La sanità del piceno della discordia

La sanità del piceno della discordia
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Sanità nel Piceno: Centralità degli ospedali e prevenzione territoriale, non siano scissi ma riprogrammati

 

Due Ospedali che abbracciano un territorio di oltre 200 mila abitanti, con una percentuale che aumenta vertiginosamente lungo la costa nel periodo estivo, non possono essere sottoposti ad una suddivisione plastica dei reparti, piuttosto ad un aumento qualitativo dell’offerta assistenziale.
Premesso che Orgoglio Civico mantiene ferma la posizione di gestire al meglio i due ospedali, ci teniamo a sottolineare che la qualità non viene dettata “dalle mura edilizie” ma dai professionisti che vi operano.
Professionisti sempre più corteggiati dal privato che offre loro contratti e condizioni più vantaggiose infatti mentre la politica discute i nostri professionisti stanno decidendo se rimanere o se spostarsi nel privato. Ora lo affermiamo pubblicamente così non sfuggirà di sicuro.
La sanità non si improvvisa ma si programma negli anni e chi in passato ha governato non ha prodotto un buon lavoro visti gli effetti di oggi.
La sanità in ast5 non si programma dividendo la dote tra i due ospedali ma aumentando la qualità dove occorre, riorganizzando le risorse presenti e all’occorrenza investendo in nuove risorse.
E poi la grande incognita sulla prevenzione territoriale, sulla gestione domiciliare dei pazienti fragili, inteso come auspicio all’aumento qualitativo e quatitativo delle prestazioni domiciliari per la finalità preventiva onde evitare le grandi corse verso i pronto soccorsi.
Ambedue gli ospedali devono avere le stesse capacità di migliorare e saper gestire sia le emergenze che le attività elettive altrimenti il rischio è quello di diminuire l’offerta assistenziale.
Per risolvere al meglio le esigenze dei cittadini occorre vagliare le evidenze, in vista a tutti,  “pesare” i numeri reali delle attività, senza interferenze o altre magie.
La politica si faccia carico oggi delle questioni irrisolte senza attendere le prossime elezioni perché potrebbe essere troppo tardi.
Dopo le nomine provenienti dalla Romagna ora attendiamo la nomina del Direttore Sanitario, in attesa della tanto attesa riforma organizzativa della Ast5.
Orgoglio Civico
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