UilP: “Nel 2022 pensioni più ricche a causa dell’inflazione. Ma non servirà a contenere la stangata…”

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ASCOLI PICENO: +25,50 € AL MESE AI PENSIONATI! PREOCCUPANO I RINCARI
Nel 2022 pensioni più ricche a causa dell’inflazione. Ai pensionati Ascolani un aumento medio mensile di 25,50 euro. Ma non servirà a contenere la stangata di luce, gas e prodotti alimentari. 

Per i pensionati Ascolani è in arrivo una piccola revisione della pensione con l’assegno previdenziale di gennaio.

Infatti, con l’aumento dell’inflazione, dopo anni, si sono rivisti i valori delle pensioni.

È noto che l’importo medio delle pensioni vigenti nella provincia di Ascoli Piceno è di 797 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.058 euro delle pensioni di vecchiaia ai 428 euro delle pensioni e assegni sociali.

L’importo medio delle pensioni di vecchiaia nella provincia è in linea con quello delle Marche (+23 euro rispetto alla media regionale) ma inferiore a quello nazionale (-189 euro lordi).

Pertanto su un assegno medio Inps di circa 1.500 euro lordi mensili, l’aumento è di circa 25,50 euro, con rivalutazione piena fino a 4 volte la pensione minima.

In pratica, l’importo subisce un ritocco dell’1,7% che è l’inflazione programmata dall’Istat per l’anno in corso.

Sono cifre modeste ma vogliamo ricordare che dopo anni di battaglie si ritorno alla disciplina prevista dalla Legge n. 388/2000 che non contempla contributi di solidarietà e mantiene il criterio della piena rivalutazione per le pensioni di importo fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (che dal 2022 è pari a 523,83 euro).

Tenendo conto che l’80% dei pensionati ascolani riceve un assegno inferiore a 4 volte la “minima”, la piena rivalutazione è una buona notizia. 

Preoccupano invece i rincari annunciati per l’anno in corso e, in particolare, la stangata sulle bollette e sui prodotti alimentari.

Queste voci incideranno in modo determinante sulle tasche dei nostri pensionati tanto da far risultare del tutto irrisorio l’adeguamento dell’1,7% programmato dall’Istat.

Ricordiamo che nuovamente che con il 2022 la rivalutazione delle pensioni prevede un adeguamento dell’1,7% rispetto al 2021, che viene applicato in maniera progressiva secondo il metodo a scaglioni, più vantaggioso per i meno abbienti:? 

  • 1,7% (100%) per gli assegni fino a 4 volte il minimo (fino a 2.062 € lordi)? 

  • 1,53% (90%) per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.577,90 € lordi)? 

  • 1,275% (75%) per gli assegni più alti (oltre 2.577,90 € lordi)? 

Ad esempio, una pensione di 2.700 € subisce una rivalutazione di 44,50 € così determinata:? 

  • 1,7% per il primo scaglione di 2.062 € = + 35,05 €?

  • 1,53% per il secondo scaglione da 2.062 € a 2.577,90€ = + 7,89 €? 

  • 1,253% per l’ultimo scaglione, da 2.577,90 € a 2.700 € = +1,56 €?

La rivalutazione ha effetto anche su:

  • La pensione minima mensile che passa da 515,58 € a 524,35 €;

  • L’assegno sociale mensile che passa da 460,28 € a 468,10 €.

Per chi ha iniziato a versare i contributi non prima del 1/1/96, l’importo minimo da maturare per accedere alla pensione di vecchiaia passa a 702,16 €.

Gli importi predetti sono provvisori poiché riferiti all’inflazione dei primi 9 mesi dell’anno.

L’INPS provvederà a un eventuale conguaglio a gennaio 2023, con il valore definitivo ISTAT di tutto il 2021.

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