Hangartfest, apertura della 17ma edizione

Hangartfest, apertura della 17ma edizione
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Pesaro – 1° settembre / ore 21:00 / Teatro Maddalena

Ingresso € 10 intero / € 8 ridotto

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Inizio prevendita: 25 agosto

SHORT WORKS

Opening

Coreografie: Ilaria Barzetti (Italia

The Deep  

danza Marialaura Leoni (Italia)

musica The Haxan Cloak

The deep è profondità, nelle sue varie accezioni ed interpretazioni. Una discesa nell’interiorità, sin dalle prime note, rapida e vorticante, un’esplorazione che vuole metterci a nudo di fronte alle nostre…paure forse? aspetti di scomodità, fragilità? o forse di routine…

Un climax vorticante, a volte dai tratti noir, intervallato da immagini e momenti di stasi, rievocando figure di una realtà fisica che sembra essere al momento solo un vago ricordo.

La realtà è rappresentata dal corpo, forte e al tempo stesso flessuoso e disarticolato, mobile verso sé stesso e in sé stesso, a volte spinto così al limite da suscitare disagio e scomodità in chi guarda; tuttavia, qualunque sia l’approccio di chi sta guardando, è inderogabile la discesa nell’abisso, collettivo e individuale, in questa profondità di mente e corpo.

Rimembranza 

danza Maria Brigidi (Italia)

musica Murcof

Il concetto di rimembranza è proprio della letteratura: ‘un ricordare associato, nell’uso poetico, alla capacità di risuscitare nella coscienza immagini e soprattutto sentimenti remoti’. 

È memoria profonda, che fatica ad essere rievocata, vuoi perché dolorosa, vuoi perché profondamente sepolta in noi. 

È una memoria ancestrale, potente e quasi mistica, ma al tempo stesso fisica, perché il nostro corpo ne porta le tracce e viene mosso da essa, più o meno consapevolmente. 

Dante ci parla di ‘puntura della rimembranza’ proprio perché non è qualcosa di astratto: il ricordare è qualcosa che ci prende nel profondo e ci muove, in avanti o indietro, a noi la scelta, ma non vi è possibilità di stasi, questa sorta di Purgatorio può essere solo temporanea e condurci in una direzione o nell’altra opposta. 

In questo lavoro, il ricordo ci muove avanti: la forte energia iniziale che parrebbe esplodere ad un certo punto, viene infine incanalata, placandosi naturalmente. Vi è una risoluzione pacifica e rasserenante. 

Come se alla fine si fosse scelto di ricordare, accettare e capire l’importanza di quella ferita. 

Per poi passare oltre. 

…and the voice  

danza Aurora Profili (Italia)

musica Laurie Anderson

Una sperimentazione incentrata sul nesso tra movimento e voce; a tratti, una sorta di linguaggio dei segni danzato, a testimonianza di come il gesto di per sè sia già danza e di come sia carico di significati e implicazioni…tanto che la parola viene dopo, quasi come non ce ne fosse necessità immediata. 

La continua (e a tratti martellante) ripetizione della sillaba “ah” filtrata attraverso un ampio uso del vocoder, inizialmente sembra trasmetterci un’oggettiva difficoltà di espressione, in uno stato quasi apnoico. 

Tale apparente disagio viene subito superato in chi guarda, non appena ci si scopre in sintonia con la comunicazione gestuale, di per sé innata e naturale in ciascuno di noi, ma semplicemente relegata in secondo piano dall’immediatezza della parola. 

Il lavoro quindi si incentra sulla profondità del comunicare, sugli eco dei significati del corpo e nel corpo, dove sono semmai i gesti che muovono le parole e non il contrario. 

E alla fine infatti è il corpo, il gesto, a muovere la parola. 

A tratti ironico, quasi leggero e spensierato, vuole riportarci in realtà all’essenza della comunicazione, alla sua spontaneità. 

Alla fine ‘This in the hand, the hand that takes’ sembra quasi gettare un ponte verso un’eventuale altra persona (forse di un’altra lingua?), con la quale non riusciremmo a parlare e le nostre parole risuonerebbero come le vuote ‘ah’ iniziali… ma possiamo comunque scegliere di comunicare. 

in collaborazione con Atelier Danza Hangart 

ILARIA BARZETTI 

È danzatrice contemporanea e neo-classica in vari Festival italiani (Hangartfest, Fuorifestival Civitanova e altri), è stata assistente coreografa, maître de ballet e stage manager nelle due ultime edizioni del festival internazionale di danza contemporanea ‘Interdans’ (Belgio).

Approfondisce lo studio e i linguaggi della tecnica contemporanea prendendo parte a vari laboratori e corsi di formazione (Ultima Vez, Codarts, Gaga). Come coreografa vince diversi premi tra cui ‘Uniti con la danza, Uniti per la vita’ (2020); Ballet Beyond Borders, USA – Montana (2019); Premio Internazionale Danza Rieti (2019); ‘DanzAFirenze’ (2019).

Nel 2019 partecipa allo spettacolo ‘Leggere per ballare’, direzione artistica Arturo Cannistrà, (Fondazione Aterballetto) e collabora con l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro nelle produzioni danza 2016-2017-2018.

coN-figura-azioni  estratti
DIsEGNO DI UN GRUPPO DI FIGURE CORRELaTE
progetto co-lab

Anteprima (restituzione di fine residenza) 

Mualem/de Filippis Dance Projects 

Coreografia e concept: Michal Mualem (Israele) / Giannalberto De Filippis (Italia)

Danzano: Candice Baroux (Francia), Luca Parolin (Italia), Camilla Crescentini (Italia), Rosa Dicuonzo (Italia), Camilla Grandolfo (Italia), Valeria Alvarado (Colombia)

Il progetto CO-LAB nelle sue fasi diverse è stato creato in residenze a: 

Fienile Fluò – Bologna, in collaborazione con associazione culturale Crexida/AnimaFluò

Teatro Limonaia, Firenze, con il supporto di Company Blu 

Teatro Maddalena, Hangartfest

Ospitato alla Terra del corpo, progetto Selene Centro Studi – Ekodanza

Supportato da: KIRE, Pianoro, Muvet/Spazio Danza, Bologna

Durata: 50 minuti

Per creare, dobbiamo coinvolgerci, come singolo, come gruppo, scegliere come e quale parte di noi, quando e quanto scegliamo di far vedere, di condividere. La condivisione è diventata anche più necessaria in questo periodo particolare che ci fa ricordare l’importanza di comunicare, di relazionare, di avvicinare.

Abbiamo lavorato con tante parole chiave, su ciò che siamo e non siamo, su quello che vorremmo essere e quello che desideriamo / non desideriamo per noi stessi e per chi ci sta vicino. Abbiamo lavorato dentro cornici limitanti, per poi trovare la libertà di esprimere, di trasformare un materiale che ci mette in una condizione diversa e nuova, attraverso la fantasia oppure ridisegnando la propria realtà.

Ci saranno due creazioni diverse basate sulle stesse idee, un inizio comune che porta attraverso una via diversa e spazi diversi a un punto finale differente.

CO-LAB è un progetto pensato e dedicato sia a danzatori di talento appena usciti dalle accademie di formazione Europee che stanno per fare il loro passo decisivo nel mondo professionale sia a quei danzatori anche più maturi ed esperti che vogliano fare un’esperienza di creazione coreografica in un approccio altamente professionale e di respiro internazionale.

I danzatori, selezionati previa audizioni, hanno preso parte ad un primo periodo di ricerca. In un secondo tempo, circa metà del gruppo iniziale è stato scelto per affrontare una vera e propria creazione, in diverse residenze artistiche, attraverso restituzioni pubbliche in vista del debutto ad HANGARTFEST.

CO-LAB è alla prima edizione ed intende radicarsi come una opportunità costante negli anni per aiutare tanti danzatori di talento ad avvicinarsi al mondo professionistico. Il titolo dello spettacolo portato ad HANGARTFEST: Con-figura-azioni – Disegno di un gruppo di figure correlate.

MICHAL MUALEM (Israele)

La sua formazione come artista, danzatrice ed insegnante va dal classico al contemporaneo, dalla composizione coreografica, improvvisazione e Contact al metodo Feldenkrais. Fino all’età di 15 anni pratica ginnastica artistica a livello nazionale.

Dal 1994 al 2001 lavora come danzatrice in Israele in compagnie quali Liat Dror and Nir Ben Gal Dance Company e Noa Dar Dance Group oltre a collaborare con coreografi come Inbal Pinto, Niv Sheinfeld e Anne Mary Porass. In questo periodo presenta anche il suo primo lavoro, Brown Sugar, come coreografa al Suzanne Dellal Center di Tel Aviv. Dal 2001 è membro stabile a Berlino con la compagnia di Sasha Waltz, danzando in produzioni quali Korper, Nobody, Insideout, Impromptus, Dido and Aeneas, Dialoge 09 per l’apertura del Neues Museum di Berlino e Maxxi per l’inaugurazione del Museo d’Arte Moderna in Roma.

Nel 2012 è assistente alla Coreografia per la ripresa della creazione Nobody di Sasha Waltz al Göteborg Ballet.

Nel 2013 prende parte alla nuova creazione di Sasha Waltz, Sacre.

In questi anni collabora nuovamente con la coreografa Noa Dar in Arnica e con Roberto Zappalà per il solo Instrumet 2, la sofferenza del corpo.

Nel 2014 danza ancora con Sasha Waltz in Orfeo e nel 2015 continua la sua collaborazione con Sasha Waltz in Romeo and Juliette. A partire dal 2005 approfondisce il suo impegno nell’insegnamento della danza contemporanea nelle sue diverse forme, combinandole e rielaborandole in senso del tutto personale, fra tecnica release, teatro danza, contact e improvvisazione.

È docente in questi anni in centri internazionali quali Suzanne Dellal Center (Tel Aviv) e la Jerusalem Academy (Gerusalemme), Scenario Pubblico (Catania), IALS (Roma), SEAD (Salisburgo), Burkley University (California), per citarne alcuni.

Parallelamente incomincia il suo percorso coreografico, creando dal 2005 ad oggi, numerose coreografie in progetti indipendenti, commissionati da accademie professionali quali Modem in Catania e SEAD in Salisburgo, compagnie basate su “Guests Choreographers” e non ultimi, progetti supportati da Festival quali Curtain Up di Tel Aviv.

I suoi lavori vengono rappresentati in Festival Internazionali quali Aerowaves, Tanec Praha, OperaEstate, Festival de la Citè ed altri.

GIANNALBERTO DE FILIPPIS (Italia)

Pratica arti marziali cinesi per 14 anni, è la sua prima esperienza di studio del corpo e del movimento e rappresenta una radice fondamentale nel suo modo di pensare la danza.

Nel 1998 lavora nella compagnia “Lyria” di Giulia Gussago a Brescia.

Nel 1999 si diploma al London Contemporary Dance School e studia successivamente tecniche come release, Limon, Contact e Improvvisazione con maestri quali Poul Douglas, Sasha Rubicek, Kerry Nicholls, Sue McLannan, Adam Benjamin, Fin Walker, Gill Clarke, Siobhan Davies, Jeremy Nelson e altri.

Come danzatore tra il 2000 e 2002 lavora in Svizzera nella Compagnia “Molteni” di Philipp Egli, in Germania con Iztok Kovac (En-Knap), Martina Labontè, Mikel Aristegui, nel 2003 con Sasha Waltz e nel 2007 lavora nella Compagnia Naturalis Labor di Luciano Padovani in La Catedràl.

Nel 2009 danza in Dialogue 9 – Maxxi ancora con la coreografa Sasha Waltz.

Nel 2010 lavora con la Compagnia Abbondanza Bertoni nelle produzioni A Libera Figura e nel 2011 danza ancora per la stessa compagnia al Piccolo Teatro di Milano.

Nel 2014 lavora nella Compagnia Naturalis Labor in Romeo y Julieta e nel 2017 danza in Circle per la coreografa Roberta Zerbini.

Come coreografo inizia la sua carriera nel 2001 quando presenta il suo primo lavoro coreografico, Drops of Memory. L’anno successivo mette in scena Touching feet under the covers.

A partire dal 2005 coreografa diversi lavori insieme a Michal Mualem: il duetto In Between, premiato nel 2006 al 20° Concorso Coreografico Internazionale di Hannover, il trio Here and not e il quartetto Silenzio Cucito.

Dal 2007 crea, ancora insieme a Michal Mualem, alcune delle coreografie del corso di specializzazione “Modem” diretto da Roberto Zappalà in Catania.

Nel 2008 coreografa insieme a Silvia Bertoncelli Paper-Wall, premiato al Concorso Coreografico “Danz’è” nell’ambito del Festival Oriente Occidente 2008.

In questo stesso anno coreografa insieme a Michal Mualem And after all that… per la Compagnia “HaDance” di Haifa in Israele e, nell’anno successivo, il duetto Broken Alright.

Sempre nello stesso anno crea anche Mr Moon Mrs Luna per la scuola d’arte “Vizo” in Haifa. 

Nel 2014 crea due coreografie per SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance, Seexteen Feet in, Two Feet out e Is it okay if I Die like this?.

Nel 2016 lavora con Giulia Gussago nel Progetto Verziano dal titolo La Causa ed il Caso, in collaborazione con La Casa di Reclusione Verziano (Brescia) e crea un primo studio per la nuova creazione Stones in Motion, quintetto nato per scenari non teatrali, site specific.

Come docente dal 2002 insegna Danza Contemporanea, Contact e conduce Laboratori Coreografici in numerosi seminari in tutta Europa e Israele, sviluppando una sua personale metodologia.

Nel corso della sua attività ha insegnato in accademie e centri professionali internazionali fra i quali SEAD (Salzburg), MODEM (Catania), TANZFABRIK (Berlino), IALS (Roma), a compagnie professionistiche e amatoriali. Per Attori propone un lavoro specifico sul movimento e sul corpo in stage intensivi.

Nel 2016 avvia una collaborazione per la formazione di educatori e operatori nell’ambito del sociale.

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clicca l’allegato: CON-FIGURA-AZIONI

 

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