Canducci: ‘Domanda attualità question time Concessioni balneari’

Canducci: ‘Domanda attualità question time Concessioni balneari’

San Benedetto del Tronto, lì 24.11.2023

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: DOMANDA ATTUALITA’ EX ART. 47 E 88 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO CONSIGLIO COMUNALE

(1) Considerato che, presentata dalla Commissione Europea nel febbraio 2004, nel 2006 è stata approvata ed emanata la Direttiva c.d. Bolkenstein, relativa ai servizi nel mercato europeo comune. Tale Direttiva è stata recepita dal Governo italiano nel 2010 e prevedeva che, entro maggio 2017, gli Stati membri dovessero rimettere a bando le concessioni rilasciate negli anni dagli enti locali, dando la possibilità di aprire un’attività commerciale su un’area pubblica a tutti i cittadini europei, senza limite di nazionalità, in un qualunque Paese dell’area UE;

(2) Considerato che tra le concessioni vi sono anche quelle che riguardano gli stabilimenti balneari;

(3) Tenuto conto che l’applicazione della Direttiva è stata successivamente rinviata a più riprese con diversi provvedimenti legislativi, e che già, con Sentenza del 14 luglio 2016, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva sancito l’illegittimità della proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, e dichiarato il carattere di autoesecutività della Direttiva Bolkestein;

(4) preso atto che, con Sentenza del 9 novembre 2021 n.17 e 18/21, il Consiglio di Stato, in Udienza Plenaria, ha dichiarato illegittime le proroghe delle suddette concessioni demaniali marittime in quanto, in mancanza di una specifica normativa nazionale di recepimento dei contenuti della Direttiva Bolkestein, la stessa deve intendersi direttamente applicabile nel nostro ordinamento, fissando al 31 dicembre 2023, il termine ultimo di efficacia delle suddette proroghe, al solo fine di permettere alle amministrazioni interessate di preparare ogni opportuno atto per l’assegnazione delle suddette concessioni;

(5) Tenuto conto che, alla data della suddetta Sentenza del Consiglio di Stato l’attuale Amministrazione era già entrata in carica;

(6) Tenuto anche conto che la Corte di giustizia UE, con sentenza del 20 aprile 2023, ha nuovamente condannato il rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime e ha imposto procedure selettive imparziali e trasparenti tra i soggetti che si candidano alla gestione delle spiagge.

(7) Visto che il Governo Draghi, con Legge n.118 del 5 agosto 2022, aveva recepito la suddetta normativa, disponendo all’art.3, commi 2 e 3 – in recepimento dell’indirizzo giurisprudenziale del Consiglio di Stato – la proroga fino al 31 dicembre 2023 delle concessioni in essere, e la loro ulteriore proroga per il tempo strettamente necessario fino alla conclusione delle procedure di gara in essere e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2024, escludendo in radice qualunque proroga generalizzata;

(8) Che il Governo Meloni succeduto al Governo Draghi, nell’esclusivo intento di tutelare gli interessi degli attuali concessionari, non ha proceduto all’attuazione della suddetta legge delega, e non ha quindi provveduto ad emanare i relativi decreti legislativi cercando al contempo ogni appiglio giuridico, anche il più improbabile, per escludere l’applicazione della suddetta direttiva alle concessioni balneari;

(9) che, da ultimo, si è cercato di ottenere tale risultato con una presunta “mappatura” delle concessioni balneari (in realtà esistente da molti anni e consultabile da tutti i cittadini accedendo al sito internet del Demanio marittimo) con lo scopo di dimostrare una “non scarsità” della risorsa “spiaggia”, in sprezzo alle normative, a quanto già stabilito dal Consiglio di Stato nella sopra citata sentenza 18/21, ed all’evidenza fattuale della situazione delle coste italiane;

(10) che la Commissione Europea, respingendo tale ricostruzione, ha già preannunciato una procedura di infrazione contro lo Stato Italiano;

(11) che lo stesso Governo, nel tentativo di tenere ancora aperta una trattativa sulla questione con l’Unione Europea, ha aperto la possibilità per i comuni di rinnovare senza gara le concessioni esistenti almeno fino al 31 dicembre 2024, con un apposito emendamento approvato in sede di conversione del D.L. n.198 del 29 dicembre 2022 (c.d. Decreto Milleproroghe) con L.14 febbraio 2023, n.14, ignorando quanto già ampiamente deciso in materia dall’Unione Europea e dai massimi organi di giustizia italiani e dell’Unione Europea;

(12) che il suddetto decreto costituisce un atto normativo inefficace, tanto che lo stesso è stato correttamente ignorato da grandi realtà municipali come Rimini, Genova, Lecce e molte altre, le quali, applicando direttamente la direttiva Bolkestein ed il contenuto della L.118/2022 (Legge Draghi), stanno predisponendo i bandi per l’assegnazione delle suddette concessioni demaniali seguendo procedure trasparenti nonché le linee guida previste dalla Legge e dall’ANAC in materia di attribuzione di concesisoni demaniali;

(13) che questa amministrazione, ha ritenuto opportuno applicare la proroga generalizzata prevista dal decreto “Milleproroghe”, prorogando le attuali concessioni fino al 31 dicembre 2024, ignorando la reale situazione giuridica delle concessioni, irrimediabilmente scadute, e l’opportunità di procedere alla piena applicazione della Direttiva Bolkestein, attraverso procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle suddette concessioni;

(14) che l’applicazione dell’inefficace normativa italiana, oltre a costituire una occasione persa per una complessiva revisione dei criteri di assegnazione delle concessioni demaniali marittime, espone la stessa Amministrazione a ricorsi in sede amministrativa stante l’evidente illegittimità della delibera di cui sopra;

(15) che tali ricorsi possono costituire un potenziale grave danno per l’Amministrazione statale e comunale, potendosi facilmente prefigurare un consistente danno erariale in ragione della mancata applicazione di procedure di gara per l’attribuzione delle concessioni, oltre che esporre dirigenti, funzionari e amministratori a responsabilità di carattere patrimoniale e penale;

(16) che analogo pericolo corrono i titolari delle concessioni scadute, che potrebbero incorrere nelle conseguenze penali in caso di abusiva occupazione dell’area demaniale;

(17) che, ancora di più, l’accoglimento di tali ricorsi potrebbe determinare il caos gestionale dei lidi proprio all’approssimarsi della stagione balneare, con danni incommensurabili per l’economia cittadina,

SI CHIEDE AL SINDACO

di conoscere:

(1) Se, dal momento del suo insediamento, questa Amministrazione, in considerazione dell’importanza del settore in oggetto per l’economia cittadina, abbia proceduto a definire le modalità per la messa a gara delle suddette concessioni demaniali marittime, stanti i termini di cui alla suddetta Sentenza del Consiglio di Stato del 2021 e ribaditi dalla L.5 agosto 2022, n.118, con particolare riferimento ai criteri di gara, che devono essere comparativi, non discriminativi, aperti e trasparenti, facendo riferimento alla normativa nazionale in materia di assegnazione di concessioni di beni pubblici e tenendo presente la normativa in materia e gli univoci esiti avutisi ai più alti livelli giurisdizionali;

(2) In ragione di quale interesse l’Amministrazione Comunale ha inteso prorogare ancora di un anno in maniera generalizzata le concessioni demaniali marittime, senza procedere con i bandi di gara da concludere entro l’anno come imposto dalla legge, proroga evidentemente priva di legittimità e giuridicamente inefficace, inefficacia che può essere immediatamente rilevata da chiunque ne abbia interesse davanti ai competenti organi giurisdizionali;

(3) se l’Amministrazione, in relazione alla particolare importanza che il settore turistico balneare riveste per l’economia cittadina, abbia valutato, in termini di danno di carattere economico, erariale e di immagine, gli esiti di eventuali ricorsi in sede amministrativa e penale contro tale delibera di proroga generalizzata delle concessioni, ricorsi il cui favorevole accoglimento appare certo;

(4) se l’Amministrazione abbia considerato i rischi che ne deriverebbero all’approssimarsi della stagione estiva, con l’impossibilità di procedere rapidamente alle gare qualora eventuali sentenze sottraessero le concessioni demaniali a coloro che ne sono stati titolari fino al 31 dicembre 2023;

(5) se l’Amministrazione comunale non intenda rivedere il suo atteggiamento, utilizzando il tempo che rimane per porre rimedio con la massima celerità possibile alle sue inadempienze, promuovendo le gare e prevedendo a salvaguardia della stagione estiva entrante che le nuove assegnazioni con relativi subingressi non avverranno prima dell’autunno;

(6) Se intenda, con tali atti, approfittare dell’occasione per valorizzare l’utilizzo degli arenili cittadini in maniera più rispettosa dell’ambiente, concedendo maggiori diritti ai cittadini per la piena fruizione delle c.d. “spiagge libere” e dando in definitiva piena applicazione al “Piano Spiaggia” a suo tempo approvato dalle precedenti Amministrazioni.

Si richiede risposta orale nel question time.

Paolo Canducci, Capogruppo Europaverde-RinasciSanbenendetto

Aurora Bottiglieri, Capogruppo PD-Nos-Articolo 1

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