Porto d’Ascoli, zona storica A3, piano di recupero, interventi edilizi al di fuori di qualsiasi logica? Sinistra Italiana pone delle domande

Porto d’Ascoli, zona storica A3, piano di recupero, interventi edilizi al di fuori di qualsiasi logica? Sinistra Italiana pone delle domande
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San Benedetto del Tronto, 2024-02-22 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

A Porto d’Ascoli, per la zona compresa tra la SS16, via Turati, via Damiano Chiesa e via Mare, individuata dal PRG come zona storica A3, era stato approvato un piano di recupero nel 1983 e riadottato con delibera n.122 del dicembre 1993. Trascorsi 10 anni dall’approvazione definitiva del piano di recupero, tale piano deve ritenersi scaduto, come afferma la giurisprudenza, e pertanto deve essere riadottato per la parte non ultimata. Da quanto ci risulta dal 2003 non vi è stata più alcuna riadozione del piano. Dal 2003 ad oggi sono stati però effettuati interventi edilizi nella zona interessata dal piano di recupero e in particolare abbiamo visto sorgere al posto di modeste villette costituite da un solo piano, grandi condomini con l’ovvio e conseguente aumento del carico urbanistico, mentre non sono stati attuati le previsioni del piano di recupero preordinate alla realizzazione di servizi pubblici, come verde e parcheggi. Il problema è che con un piano scaduto dovrebbero tornare in vigore le previsioni dell’art.28 della NTA che prevedono che, prima dell’approvazione del piano particolareggiato e, si deve ritenere anche in presenza di un piano scaduto, siano consentiti soltanto interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo. A questo punto ci domandiamo: gli interventi edilizi effettuati nella zona A3 sono stati autorizzati in attuazione del piano di recupero? Se si, questi interventi possono ritenersi legittimi e conformi al PRG, essendo il piano di recupero scaduto e quindi non più vigente? Non si tratta solo di un problema tecnico o di carattere formale ma dell’esigenza di tutelare la vivibilità di una zona della città già densamente abitata e che non può più sopportare interventi speculativi al di fuori di qualsiasi logica di una coerente programmazione urbanistica e di un armonico governo del territorio.
Comunicato stampa Sinistra Italiana

 

 

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