Francesco Adornato, Lucia Tancredi e Elisabetta Rasy per concludere Non a Voce Sola

Francesco Adornato, Lucia Tancredi e Elisabetta Rasy per concludere Non a Voce Sola

NON A VOCE SOLA 2019

TREDICESIMO E ULTIMO APPUNTAMENTO

F. ADORNATO e L. TANCREDI presentano ELISABETTA RASY – LE DISOBBEDIENTI

MACERATA – TEATRO DELLA FILARMONICA

28/09/2019 – H 17.30

Il percorso di Non a Voce Sola giunge alla sua naturale conclusione, tornando attraverso il proprio filo di Arianna, laddove era partito, nel grembo delle Marche. Il tredicesimo ed ultimo incontro della rassegna si svolgerà infatti a Macerata, presso il Teatro della Filarmonica, sabato 28 Settembre alle ore 17.30 , e vedrà concludere il percorso di ricerca sul mercato della felicità con tre personaggi d’eccezione, ovvero Francesco Adornato, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Macerata, e Lucia Tancredi, insegnante e scrittrice, che racconteranno non solo tutte le sfaccettature del percorso di Non a Voce Sola, ma vi apporranno un meraviglioso sigillo presentando un’ultima e importantissima ospite, l’editrice, scrittrice, giornalista e critica letteraria Elisabetta Rasy, che mostrerà la sua visione del mercato della felicità, con particolare attenzione al mondo femminile, tramite le riflessioni maturate nel suo ultimo saggio, dal titolo Le Disobbedienti, dedicato a molte donne che nella storia letteraria e artistica hanno combattuto battaglie impari con il mondo loro contemporaneo, ma nonostante questa hanno conquistato il loro posto al mercato della felicità e la possibilità di far sentire la propria voce, anche correndo il rischio di rimanere inascoltate e pregiudicate.

Francesco Adornato, nato a Cittanova, professore ordinario di diritto agrario, nonché rettore dell’Università di Macerata che supporta attivamente la rassegna, non solo si è laureato a Roma nel 1975 sotto la guida dell’ineguagliabile Stefano Rodotá, ma si è anche messo in gioco nell’accademia con un tema dapprima ritenuto marginale, ovvero come lo studio storico-giuridico del paesaggio agrario marchigiano potesse avere sul presente della comunità un così importante significato, quello di essere l’ambiente a fondamento di un popolo di uomini e donne uguali e ugualmente in grado di lanciarsi nel mercato della felicità.

Vicino al professor Adornato per questo incontro finale vi sarà Lucia Tancredi, ormai nota scrittrice pugliese di nascita e maceratese di adozione, che con le sue brillanti interviste per Non a Voce Sola con autrici legate in diversi modi a questo territorio, ha oramai dimostrato come le Marche non siano sonnacchiose sotto le cortine dello Stato Pontificio, ma un centro culturale attivo per la comprensione e l’indagine della contemporaneità socio-letteraria.

Insieme chiuderanno la rassegna e presenteranno l’intervento conclusivo di Elisabetta Rasy. La Rasy si è laureata in Storia dell’Arte alla Sapienza di Roma ed è stata fondatrice, con altre attiviste del Teatro della Maddalena, della casa editrice Edizioni delle Donne, dedicata alla pubblicazione di letteratura femminile e femminista. È collaboratrice di numerose riviste di critica letteraria e scrittrice eletta di argomenti letterari come Nuovi Argomenti, Paese Sera, la Stampa, l’Espresso e Panorama nonché cofondatrice assieme a Tondelli ed Elkann della rivista Panta. La Rasy ha sempre creduto nella disobbedienza come virtù, al ribellarsi alle logiche di massa per far sentire la propria voce, sgraziata o bella che fosse, alla legittima pretesa delle donne di entrare ad abitare l’arte a tutto campo, conquistandosi di diritto il posto a gareggiare assieme agli altri per conquistare i beni del mercato della felicità. Dedica questo intervento alla disobbedienza, alle donne ignorate e dimenticate della storia dell’arte e della letteratura, da Artemisia Gentileschi a Suzanne Valadon, a molte altre, donne che hanno voluto e rivendicato il loro diritto, anche se nate e cresciute in società avverse alla loro crescita, che poi hanno cercato di dimenticarle, ad essere parte della scena culturale del proprio tempo, senza se, ma e condizioni, cercando di esprimere al meglio la propria personalità, vincente o meno che fosse al mercato della felicità.

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