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Stoccaggio gas e dintorni

di | in: Cronaca e Attualità

Stoccaggio gas

San Benedetto del Tronto – Giovedì 26 si è tenuta presso il salone dell’Oratorio della SS. Annunziata l’assemblea informativa sullo stoccaggio gas nel sottosuolo di San Benedetto del Tronto.

 

Non è stata una semplice assemblea di routine: dopo un breve riepilogo per fare il punto della situazione di ciò che è avvenuto dopo la fiaccolata, sono state poste le basi per le prossime iniziative volte a scongiurare, non solo la realizzazione dell’impianto, ma l’assalto all’intero territorio Piceno.

 

L’evento più importante era stato quello del 2 Marzo scorso, l’incontro avvenuto in Regione dove, insieme ai rappresentanti dell’associazione erano presenti il Consigliere Marinucci, per il Comune di San Benedetto, l’assessore Mariani, per il Comune di Grottammare, il Sindaco del Comune di Monteprandone Stefano Stracci ed il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo.

 

Per la Regione il vice presidente Canzian, il Segretario Generale Moroni, l’assessore Malaspina ed i tecnici Regionali firmatari dell’autorizzazione di VIA, Piccinini e Cremonesi ( i firmatari dell’autorizzazione del VIA).

 

La richiesta, presentata dal Comune di San Benedetto, a nome e per conto della Cittadinanza, che aveva manifestato in massa con la fiaccolata, e dei Comuni Limitrofi, era chiara: la revisione del procedimento di VIA basata sulle argomentazioni dello studio del Geologo Gianni Marrone e del suo staff dello Studio Pegaso.

 

Secondo il Comune di San Benedetto, i comuni circostanti e l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno esistono infatti le condizioni per l’applicazione della legge Bassanini.

 

Non è ancora giunta purtroppo alcuna risposta.

 

Come prima conseguenza, abbiamo inviato una lettera di sollecito al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, ed al Segretario Generale Elisa Moroni, perché a tutela della sicurezza, della salute e del patrimonio dei cittadini intervengano per l’avvio della revisione del VIA.

 

Tale sollecito è stato inviato per conoscenza anche al Sindaco di San Benedetto, cui chiediamo di intervenire, agli altri sindaci interessati, alla procura della Repubblica di Ascoli, ai responsabili Ministeriali ed infine al Prefetto, in quanto principale responsabile della sicurezza nel territorio e dipendente direttamente dal Ministero degli Interni.

 

Partiremo quindi con le vertenze: lo stoccaggio andrà ad incidere sulla nostra sicurezza, sulla nostra salute, ed incide già da anni, proprio per l’incertezza della situazione, sulle nostre proprietà, attività e sul patrimonio. Cominceremo quindi a prendere i nominativi di tutti coloro che vorranno chiedere i danni, e a fare le varie valutazioni portando a compimento la vertenza iniziata 3 anni fa.

 

Inizieremo domenica 3 Maggio.

 

Per quel giorno infatti abbiamo organizzato presso la palestra polifunzionale “Sabatino D’Angelo” in zona Agraria un incontro con i candidati alla Presidenza alla Regione Marche. I Candidati dovranno rispondere a delle domande concernenti questa situazione di attacco al territorio ed ai diritti dei cittadini e sul ruolo della Regione.

 

Abbiamo già spedito gli inviti, e auspichiamo che accettino tutti di partecipare: gli assenti, si sa, hanno sempre torto.

 

E’ evidente che se dovesse succedere qualcosa, ad esempio qualcuno avesse la pessima idea di indire la conferenza dei servizi, noi cominceremo la vertenza subito, non aspetteremo certo il 3 Maggio.

 

Vogliamo ricordare anche l’appuntamento di martedì 31 Marzo a Ripatransone. Come abbiamo già scritto, non è solo San Benedetto ad essere aggredita, ma tutto il territorio Piceno: infatti, come molti sapranno, si vuole cercare gas o petrolio anche alle porte di Ripatransone, in mezzo agli agriturismi ed ai prodotti biologici e, tanto per cambiare, a due passi dalle abitazioni.

 

Noi saremo presenti, ed insieme al comitato Ripano e a quelli di tutti e nove i Comuni interessati dalla concessione, faremo convergere le vertenze per creare uno schieramento solido a difesa del territorio Piceno. E’ ora infatti che i cittadini Piceni difendano il proprio territorio, la propria economia locale i propri diritti, cacciando tutti gli avventurieri.

A seguire la lettera di sollecito.

 

Al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

 

Al Segretario Generale della Regione Marche Elisa Moroni

 

e p.c. Al Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari

 

Al Sindaco del Comune di Monteprandone Stefano Stracci

 

Al Sindaco del Comune di Grottammare Enrico Piergallini

 

Al Sindaco del Comune di Martinsicuro Paolo Camaioni

 

Al Sindaco del Comune di Colonnella Leandro Pollastrelli

 

Al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo

 

Al Prefetto della Provincia di Ascoli Piceno Dott.ssa Graziella Palma Maria Patrizi

 

Alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno

 

Al Dirigente della Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche Ing. Liliana Panei

 

Al Direttore Generale per le Valutazioni Ambientali Dott. Mariano Grillo

 

Al Direttore Generale delle Belle Arti e Paesaggio Dott. Francesco Scoppola

 

Al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi

 

Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti

 

Al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini

 

 

Gentile Presidente, gentile Segretaria Generale

 

con vivo rammarico constatiamo che a tutt’oggi nessuna notizia ci perviene circa la richiesta,

 

effettuata formalmente dal Comune di San Benedetto del Tronto a nome e per conto dell’intera

 

cittadinanza ed interpretando anche la volontà delle Amministrazioni e delle popolazioni dei Comuni

 

circostanti, di revisione del VIA Regionale.

 

Ci riteniamo esentati dal rappresentare di nuovo le motivazioni che, ai sensi della legge Bassanini, sostanziano la richiesta.

 

Le omissioni, le sottovalutazioni e le discrepanze oggettive che abbiamo avuto modo di sottolineare nelle modalità dovute, costituiscono grave forma di pregiudizio per gli interessi legittimi della cittadinanza attinenti la sicurezza, la salute ed i valori patrimoniali ed imprenditoriali compromessi dalla proposta di stoccaggio gas.

 

Fatti salvi i legittimi diritti così platealmente calpestati, sollecitiamo i soggetti in indirizzo ad intervenire immediatamente procedendo alla determinazione di revisione del procedimento di VIA Regionale licenziato a suo tempo dai dirigenti geologo Piccinini ed architetto Cremonesi.




27 Marzo 2015 alle 22:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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