Prospettiva van Orton, caro Sindaco ti riScrivo

Prospettiva van Orton, caro Sindaco ti riScrivo

San Benedetto del Tronto, 2023-07-28 – Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta sulla mostra “Prospettiva van Orton”

 

 

<<“PROSPETTIVA VAN ORTON”

Su questa Grande Mostra avevamo scritto al Comune le nostre perplessità [lettera protocollata il 17.7.’23 con n°55757], anche relativamente al suo costo e alla sua lunghissima durata senza senso, ma nessuna risposta dal Palazzo.

Il 15 luglio, giorno dell’apertura, alcuni di noi erano anche presenti – con dei cartelli addosso – all’esterno della Palazzina Azzurra (e poi un po’ anche all’interno) per “informare” gli intervenuti coi nostri educati ed esaurienti volantini. Il sindaco però ci ha scansati, “lascia perde…”. Pazienza!

Ora la mostra è iniziata, come volevasi dimostrare non ci va (quasi) nessuno [figuriamoci a settembre – ottobre – novembre…], ma la Palazzina resterà okkupata dai gemelli di Torino.

Allora, fiduciosi ma non troppo, rimandiamo nuovamente al Palazzo (divulgandola a mezzo stampa) la stessa lettera con i nomi di tutti i partecipanti al dissenso. Voi ci conoscete, siamo artisti educati, indigeni e non, un po’ bravi e un po’ no, ma tutti con certi desideri, aspettative e diritti sui quali giustamente crediamo. Se siete educati, ci risponderete questa volta?

Cordialmente.

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Al Sindaco della Città di San Benedetto del Tronto

Antonio Spazzafumo

All’Assessore alla Cultura

Pasqualina (Lina) Lazzari

Oggetto: lettera di protesta per la mostra “Prospettiva van Orton” in Palazzina Azzurra

In relazione alla mostra d’arte “Prospettiva van Orton”, con la curatela di Stefano Papetti, in corso dal 15 luglio 2023 al 7 gennaio 2024 in Palazzina Azzurra di San Benedetto, i sottoscritti cittadini contestano fortemente questa Vostra scelta che a noi pare una vera e propria cessione dello spazio pubblico a favore di una specifica associazione e del loro progetto. Seppure controversa per discutibili ragioni di valenza artistica-culturale (aspetto che vorremmo tralasciare perché pertinente a un campo più propriamente critico e di settore – l’arte è per natura molteplice, ma sarebbe bene che i luoghi a lei dedicata fossero coerentemente gestiti), i sottoscritti osservano e sottolineano con forte e convinto dissenso, le condizioni poste dall’evento stesso che crediamo costituisca un precedente per nulla replicabile, e più precisamente per:

 1) Il tempo smisurato dedicato all’esposizione (paragonabile a quella in corso della Collezione di Capodimonte al Louvre);

 2) L’esborso di denaro pubblico a suo sostegno con svariate migliaia di euro;

 3) L’ingresso del pubblico condizionato dal pagamento di un biglietto

(non riportiamo cifre per non essere inesatti rispetto ad eventuali cambi intervenuti, in più o in meno).

Ci bastano e dovrebbero bastarVi questi solo tre punti per comprendere questa nostra protesta. Sono punti che costituiscono un unicum nella storia della Palazzina Azzurra, che dal 1996 costituisce un riferimento importante per moltissimi artisti non solo ‘locali’, sia per esporre che da visitare.

Per non apparire ‘provinciali’ e chiusi in una visione locale dell’arte, dichiariamo che mostre di estremo prestigio e interesse vi si sono sempre svolte e spesso seguite con attenzione da parte di tanti appassionati o semplici curiosi del “bello e del ben fatto”. La sorte di certe strutture, come la Palazzina Azzurra, è sempre somigliante a un grafico con picchi e discese, ma resta un trend che ci segnala la bontà di tenere in piedi una simile Storia.

Se creiamo però dei precedenti che snaturano la sua funzione, allora rischiamo di perderla e che diventi un’altra ‘cosa’ (forse privatistica e commerciale come un wine bar), sia per noi sambenedettesi che per il suo territorio, ma soprattutto per i nostri amati e tanto sospirati turisti, che sono sempre più attratti da arte e luoghi curati e dinamici.

 Sappiamo che il Comitato Comunale delle Arti Visive, organo interno al Comune stesso e a capo delle attività di programmazione della Palazzina Azzurra, si è espresso in senso contrario all’adozione di quest’ultima “Prospettiva van Orton”. Forse per le stesse nostre ragioni?  

La speranza non è nel Vostro accoglimento, ma in una Vostra profonda riflessione in merito per il prossimo futuro. Senza ciò si rischia di portare questa città a un maggiore degrado culturale con sempre più sfiducia nei suoi rappresentanti e amministratori pubblici.

Distinti saluti

San Benedetto del Tronto, 17 luglio 2023

Di seguito i nomi degli aderenti a questa protesta, sottoscritta per ora in modo informale, ma con il loro consenso informato.

Alfredo Celli, Alice Agnelli, Americo Marconi, Andrea Capecci, Bianca Massi, Bruno Benatti, Carlo Gentile, Daniela De Carolis, Daniela Santoni, Daniele Olivieri, Domenico Parlamenti, Emidio Mozzoni, Fabrizio Mariani, Filippo Massacci, Fiorenzo Massacci, Flavia Marcella Mandrelli, Francesco Del Zompo, Giacomo Lelli, Giancarlo Orrù, Giorgio Voltattorni, Grazia Carminucci, Lina Lanciotti, Luciano lacoponi, Luigi Troli, Marcello Lucadei, Marcello Sgattoni, Maria Teresa Urbanelli, Mario Lori, Marisa Marconi, Massimiliano (Max) Censi, Michele Ortore, Nima Tayebian, Ondina Miritello, Paolo Annibali, PGC, Pier Giorgio Cinì, Remo Croci, Rino Bernasconi, Rossella Piunti, Sara Di Giuseppe, Teresa Ciarrocchi, Vittorio Amadio. >>

 

 

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