dalla Regione Marche

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2016-01-21

ANCONA MANTIENE L’AUTHORITY PORTUALE – PRESIDENTE CERISCIOLI E  ASSESSORE AI PORTI CASINI: “UNA BELLA SFIDA PER I PROSSIMI ANNI”

 

“La riforma delle autorità di sistema portuale è un’ottima notizia per la nostra regione e per il sistema infrastrutturale del Paese. Il governo nazionale ha mantenuto l’impegno preso, conservando l’autonomia dell’ Authority portuale di Ancona.  E’ un grande risultato frutto del lavoro di squadra svolto in questi mesi dalla Regione Marche , dai parlamentari marchigiani, dal Comune di Ancona, dalla stessa presidenza dell’Ap e in particolar modo dal viceministro Nencini che ha seguito sempre con la massima attenzione la vicenda. In questo modo siamo riusciti a salvaguardare la storia, la tradizione e l’identità di un porto storico e strategico per la logistica di tutto il centro Italia, porta per l’Europa. Allo stesso tempo il mantenimento dell’Autorithy portuale ed il suo ampliamento con Falconara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa la Darsena turistica), nonché con Pescara ed Ortona favoriranno una governance più snella, sinergica e incisiva favorendo lo sviluppo del territorio in un’ottica strategica infrastrutturale internazionale nell’ambito della Macroregione Adriatico Ionica in sinergia con la Regione Abruzzo. Una bella sfida da vincere per i prossimi anni”.

Africa 2016/2020, riflessioni e strategia per una politica di internazionalizzazione

 

Manuela BoraManuela Bora

Venerdì 22 gennaio, a Civitanova Marche, il Forum della Regione con imprenditori marchigiani e rappresentanti diplomatici di Guinea Equatoriale, Angola, Mozambico, Nigeria, Cameroun

 

Civitanova Marche – Una strategia per una politica di internazionalizzazione che metta a sistema gli interventi regionali verso l’Africa. L’obiettivo è quello di superare la frammentarietà delle singole azioni programmabili per rafforzare le potenzialità del Made in Marche verso i Paesi africani. Un dato eloquente fotografa la situazione: nel 2014 l’export mondiale delle Marche ha superato i 12 miliardi di euro, a fronte di 7 miliardi in import. Un saldo positivo che non trova riscontro in Africa, dove le importazione (602 milioni di euro) superano le esportazioni (506 milioni – Fonte Sistema statistico Regione Marche). Le Marche importano dal continente africano più di quanto esportano, con un saldo negativo concentrato nei sei Paesi dell’Africa del Nord (Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia, un bacino con 168 milioni di abitanti). Il punto verrà fatto nel corso di un Forum promosso dalla Regione che si terrà venerdì 22 gennaio (dalle ore 10.00 alle ore 13.00), a Civitanova Marche, presso lo Show room F.lli Simonetti (Via Einaudi 4, all’uscita del casello autostradale). È prevista la partecipazione di un centinaio di imprese marchigiane, con interventi di rappresentanti diplomatici di Guinea Equatoriale, Angola, Mozambico, Nigeria, Cameroun.
“Destinazione Africa non è uno slogan accattivante, ma una concreta opportunità di internazionalizzazione per le imprese marchigiane – commenta l’assessora Manuela Bora – La ricerca di nuovi mercati e il consolidamento delle opportunità avviate sono percorsi necessari per diversificare gli sbocchi dei prodotti marchigiani e rafforzare la competitività delle nostre aziende. Il forum fornirà utili indicazioni e proporrà adeguate riflessioni sulle potenzialità di un Continente che vive, in alcuni contesti, anche momenti politici particolari, ma che dovrà comunque vedere le nostre imprese pronte a cogliere tutte le opportunità presenti”. Nel corso del convegno Claude Ngirumpatse (manager, esperto del mercato africano, con esperienze in multinazionali) proporrà riflessioni sui dati economici delle Marche in Africa. Tarciso Senzacqua (titolare Sint Tecnologie s.r.l.) testimonierà un’esperienza di successo nel continente africano; Federico Bressan (Gruppo Sace) illustrerà le soluzioni assicurative e finanziarie del programma Africa. Infine Valentino Torbidoni (responsabile servizio Internazionalizzazione) presenterà gli strumenti finanziari della Regione Marche a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese marchigiane.

 

I Luoghi del Cuore nelle Marche sono pronti a rinascere

 

 

Luoghi Del Cuore FAI_un momento dell'incontro

Luoghi Del Cuore FAI_un momento dell’incontro

Presentati oggi in Regione gli interventi di recupero

Si interverrà sul Parco Archeologico di Suasa a Castelleone di Suasa, dove i lavori inizieranno nella primavera 2016 e sulla Costa del Passetto con le Grotte e le Scogliere della Seggiola del Papa ad Ancona

 

Ancona – È passato poco più di un anno dalla chiusura della settima edizione – lanciata a maggio 2014 – del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 1.600.000 persone,  unite nel nome di un’Italia da tutelare per le generazioni future. Per dare una risposta concreta a questa grande mobilitazione degli italiani e intervenire con progetti concreti a favore di alcuni luoghi tra quelli segnalati, dopo un lavoro di analisi e monitoraggio, FAI e Intesa Sanpaolo hanno annunciato 23 progetti di restauro e di valorizzazione. “Nelle Marche –  ha detto la presidente regionale FAI, Alessandra Stipa illustrando i progetti – sono stati 31 mila i cittadini che hanno segnalato un luogo del loro cuore e li ringraziamo moltissimo. Hanno espresso con la loro sensibilità il meglio della regione come cittadini  che vivono il loro territorio attraverso il recupero della storia e della conoscenza. ”

“ Un’altra bella iniziativa del FAI –  ha rilevato l’assessore regionale alla Cultura-Turismo , Moreno Pieroni in conferenza stampa – che rende possibile restituire alla fruizione un bene culturale e identifica quindi compiutamente quel binomio Cultura e Turismo, patrimoni ormai inscindibili . Come Regione, in una fase di difficoltà economiche, siamo impegnati a costruire un sistema dove la parola d’ordine è “fare squadra” tra pubblico e privato in linea con una legislazione nazionale illuminata come Art Bonus che rappresenta il giusto equilibrio tra intervento pubblico e privato. Per promuovere e informare sulle opportunità che la legge offre stiamo organizzando per la Primavera un incontro informativo e  formativo con  Confindustria e i dottori commercialisti.  Stiamo inoltre predisponendo bandi con fondi europei per progetti di recupero e rilancio dei siti archeologici, negli ultimi anni penalizzati da un certo ritardo. Infine stiamo lavorando alla digitalizzazione del sistema bibliotecario, archivistico e dei teatri storici , sempre attraverso risorse comunitarie.”

Oltre a intervenire sui primi tre classificati e sul vincitore della sezione “Expo 2015 – Nutrire il pianeta” che beneficeranno di un contributo diretto, sono stati selezionati 19 luoghi valutati in base alle Linee Guida per la definizione degli interventi, introdotte nel 2013, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Le Linee Guida hanno offerto la possibilità a tutti i proprietari e ai portatori di interesse dei 257 beni che hanno ricevuto più di 1000 voti di presentare al FAI una domanda, a fronte di un preciso programma di azione e certezze sui primi finanziamenti, per beneficiare di un intervento diretto da parte del FAI e di Intesa Sanpaolo.

Per le Marche sono stati scelti il Parco regionale Archeologico di Castelleone di Suasa e le Grotte del Passetto e Scogliera Seggiola del Papa ad Ancona, anche se i siti segnalati sono stati numerosissimi.

 

GLI INTERVENTI NELLE MARCHE

Nelle Marche si è deciso di intervenire, con un contributo di 10.400 euro, sul Parco Archeologico Regionale della Città Romana di Suasa a Castelleone di Suasa (AN) – al 97° posto nella classifica del censimento con 3.340 segnalazioni – uno dei più importanti parchi archeologici delle Marche, dal 1987 oggetto di ricerche da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche. Il programma di scavi ha permesso di rinvenire l’antica strada basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, l’anfiteatro e soprattutto la Domus dei Coiedii, sontuosa abitazione patrizia decorata con mosaici. A seguito della nevicata del 2012 e dell’alluvione del 2014 parte del parco è rimasta chiusa al pubblico: una grande massa di acqua e fango si è riversata sui mosaici e sulle strutture, tra cui la Domus dei Coiedii, compromettendone la conservazione. Il progetto complessivo di recupero del sito è volto a ripristinare e riaprire completamente il parco, mentre a oggi sono fruibili solo le aree scoperte e il Museo archeologico di Suasa. Il progetto consta di 3 lotti: il primo lotto di lavori, avviato nell’aprile 2014 e già concluso, è stato un esame del degrado; il secondo lotto in atto, prevede la revisione e la messa in sicurezza degli impianti funzionali al percorso di visita. L’intervento del FAI e di Intesa Sanpaolo finanzierà il terzo e ultimo lotto di lavori, che inizieranno nella primavera 2016, con la collaborazione del Consorzio Città Romana di Suasa, della Soprintendenza e del Comune. In particolare il finanziamento servirà al restauro della Domus dei Coiedii, l’ambiente più rilevante del parco.
Altro luogo interessato da intervento, grazie a un contributo di 10.000 euro, la Costa del Passetto, Grotte e Scogliere della Seggiola del Papa ad Ancona – al 124° posto nella classifica del censimento con 2.500 segnalazioni – porzione di costa rocciosa molto cara agli anconetani, posta ai piedi del quartiere Passetto, da cui si accede facilmente al mare. Il litorale è caratterizzato dalla presenza delle “grotte”, scavate nella falesia di calcare bianco nei punti più protetti dalle mareggiate e dal vento e utilizzate dai pescatori come ricovero per le barche. Il contesto naturalistico è reso ancora più suggestivo dai prolungamenti delle pareti rocciose fino alle pendici del monte Conero e da scogli dalla forma bizzarra, come quello chiamato la Seggiola del Papa. Trovandosi nelle immediate vicinanze del centro urbano, la spiaggia, l’unica di Ancona, è molto frequentata dai cittadini come luogo di svago balneare e sportivo. L’intervento del FAI e di Intesa Sanpaolo contribuirà a un progetto di recupero paesaggistico – condotto dal Comune di Ancona– che si inserisce nella riqualificazione della Costa del Passetto, con la realizzazione di un percorso pedonale, costituito da un camminamento con raccordi tra le varie zone del litorale, punti di sosta e sedute. L’intervento permetterà di ripristinare il collegamento pedonale con gli scogli e la messa in sicurezza delle passerelle per raggiungere le “grotte”. Negli anni passati il Comune ha già provveduto al ripascimento della spiaggia sassosa, un intervento che ne contrasta l’erosione, e alla sistemazione di una parte del piccolo litorale.

 

ALTRI CASI VIRTUOSI NELLE MARCHE

 

Monastero degli Zoccolanti a Corridonia (MC)

Al 28° posto nella classifica dell’ultima edizione del censimento con 11.390 segnalazioni, il Monastero degli Zoccolanti a Corridonia (MC) è stato il primo “Luogo del Cuore” nelle Marche. Il gran numero di voti e la visibilità ottenuta grazie al censimento sui media locali e nazionali hanno richiamato l’attenzione delle istituzioni. Il FAI si è fatto promotore di un incontro tra Soprintendenza, Comune e comitato rappresentante dei cittadini firmatari, che si è concluso con l’inserimento del bene tra quelli finanziabili dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. È notizia recente che il monastero abbia quindi ricevuto il fondo, “un risultato di cui non possiamo che gioire”, ha commentato la presidente del FAI Marche, Alessandra Stipa, “e che ci fa sperare che anche l’amministrazione di Corridonia possa partecipare al recupero, accogliendo così la richiesta dei cittadini che hanno votato, di cui il FAI si è fatto portavoce e del professor Sgarbi, che è più volte intervenuto a sostegno del monastero”.

 

Chiesa San Filippo Neri a Fermo

Al 5° posto nella classifica dell’edizione 2010 del censimento con 12.849 segnalazioni, la Chiesa di San Filippo Neri a Fermo, tra le più interessanti delle Marche per la preziosità degli apparati decorativi e pittorici, rappresenta un notevole esempio dello stile barocco nella regione. Di proprietà del Comune, la Chiesa fu chiusa al culto nel 1925 e, dopo anni di progressivo abbandono, danneggiata dal sisma del 1997, verteva in uno stato di completo degrado. Nel 2011 sono cominciati i lavori di restauro, che hanno visto nel tempo il concorso di Comune, Carifermo, Soprintendenza e Regione Marche. I lavori hanno preso il via dalla cripta, alta 10 metri, terminata il 16 novembre 2011.

Nel 2013, grazie agli interventi del FAI e Intesa Sanpaolo, è stato restaurato il portale in pietra istriana: i lavori sono terminati nel settembre 2013. Nel 2014 è iniziato il restauro della cappella dell’abside sinistra che ha richiesto un minuzioso lavoro di ripristino. Il bando successivo ha dato subito inizio al restauro della navata centrale, tuttora in corso. La fine delle opere è prevista entro l’anno.

La Delegazione FAI di Fermo, intanto, ha sempre tenuto alto l’interesse per la Chiesa, attraverso iniziative, conferenze e raccolte fondi per il restauro di due tele della seconda cappella di sinistra. Una di queste è già stata recuperata. Quest’anno, per la terza volta, la chiesa sarà aperta in occasione delle Giornate FAI di Primavera per mostrare alla città lo stato dei lavori e l’opera restaurata.

 

Intesa Sanpaolo affianca dal 2004 il FAI in questa iniziativa importante ed efficace. La tutela e la valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese sono valori fondanti del Gruppo e la sensibilizzazione dei cittadini sul valore del loro patrimonio è un impegno costante della Banca che, attraverso i suoi 4.300 sportelli, è uno strumento unico di dialogo e di sollecitazione per tutto il territorio nazionale. “I Luoghi del Cuore” è e sarà uno dei capisaldi della strategia di Intesa Sanpaolo che intende partecipare sempre più attivamente alla vita e allo sviluppo culturale e sociale del Paese.

 

L’appuntamento è per la prossima edizione del censimento, l’ottava, che verrà lanciata a maggio 2016.

 

I Luoghi del Cuore

Nel corso delle sue sette edizioni (dal 2003 al 2014), il censimento nazionale I Luoghi del Cuore ha raccolto oltre 3.400.000 segnalazioni – di cui più di 1.600.000 solo durante l’edizione 2014 – e i luoghi segnalati sono oltre 33.000: un numero straordinario di adesioni, una mobilitazione affettiva che ha coinvolto cittadini di ogni regione d’Italia e che rappresenta una “mappa” dei luoghi che contribuiscono a costruire l’identità del nostro Paese. Tutti i beni segnalati, che hanno ricevuto migliaia di voti o uno soltanto, hanno un valore speciale per chi li segnala con l’intento di renderli noti e tramandarli alle generazioni future. Attraverso un’azione di sensibilizzazione delle istituzioni competenti e dei mass media per una maggiore attenzione verso i “Luoghi del Cuore” degli italiani, ilFAI e Intesa Sanpaolo hanno già dato voce alle migliaia di segnalazioni raccolte e continueranno a farlo. 45 sono stati finora gli interventi di recupero che hanno restituito a molti luoghi la bellezza originale.

Per maggiori informazioni: www.iluoghidelcuore.it

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