Disciplina anche gli aggiornamenti degli Indicatori della situazione economica equivalente (Isee) e Ispe (situazione patrimoniale equivalente) a seguito dell’entrate in vigore della nuova normativa: valori che regolamentano l’accesso e la compartecipazione degli studenti alle prestazioni universitarie. Vengono riconfermati gli attuali importi delle borse di studio, compresi quelli per i corsi organizzati in teledidattica. Si calcola che (dati anno accademico 2013/2014) le Università marchigiane registreranno, il prossimo anno, oltre 52 mila iscritti, di cui più di 5.500 potranno avere diritto alla borsa di studio perché “capaci, meritevoli e privi di mezzi”. Il Piano individua, poi, i criteri di riparto delle risorse a favore degli Ersu, ancorati “a parametri oggettivi, per un’equità di trattamento tra enti gestori”.

 

Mezzolani: “Prestazioni a tariffe agevolate per ridurre le liste di attesa”

 

Almerino MezzolaniAlmerino Mezzolani

ASUR, COMIPA E SANIDOC FIRMANO DUE PROTOCOLLI PER PRESTAZIONI A PAGAMENTO A TARIFFE AGEVOLATE

L’assessore Mezzolani: “La finalità principale è ridurre le liste d’attesa”

Ancona – Due protocolli d’intesa per l’erogazione di prestazioni libero professionali sono stati sottoscritti, questo pomeriggio, dall’Asur Marche con il Comipa (Consorzio tra Mutue Italiane di previdenza e assistenza) e l’Associazione di promozione sociale senza fini di lucro Sanidoc. Obiettivo dei due accordi, garantire agli aderenti del Comipa e di Sanidoc la possibilità di accesso a prestazioni sanitarie erogate in regime di libera professione a prezzi calmierati, in tutto il territorio della nostra regione attraverso un unico atto di convenzione. I protocolli sono stati firmati dal direttore amministrativo Asur Marche, Giulietta Capocasa; dal presidente Sanido, Oliviero Gorrieri; dall’amministratore delegato Comipa, Sandro Turina. Il Comipa riunisce nel territorio nazionale tutte le casse mutua costituite e promosse dalle Banche di Credito Cooperativo in attuazione della loro vocazione sociale e di sostegno alla comunità locali. Tali casse erogano forme di assistenza nel settore socio-sanitario secondo le attuali disposizioni di legge e sono riconosciute come persone giuridiche di diritto privato. Sanidoc raggruppa sul territorio della Regione Marche importanti realtà associative, quali la CNA, la CIA, Coos Marche e le ACLI. “L’Asur Marche – si legge nel testo dei protocollo – ritiene interessanti i due accordi perché inquadrati nell’ambito di un contesto strategico in cui l’Azienda si propone sul mercato come fornitore di prestazioni a pagamento, sempre per fini di prevenzione, diagnosi e cura, in favore di pazienti aderenti ad Enti esponenziali dei loro interessi. Questa fattispecie, con riferimento ad una Azienda del Sistema Sanitario Nazionale, è prevista dall’ordinamento per il raggiungimento di specifiche finalità quali: la riduzione delle liste di attesa, la produzione di introiti, il recupero di costi fissi”. “In questo modo – ha evidenziato l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, presente alla firma degli accordi – gruppi di pazienti marchigiani troveranno risposta alla loro bisogno di prestazioni in un regime assistenziale di prestazioni a pagamento con tariffe agevolate, uscendo così dalle liste di attesa degli ambulatori istituzionali. I protocolli sottoscritti oggi stabiliscono quindi che l’Asur Marche, entro i tempi tecnici strettamente necessari per la messa a punto dei percorsi interni di organizzazione e per la raccolta di adesioni al programma da parte dei professionisti, tempi stimati in circa 60 giorni, sottoponga al Comipa e a Sanidoc un proprio catalogo di prestazioni (gruppi di prestazioni ambulatoriali divisi per branca specialistica) da erogarsi in regime libero professionale intramurario da parte di equipe di propri professionisti operanti nelle Aree Vaste, a tariffe agevolate ed uniformi per tutta le strutture aderenti al programma e presenti uno schema di convenzione da sottoscriversi per la formalizzazione dei rapporti. L’Asur Marche assicura inoltre che la stessa offerta di prestazioni sarà messa a disposizione di altri Enti esponenziali di intessi di utenti che eventualmente ne facciano richiesta.




16 Febbraio 2015 alle 14:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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