Non a voce sola: 18° appuntamento a Porto Sant’Elpidio

Non a voce sola: 18° appuntamento a Porto Sant’Elpidio

NON A VOCE SOLA 2017

GIORGIA SERUGHETTI

PORTO SANT’ELPIDIO VILLA MURRI

26 SETTEMBRE ORE 21.15

DICIOTTESIMO APPUNTAMENTO

 

Porto Sant’Elpidio – Sarà il Comune di Porto Sant’Elpidio ad accogliere il 18° appuntamento della Rassegna Non a Voce Sola – Dialoghi al Femminile. Martedì 26 settembre alle ore 21.15 a Villa Murri, Giorgia Serughetti presenterà il suo ultimo libro Libere Tutte. L’appuntamento è promosso dal Comune di Porto Sant’Elpidio e fortemente voluto da ben due assessorati, la cultura e le pari opportunità e dalle due assessore Monica Leoni e Milena Sebastiani. All’insegna della potenza, fil rouge della rassegna 2017, quella potenza che non è potere , nè dominio, ma libertà di pensarsi e pensare il mondo, all’appuntamento elpidiense non poteva mancare Giorgia Serughetti che della libertà delle donne è paladina indefessa.

Giorgia Serughetti

La scrittrice è ricercatrice all’Università di Milano- Bicocca. Si occupa a tutto tondo di femminismo storico e di questione femminile. Mirabili le sue analisi della società moderna che vedono cambiare il ruolo femminile e legarlo sempre più a ruoli di terribile secondarietà, come spiegato nel volume Uomini che pagano le donne. Il suo ultimo saggio, Libere Tutte, fatto a quattro mani con Cecilia D’elia, mette in evidenza come il femminismo del 900′ abbia prodotto un cambiamento irreversibile ed abbia minato fin nelle radici l’ordine patriarcale, tuttavia il nuovo millennio sembra voler cancellare diritti oramai che si davano per acquisiti. Sono le due ricercatrici a farci notare come la libertà femminile si scontri continuamente con resistenze e mistificazioni, sembra sia in atto una nuova guerra e il luogo dove essa si combatte è il corpo e la libertà delle donne. In tutto il pianeta si assiste ad una recrudescenza della violenza maschile, nella sola Italia muore una donna ogni due giorni per femminicidio e gli stupri sembrano diventati una delle modalità privilegiate per ricordare alla donna la sua sottomissione e la sua subalternità. In questo stato delle cose come riconoscere, difendere e promuovere l’autodeterminazione delle donne e salvaguardarla dall’avanzata di forze conservatrici e integraliste che mirano a dominare la libertà delle donne attraverso il controllo della sessualità e della riproduzione? L’autrice ci suggerisce che la marcia delle donne non è ancora finita, che il femminismo vive nell’anelito alla libertà delle donne, perchè femminismo vuol dire liberta , qui e ora, ” la necessità e insieme la possibilità di cambiare il mondo a partire dai desideri delle donne”. Il libro non è solo un manifesto programmatico sulla libertà femminile, ma affronta , con lucidità e dati alla mano, temi vivi e controversi che riguardano i corpi femminili come l’utero in affitto, la fecondazione assistita, l’aborto, l’obiezione di coscienza, la prostituzione, il velo islamico, le migrazioni.

La serata si prefigura di grande interesse per la discussione su temi scottanti e su interrogativi che, a volte, non trovano risposta, ma la coscienza e la consapevolezza possono aiutare a vedere la realtà nella sua evidenza.

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