dall’UniMc

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Presentazione del libro “Veneficium. Storia di un crimine atroce”  

Lunedì 17 aprile alle 17 alla biblioteca di Ateneo. Ingresso libero.

Nell’ambito dei Colloqui eum organizzati dalla casa editrice dell’Università di Macerata, lunedì 17 aprile alle 17 sarà presentato il libro “Veneficium. Storia di un crimine atroce” di Emilia Musumeci. Con l’autrice dialogheranno Simona Antolini, presidente delle eum, Paolo Marchetti, professore di storia della giustizia, Massimo Meccarelli, professore di storia del diritto medievale e moderno, Michele Pifferi, professore di storia del diritto medievale e moderno e Chiara Scarponi, allieva della Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi”. L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà nella Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata).

 

Il veneficiocrimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell’età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca.

 

Emilia Musumeci insegna Storia del diritto medievale e moderno e Storia del diritto penale e della criminologia all’Università di Teramo. È autrice dei volumi Cesare Lombroso e le neuroscienze: un parricidio mancato. Devianza, libero arbitrio, imputabilità tra antiche chimere ed inediti scenari (FrancoAngeli, 2012), Emozioni, crimine, giustizia. Un’indagine storico giuridica tra Otto e Novecento (FrancoAngeli, 2015) oltre che di numerosi articoli e saggi pubblicati in riviste e volumi collettanei editi sia in Italia che all’estero.

 

 

Il ritorno di Jack Cambria all’Università di Macerata 

Lunedì 17 aprile, il pluridecorato negoziatore della Polizia di New York sarà alle 11 al Dipartimento di Giurisprudenza per un incontro.

 

Lunedì 17 aprile Jack Cambria ritorna all’Università di Macerata. Dopo un saluto al questore Vincenzo Trombadore, il pluridecorato negoziatore della Polizia di New York sarà alle 11 al Dipartimento di Giurisprudenza per un incontro dialogato aperto dai saluti del rettore John Mc Court e del direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli. L’evento è organizzato in collaborazione con Roi Group, gruppo maceratese alla guida di brand leader nella creazione di grandi eventi per la crescita professionale, personale e di una casa editrice. Moderano Lorenzo Compagnucci e Giorgia Vulpiani,

Jack Cambria era già stato ospite dell’Ateneo maceratese 4 anni fa per parlare dei principi della negoziazione nell’ambiente degli affari in preparazione del Career Day rivolto a laureati e laureandi. “Come Ateneo siamo sempre attenti ad offrire ai nostri studenti occasioni di scambio con grandi nomi del mondo accademico e professionale – commenta il rettore McCourt -. E’ questo il nostro valore aggiunto: la possibilità di confronto diretto e approfondito con i docenti e con una rete di studiosi ed esperti di livello nazionale ed internazionale. In un mondo contemporaneo in cui si fa fatica a dialogare, Jack Cambria ci offre una lezione di vita basata sulle sue plurime esperienza, sottolineando l’importanza dell’ascolto, del dialogo, e del saper negoziare. Siamo onorati dalla sua presenza nel nostro Ateneo e grati a Marcello Mancini, Ceo & Founder di Roi Group, per aver organizzato con noi questo prestigioso evento”.

“Amiamo portare nella nostra città – sottolinea Marcello Mancini – le menti più brillanti del pianeta che abbiamo la fortuna di ospitare nei nostri eventi. In particolare, Jack Cambria ha un legame speciale con Macerata, dove è venuto quattro anni fa ed è stato accolto da tutta la cittadinanza per quello che è: una persona che ha avuto un percorso professionale fuori dall’ordinario, ma che mette a disposizione di tutti mostrando con la sua empatia quanto si possano applicare le tecniche di negoziazione in ogni ambito della nostra vita”.

Cambria ha prestato servizio nel New York Police Department per oltre 33 anni. Durante la sua carriera, è stato comandante dell’elite Hostage Negotiation Team, coordinando gli sforzi di oltre 100 negoziatori e supervisionando la formazione e la certificazione di tutti i nuovi membri. Per 16 anni ha fatto parte dell’Emergency Service Unit del New York City Police Department, l’unità dedicata ad operazioni di salvataggio, recupero ostaggi, azioni antiterrorismo e operazioni Swat. Ha inoltre svolto attività di formazione e consulenza in materia di negoziazione in stato di crisi e comunicazione per le forze dell’ordine, tra cui l’Fbi, i servizi segreti e le Nazioni Unite.

 

 

L’incontro: Giurisprudenza e Lega Nazionale Dilettanti

Il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata Stefano Pollastrelli insieme al coordinatore del dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero. Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche la professoressa Francesca Spigarelli, si è parlato dello sviluppo di importanti collaborazioni per valorizzare il corso di laurea in Consulente giuridico per lo sport. Attraverso l’organizzazione di stage e il contributo di professionisti del settore dello sport alle attività di formazione e didattica, si intende promuovere e valorizzare la professionalità giuridica in ambito sportivo.

 

 

Università di Macerata, studentessa e pittrice con sindrome di Down si laurea in beni culturali 

Eleonora Caliri ha conseguito il titolo con una tesi sull’arte come strumento di emancipazione femminile. Il rettore McCourt: “Uno sprone ad avere il coraggio di intraprendere percorsi di crescita per realizzare i propri sogni”. 

Una nuova storia esemplare all’Università di Macerata: Eleonora Caliri, trentatré anni, studentessa e pittrice con sindrome di Down, originaria di Porto Recanati, si è laureata oggi in beni culturali e turismo con una tesi dal titolo “Donne, arte ed innovazione sociale: l’esperienza ‘libere guerriere’ della Global Thinking Foundation”.

“E’ una bellissima notizia – dice il rettore John McCourt. La dottoressa Caliri ha affrontato gli studi universitari come un percorso di crescita ed emancipazione, andando oltre la condizione specifica di disabilità. Il suo è un esempio, uno sprone per tutti noi a non farci imprigionare dai pregiudizi, a non perdere fiducia nelle nostre capacità, ad avere il coraggio di intraprendere percorsi di crescita per realizzare i nostri sogni. Le faccio le mie più calorose congratulazioni come faccio un convinto applauso a tutte le studentesse e a tutti gli studenti del nostro Ateneo che, con grande impegno, nonostante le difficoltà incontrate soprattutto durante il periodo di Covid, sono riusciti a portare a termini i loro studi e a laurearsi e prepararsi per il futuro”.

Quella di Eleonora è una storia di straordinaria resilienza e forza d’animo, che affonda le basi in una personale determinazione, coadiuvata da un impeccabile supporto familiare e dall’incontro con Global Thinking Foundation, fondazione no profit nata nel 2016 per iniziativa di Claudia Segre. Eleonora si inserisce all’interno della “Galleria delle Libere Guerriere”: uno spazio dedicato a giovani artiste under 35 che rispecchiano i valori di Libere di… VIVERE. “Il mondo che vorrei – dice la stessa Eleonora – è un mondo a colori nel quali mi piacerebbe vivere e dove la rabbia che mi porto dentro per non essere compresa appieno lasci spazio alla possibilità di lavorare ed emanciparmi economicamente”. 

“E’ stato stimolante – commenta la relatrice della tesi Isabella Crespi, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi – potersi confrontare con una studentessa che mostra anche una grande sensibilità verso l’arte come impegno sociale per la parità di genere. L’Ateneo collabora già da alcuni anni con la Global Thinking Foundation, condividendone gli obiettivi di sostegno alle fasce deboli”.

Alla neo dottoressa sono giunti anche i complimenti del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Impegno e determinazione sono le basi più solide per raggiungere ogni obiettivo nella vita. Spero di poter conoscere presto Eleonora che, oltre ad essere una bravissima studentessa, ad impegnarsi per i diritti delle donne, per l’emancipazione femminile e l’inclusione, è anche un’artista talentuosa e ha già progetti molto ambiziosi per il suo futuro”.

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