dalla Prefettura di Fermo

dalla Prefettura di Fermo

Fermo – Si è riunito nella mattinata odierna, 2 febbraio 2018, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto D’Alessandro, alla presenza del Questore De Angelis e degli altri vertici delle Forze dell’Ordine.

Punto all’ordine del giorno:

Situazione della sicurezza pubblica nei Comuni aderenti al “Patto della Sicurezza”.

Hanno, pertanto, partecipato i Comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Montegranaro e Monte Urano, unitamente al Presidente della Provincia.

Il Prefetto ha raccolto le istanze dei Sindaci che si sono fatti interpreti istituzionali della situazione della sicurezza nelle rispettive comunità locali.

Per tali ragioni, si son voluti condividere con gli Amministratori locali presenti, i dati forniti dal Questore sull’andamento dei furti in questa provincia con un raffronto tra l’anno 2016 e l’anno 2017, verificando, in tal modo, un trend in diminuzione:

FURTI: ANNO 2016: 3488 – ANNO 2017: 2834 con una percentuale pari a – 18,75%.

Si è, poi, scorporato il dato, con una suddivisione in diverse tipologie di furti.

FURTO CON STRAPPO: ANNO 2016: 17 – ANNO 2017: 15 (-11,76%)

FURTO CON DESTREZZA: ANNO 2016: 238 – ANNO 2017: 147 (-38,24%)

FURTI IN ABITAZIONE: ANNO 2016: 833 – ANNO 2017: 678 (- 18,61%)

FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI: ANNO 2016: 272 – ANNO 2017: 240 (-11,76%)

FURTI SU AUTO IN SOSTA: ANNO 2016: 517 – ANNO 2017: 320 (-38,10)

FURTI DI AUTOVETTURE: ANNO 2016: 177 – ANNO 2017: 168 (-5,08)

FURTI DI CICLOMOTORI: ANNO 2016: 18 – ANNO 2017: 25 (+38,99)

FURTI DI MOTOCICLO: ANNO 2016: 10 – ANNO 2017: 28 (+180,00)

Alla luce dei dati ufficiali sopra riportati, il Prefetto ha dimostrato grande sensibilità ed attenzione alle legittime preoccupazione dei Sindaci circa la percezione dell’insicurezza che si registra, anche a seguito di episodi, se pur di microcriminalità, che si sono susseguiti in un breve arco temporale e nelle medesime aree territoriali.

Il Prefetto, ha, quindi, invitato le Forze dell’Ordine a continuare e perseverare nella loro quotidiana attività di controllo del territorio ed il Questore, sul punto, ha assicurato che proseguiranno i servizi mirati Interforze in funzione preventiva nelle zone maggiormente interessate dai recenti episodi delittuosi.

Molto si può fare, ha aggiunto il Prefetto D’Alessandro, sul fronte della collaborazione inter-istituzionale con gli enti locali, seguendo, da ultimo, le linee generali delle “Politiche pubbliche per la sicurezza integrata” previste dal decreto legge n. 14 del 20 febbraio 2017, convertito in legge n. 48 del18 aprile 2017, che ha disciplinato, anche in attuazione dell’art. 118, terzo comma della Costituzione, modalità e strumenti di coordinamento tra Stato, Regioni ed enti locali in materia di politiche pubbliche per la sicurezza integrata.

Sul punto, la Prefettura, in un lavoro sinergico con Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza, svilupperà sempre più le possibilità di intervento che la recente normativa offre su azioni coordinate e congiunte di prevenzione del crimine tra cui si citano:

  • Lo scambio informativo tra le Polizia locali e le Forze dell’Ordine presenti sul territorio per gli aspetti di interesse comune, ferme restando le rispettive attribuzioni istituzionali;
  • L’interconnessione a livello territoriale, delle sale operative;
  • La regolamentazione dell’utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio (molto si sta facendo sul territorio provinciale in tal senso, con l’attivazione e l’implementazione del sistema di videosorveglianza in numerosi Comuni, collegate con le sale operative di Questura e Carabinieri);
  • L’aggiornamento professionale integrato per gli operatori della Polizia locale e delle Forze di Polizia.

Proseguendo nella direzione già tracciata, si potranno, pertanto, elaborare specifici protocolli tra Prefettura, Forze dell’Ordine ed Enti locali che traducano in “azioni operative” il sistema della “Sicurezza partecipata” anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali secondo il principio della “Cittadinanza attiva”, che vede in questa provincia un positivo riscontro tra i cittadini.

I Sindaci hanno assicurato al Prefetto la massima collaborazione istituzionale ed operativa nel perseguimento delle “Politiche della sicurezza” nei rispettivi territori, nell’ottica di un’azione sempre più sinergica tra tutte le forze e le energie attive che possono essere messe in campo.

Il Prefetto D’Alessandro ha chiuso i lavori del Comitato, ringraziando i Sindaci per l’attenzione che pongono sui temi della Sicurezza e invitandoli ad essere per la Prefettura e le Forze dell’Ordine presenti sul territorio i primi interlocutori con cui confrontarsi ed assumere decisioni condivise.

IL CAPO DI GABINETTO

Francesco Martino

 

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