Benedetta Craveri, “La Contessa” a Non a Voce Sola

Benedetta Craveri, “La Contessa” a Non a Voce Sola

NON A VOCE SOLA 2022

TREDICESIMA EDIZIONE – IL SALTO

BENEDETTA CRAVERI e LUCIA TANCREDI – LA CONTESSA

URBISAGLIA – TEATRO COMUNALE
VENERDÌ 30 SETTEMBRE ORE 21,15

Il viaggio itinerante di Non a Voce Sola giunge alla sua ultima tappa, Urbisaglia, antica e grande città del Piceno. Venerdì 30 settembre alle ore 21,15 nella magnifica cornice del Teatro Comunale, la chiusura della rassegna sarà affidata a Lucia Tancredi e alla critica letteraria, biografa e saggista Benedetta Craveri, protagoniste di un intervento dal titolo La Contessa. In un cerchio magico narrativo sorprendente, dialogheranno con il pubblico su una figura femminile emblematica, ovvero Virginia Verasis di Castiglione, la nobildonna che divenne simbolo del salto verso l’indipendenza e la spregiudicatezza della società femminile del suo tempo, conquistando e manipolando a piacimento suo e del cugino Camillo Benso, Conte di Cavour, Napoleone III e tutta la corte francese della seconda metà dell’800.

‹‹Io non credo nell’amore, è una malattia che passa com’è venuta … prendetemi oggi, non contate di avermi domani» scrive Virgina Verasis di Castiglione a uno dei suoi innumerevoli amanti, palesando la sua esigenza più radicata e insopprimibile: non avere padroni. Un’esigenza che emerge prepotentemente dal racconto che della sua vita ci propone l’autrice Benedetta Craveri. Tutti noi – grazie agli scritti di testimoni e biografi, a film e sceneggiati televisivi, nonché ai moltissimi ritratti fotografici che in anni recenti sono stati pubblicati ed esposti – crediamo di sapere chi sia stata la contessa di Castiglione: una «seduttrice seriale» di incomparabile bellezza che, dopo aver conquistato (secondo le istruzioni ricevute dal conte di Cavour) Napoleone III e abbagliato la corte del Secondo Impero, si chiuse in una casa senza specchi nascondendo ai propri occhi e a quelli del mondo la sua inarrestabile decadenza. Ma colei che Robert de Montesquiou consacrò per sempre come «la divine comtesse» è stata molto di più, e Benedetta Craveri, la quale ha rintracciato negli archivi italiani e francesi un’ingente mole di lettere totalmente inedite, ce lo fa scoprire lasciando che sia Virginia a parlarci di sé: dei suoi amori, delle sue ambizioni, delle sue paure, delle sue ossessioni. Vengono così alla luce aspetti sorprendenti di una donna che seppe usare il suo fascino, ma anche la sua intelligenza politica, la sua audacia, la sua volontà di dominio, la sua straordinaria abilità di commediante, e anche una buona dose di cinismo, per raggiungere un traguardo all’epoca inimmaginabile: disporre liberamente della propria esistenza. Una ribellione alle regole imposte dalla morale del secolo borghese che, scrive Craveri, ‹‹ha mantenuto intatta la sua forza incendiaria e che ancora oggi disturba, sconcerta, scandalizza».

Benedetta Craveri è francesista, critica letteraria e scrittrice italiana. Nipote di B. Croce e allieva di G. Macchia, è considerata una delle massime studiose italiane di Lingua e letteratura francese, materia che ha insegnato presso l’Università della Tuscia e che attualmente insegna presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato come docente invitata con l’Università della Sorbona. Le sue ricerche sono state incentrate soprattutto sulla letteratura francese del XVII e XVIII secolo, con particolare attenzione alla conversazione e al ruolo che vi hanno esercitato le donne, i suoi scritti, le sue monografie e saggi hanno avuto un grande successo di critica e pubblico, tradotti in diverse lingue. Tra le principali pubblicazioni ricordiamo Madame du Deffand e il suo mondo (1982), La civiltà della conversazione (2001) Amanti e regine. Il potere delle donne (2005), Maria Antonietta e lo scandalo della collana (2006), Gli ultimi libertini (2016), La contessa (2021, Premio Bagutta 2022). È stata membro del Consiglio scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana e collabora alle pagine culturali de la Repubblica, a The New York Review of Books e alla Revue d’Histoire Littéraire de la France.

Lucia Tancredi è scrittrice e insegnante di letteratura. La sua specialità è cogliere, nei suoi romanzi e nelle sue biografie, la forza e l’intelligenza femminile di personaggi insospettabili, come Monica d’Ippona, madre di Sant’Agostino, Ildegarda di Bingen, mistica visionaria medievale, e Giulia Schucht, compagna di Antonio Gramsci. È suo l’originale romanzo sulla vita di Lorenzo Lotto (L’Otto), pittore misterioso, geniale e schivo, così come la sua ultima opera (Gargano negli occhi), dedicata alla terra natia, il Gargano, “una vertebra staccata d’Appennino, l’isola flottante in mezzo a una terra brada”.

L’evento è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 338 4162283.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com