dall’Amat

dall’Amat

ASCOLI PICENO, SABATO 27 NOVEMBRE AL TEATRO DEI FILARMONICI IL GRANDE GIOCO
PRIMO DI DUE APPUNTAMENTI DEDICATI AI RAGAZZI

 

Un dittico per tutta la famiglia al Teatro dei Filarmonici e al Ventidio Basso di Ascoli Piceno su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC.

Sabato 27 novembre al Teatro dei Filarmonici il primo appuntamento è con Il grande gioco di Silvano Fiordelmondo, Simone GuerroFrancesco Niccolini, regia e scrittura scenica di Simone Guerro, che vede in scena lo storico attore del Teatro Pirata Silvano Fiordelmondo insieme a Fabio Spadoni, attore con sindrome Down, in una storia che commuove e diverte. Hector e Papios. Due fratelli. Una vita sola. Un grande gioco, fatto di condivisione, complicità e affetto smisurato. Una notizia inaspettata irrompe nella loro vita e modifica il ritmo della loro relazione. Da quel momento parte una nuova avventura: i due compilano una lista dei desideri, da esaudire tutti, sfidando il tempo, come ogni grande gioco che si rispetti. In questo modo, in un divertimento continuo, che passa per un rocambolesco viaggio al mare, un’improbabile serata in discoteca, un lunapark e un ultimo inaspettato desiderio, si arriva alla fine di una intensa giornata. I due fratelli si lasciano andare, ognuno per il suo viaggio, serenamente perché consapevoli di avere vissuto tutto quello che c’era da vivere. La lista dei desideri è finita ma non la loro straordinaria storia. Editor teatrale dello spettacolo prodotto da ATGTP è Francesco Niccolini, light designer Michelangelo Campanale, costumi Maria Pascale, musiche originali Emilio Marinelli.

Domenica 19 dicembre al Ventidio Basso è la volta de Il circo delle bolle di sapone in su, uno spettacolo energico, vivace e colorato di Michelangelo Ricci di CircoRibolle. Figure danzanti producono migliaia di bolle con strani congegni per reinventare storie esilaranti e divertentissime. Un vero circo fatto di numeri senza animali che con un vortice di coreografie e giochi coinvolge il pubblico di tutte le età.

Biglietti posto unico numerato 8 euro, 4 euro ridotto fino a 14 anni, o,50 euro fino a 3 anni. Informazioni e prevendita biglietteria del teatro 0736 298770 e biglietterie circuito vivaticket. Inizio spettacoli ore 17.30.

 

 

 

PESARO, TEATRO SPERIMENTALE MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE SIMPOSIO DEL SILENZIO,

UN RACCONTO TRA DANZA, CLOWNERIE E TEATRO

Il Teatro Sperimentale di Pesaro ospita mercoledì 24 novembre su iniziativa del Comune con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC uno spettacolo per il pubblico più giovane, Simposio del silenzio una creazione di Lucrezia Maimone in scena con Elie Chateignier.

La giovinezza è finita, la fantasia sta svanendo, i sogni si allontanano e diventano ricordi, poi pensieri che si mescolano alla realtà. Una serie di grossi libri enigmatici popolano la scena costruendo fantasie controverse, raccontando le nostre inquietudini, le nostre speranze, mostrandoci le paure che risiedono nei nostri cuori, chiedendoci infine di non lasciar scappare la magia dell’infanzia neanche quando saremo vecchi. Simposio del silenzio è una fiaba sulla precarietà: il peso, l’equilibrio, il rischio, il conflitto dualistico e l’ineluttabile desiderio di un’irraggiungibile armonia unitaria, un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio, luogo in cui risiede il nostro sé implicito, nel quale è necessario recarsi per poter conoscere le profondità del proprio essere, della propria complessità, tuffandosi nell’oscurità della propria essenza nella speranza di riemergere in un nuovo sé unitario e integrato.

Nel complesso viaggio che ci traghetta dall’infanzia all’età adulta, l’adolescenza è il luogo transitorio delle inquietudini, delle trasformazioni, il luogo dove i sogni e i desideri, provenienti con incanto infantile dalla spensieratezza dell’infanzia, si proiettano al futuro dialogando (e sovente scontrandosi) con la realtà. Come le fiabe ci insegnano, questo è però il viaggio necessario a comprendere chi siamo anche e soprattutto attraverso il dialogo con le nostre paure più profonde. Così in Simposio del silenzio: uno racconto tra danza, clownerie e teatro, pensato e costruito come un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio, le cui geografie si ispirano alle opere illustrate di Lorenzo Mattotti. Al centro della storia è l’inquietudine e la fragilità di una giovane protagonista e la sua goffa relazione interrogativa con grossi e pesanti libri a popolare la scena. Come portatori di ipotetiche risposte e strade percorribili, questi oggetti, quasi dotati di vita propria, la accompagnano in un viaggio verticale alla ricerca di sè che quasi ricorda gli scenari illogici dell’Alice di Carroll durante la celebre caduta nella tana del bianconiglio. Da questa caduta all’indietro, immagini e movimenti si susseguono, per dare vita a simboli dell’inquietudine infantile, attraverso gli scenari torbidi di una narrazione dedicata al dubbio, all’incertezza, alla precarietà dell’io. Come in ogni fiaba di crescita, la narrazione insiste e ritorna sulle dinamiche generate dalla domanda e dal desiderio di equilibrio di fronte all’ostacolo, alla prova da superare, al luogo sicuro e all’ordine da conquistare: abbandonando la certezza presunta di un centro, il racconto si lancia nella precarietà del moto, nella ricerca di un temporaneo luogo sicuro, di un ordine plausibile, per restituirci infine l’unica certezza possibile: che nulla resta mai uguale a se stesso e che la condizione di domanda è l’unica via per la crescita, il cambiamento, la scoperta.

L’ambiente sonoro è di Lorenzo Crivellari, al violino Elsa Paglietti, accompagnamento drammaturgico Stefano

Mazzotta, accompagnamento artistico alla magia Jonathan Giard, disegno luci Tommaso Contu. La produzione è realizzata con il contributo di Zerogrammi (Torino), Interconnessioni 2018/T Off (Cagliari), con il sostegno di

Regione Piemonte, MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali | Regione Sardegna, MIBAC -Ministero per i Beni e le Attività Culturali, progetto vincitore del Premio CollaborAction Kids XL#1 2018 – azione del Network Anticorpi XL.

Per informazioni: biglietteria del Teatro Sperimentale 0721 387548. Inizio spettacolo ore 19.

 

 

PESARO, TEATRO SPERIMENTALE, GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE

IN SCENA UN CHANT D’AMOUR DI TEATRO REBIS

Giovedì 25 novembre il Teatro Sperimentale di Pesaro ospita un nuovo appuntamento della stagione dedicata al contemporaneo promossa dal Comune di Pesaro e dall’AMAT con Un chant d’amourCome mettere in scena l’odio? di Teatro Rebis, scrittura scenica e regia di Andrea Fazzini, con Meri BracalenteMassimiliano FerrariFernando MicucciFrancesca Zenobi.

 

Un chant d’amour prende spunto dai cosiddetti ‘fatti di Macerata’, accaduti tra gennaio e febbraio 2018 – vale a dire l’omicidio e il dissezionamento del corpo della giovane romana Pamela Mastropietro ad opera del nigeriano Innocent Oshegale e il successivo attentato di matrice razzista del maceratese Luca Traini –  filtrati attraverso la pièce I Negri di Jean Genet, di sessant’anni precedente, rielaborata e allestita in forma di teatro d’arte di burattini, in collaborazione con il Teatro Medico Ipnotico di Parma. Le scaglie storiografiche raccolte dal Teatro Rebis, che a Macerata risiede, sono state sviluppate seguendo le tracce degli inneschi sociali succeduti ai fatti, quelli perlopiù elusi dai media, i più catramosi, striscianti e grotteschi.

Le schermaglie liriche dei personaggi genettiani Arcibaldo, Virtù, Villaggio, Neve, La Corte trovano riflesso in scene complementari, concepite come quadri di Provincia, nei quali gli attori assumono le funzioni iconiche di maschere d’attualità. Non uno spettacolo documentativo, quanto piuttosto, in linea con la poetica della compagnia, una riflessione intimista, onirica e politica nel senso ‘drammatico’ del termine, vale a dire di contrapposizione di opinioni e deliri, di azioni e visioni, di tragico e farsesco – insomma, un canto d’amore.

Un chant d’amour, oltre ad essere l’unico film scritto e diretto da Jean Genet, dà anche il titolo a una delle sue rare poesie pubblicate.

I burattinai sono Patrizio Dall’Argine e Veronica Ambrosini, collaborazione fonica Andrea Lambertucci, collaborazione sartoriale Giuditta Chiaraluce, costumi e assistenza alla regia Meri Bracalente, scrittura scenica e regia Andrea Fazzini. La produzione dello spettacolo è realizzata in collaborazione con Kilowatt Festival di Sansepolcro, Festival Teatri di Vetro di Roma, La Corte Ospitale di Rubiera, Marche Teatro, Festival Inteatro di Polverigi, AMAT, U. B. I., Festival Nottenera di Serra de’ Conti, L’Appartamento di Firenze, Europa Teatri di Torino, Drama Teatro di Modena, Regione Marche.

Per informazioni: biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548. Inizio spettacolo ore 21.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com