dalla Regione Marche

dalla Regione Marche
mercoledì 3 aprile 2024  09:44

Domande per i danni della Peronospora nelle produzioni di uva: istruzioni operative Agea

Si avvisa che sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 74 del 28/03/2024 è avvenuta la pubblicazione del Decreto ministeriale 24 gennaio 2024 (24A01490) “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità delle infezioni di peronospora (Plasmopara viticola) nel territorio della Regione Marche.

Sul portale nazionale SIAN è possibile presentare le domande di aiuto per i danni da peronospora dovuti alle infezioni dal 1° maggio 2023 al 15 giugno 2023 nei territori elencati all’art.1 del sopracitato decreto ministeriale,  secondo le istruzioni operative di AGEA riportate nella circolare n. 30 del 28/03/2024.

Le domande di aiuto possono essere presentate entro il termine perentorio di 45 giorni decorrenti dal giorno corrispondente alla data di pubblicazione del decreto ministeriale.

mercoledì 3 aprile 2024  15:08

Legge Urbanistica, prorogati gli effetti del Piano Casa

 

 

Sono stati prorogati gli effetti del Piano Casa, in via transitoria e fino al recepimento da parte dei Comuni marchigiani delle prescrizioni contenute nella nuova legge urbanistica. Ciò è stato possibile in virtù dell’Accordo, recentemente e definitivamente approvato, tra Regione e Ministero della Cultura, come previsto dalla stessa legge sul governo del territorio. Sarà così consentito ai Comuni di autorizzare interventi edilizi in deroga al piano regolatore generale, con incremento fino al 20% della volumetria dell’edificio previa deliberazione del Consiglio comunale.

Oggi i termini dell’Accordo sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale all’Urbanistica, Stefano Aguzzi, il presidente della III Commissione consiliare per il governo del territorio, Luca Serfilippi, e la dirigente del Servizio Urbanistica Maria Cristina Borocci.

“Si tratta – ha dichiarato il presidente Acquaroli – di un accordo importante anche a tutela della nostra economia locale, che ci consente di preservare e poter continuare a utilizzare uno strumento come il Piano casa, seppure in maniera ridotta rispetto al passato. È un accordo che è di buon senso e credo che potrà essere utile, un risultato che contraddistingue la nostra regione ed è un’opportunità di cui altre regioni non usufruiscono più e che potrà diventare elemento strutturale quando la nuova legge urbanistica, che a nostro avviso dà una visione chiara, dà concretezza e rispetto al territorio, sarà pienamente operativa. Un’opportunità per coniugare le esigenze di tutela dell’identità paesaggistica e dei valori culturali con quelle della valorizzazione del patrimonio costruito e dell’attrattività del territorio marchigiano”.

“Oggi presentiamo un atto importante che riguarda lo sviluppo urbanistico nella nostra regione – ha specificato Aguzzi – La nuova legge urbanistica non solo non è stata impugnata dal Governo nazionale ma abbiamo ora anche l’accordo con il ministero della Cultura che consente alla Regione Marche, unica in Italia insieme con l’Emilia Romagna di poter proseguire con l’attuazione dei Piani Casa. Ci saranno alcune limitazioni, poiché si tratta di una deroga, finché non si andrà a regime quando i Comuni approveranno i PUG (Piani urbanistici generali). Fino a quel momento la deroga consentirà di portare avanti le attività legate al Piano Casa su tutte le parti del territorio, tranne i centri storici”.

“È una grande occasione di sviluppo e un’eccezionale agevolazione concessa alla nostra Regione – ha ribadito Aguzzi – nell’ambito dell’attività congiunta con il Ministero della Cultura, di redazione della legge stessa che ha permesso anche di superare il vaglio di legittimità dello Stato”.

“È stato un iter complesso – ha sottolineato il presidente della III Commissione consiliare per il governo del territorio, Luca Serfilippi – che ha richiesto mesi di audizioni e lavoro. Ringrazio il relatore di maggioranza Andrea Assenti e tutta la commissione per il grande sforzo profuso. Questi sono i primi frutti che aziende e famiglie attendono per poter continuare ad ampliare in deroga la propria azienda o casa”.

La legge, che si compone di 36 articoli ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2024, prevede un periodo transitorio da dodici a quarantotto mesi per l’approvazione dei nuovi piani proposti dalla legge e di dodici mesi per l’approvazione del nuovo Piano Paesaggistico Regionale (PPR).

In questo periodo i Comuni potranno valutare in piena autonomia gli interventi di riqualificazione in deroga nel rispetto dei contenuti dell’Accordo, che costituisce pertanto il riferimento necessario e indispensabile per dare attuazione a tali deroghe.

Gli interventi dovranno garantire il miglioramento della qualità dell’edificato, la qualità diffusa del costruito e la configurazione complessiva in termini di numero di piani, allineamenti principali, materiali, tipologia edilizia rispetto agli edifici e al contesto circostante.

L’Accordo, che è stato sottoscritto dal presidente della Regione Marche e dai dirigenti della Direzione Generale ABAP e del Segretariato Regionale per le Marche, si compone di 6 articoli. In particolare, l’articolo 3 “Disciplina di applicazione” stabilisce i criteri per verificare l’attuabilità degli interventi in deroga esclusivamente nelle zone territoriali omogenee B ed E, cioè nelle zone consolidate a ridosso dei centri storici e nelle zone agricole. Nel resto del territorio, ad eccezione delle zone A del centro storico dove non sono consentiti interventi in deroga, gli stessi non sono soggetti al rispetto dei contenuti dell’Accordo.

Per agevolare l’individuazione univoca degli edifici oggetto di tutela è stato predisposto dagli uffici un apposito webgis e il relativo manuale d’uso.

Ascoli Piceno, sbloccati i fondi per la scuola “basket”
Castelli: “Grande lavoro di squadra con Fioravanti”
Guido Castelli


Roma, 2 Apr
– Possono partire i lavori nell’ex sede della Banca d’Italia di Ascoli Piceno: sarà uno spazio per
garantire la continuità delle lezioni mentre si svilupperanno i cantieri di ricostruzione nelle scuole,
afferenti al centro storico, finanziate dall’Ordinanza speciale 3. L’investimento di 4,1 milioni di euro,
consentirà l’adeguamento e l’utilizzo per tre anni lo storico immobile di corso Mazzini, è stato possibile
grazie ad una norma adottata nel corso dell’ultima cabina di coordinamento sisma. La previsione,
contenuta nell’Ordinanza 172, consente di utilizzare, in una logica unitaria e coordinata, il 10%
dell’importo dei lavori programmati per ciascuna scuola allo scopo di garantire con spazi e soluzioni
alternative la continuità didattica.
Il palazzo può ospitare circa 22 classi e andrà ad affiancare altri spazi individuati dal Comune per essere
utilizzati durante i lavori di ricostruzione. La prima scuola che traslocherà temporaneamente nell’ex Banca
d’Italia sarà l’istituto “Malaspina”.
Abbiamo lavorato a stretto contatto con il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, con il sindaco
di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e con l’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche per studiare le migliori
soluzioni per la ricostruzione di presidi fondamentali come le scuole
– dichiara il Commissario Castelli -. In
questo modo garantiamo che le attività didattiche possano proseguire senza interruzioni, nonostante le
sfide logistiche che la ricostruzione ci presenta ogni giorno
”.
La novità introdotta dalla Cabina sisma presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma
2016 Guido Castelli, consente ai soggetti attuatori che si occupano della ricostruzione di più scuole di
usare il 10% della somma complessiva degli interventi programmati per costruire, affittare o sistemare
edifici ad uso scolastico, sia pubblici che privati, che possano ospitare le classi mentre si interviene sulle scuole.
Una norma che farà da apri-pista – conclude Castelli – per analoghe decisioni che già altri comuni
capoluogo stanno per assumere. Abbiamo iniziato da Ascoli anche in relazione al numero e alla
complessità dei lavori di ricostruzione delle scuole, sia di competenza comunale che provinciale. Anche la
provincia potrà usufruire della norma approvata in cabina, utilizzando il 10% cumulato (per un totale di

3,8 milioni) destinato ad un ampliamento dell’Istituto Tecnico industriale E. Fermi, utile ad ospitare gli
studenti delle scuole superiori oggetto di riparazione post sisma
“.

Cultura: Castelli, approvazione Pdl teatri riconosce anche eccellenze dell’Italia centrale

ROMA, 3 apr – “La Camera dei deputati ha appena approvato il testo unificato delle proposte volte a
dichiarare i teatri italiani monumento nazionale. Alcuni di questi si trovano nei territori del sisma 2016,
come lo Sferisterio di Macerata, il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il Teatro Caio Melisso di Spoleto
e il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti e del cratere 2009, come nel caso del Teatro comunale ‘Nazzareno De
Angelis’ de l’Aquila. Si tratta di luoghi unici per storia, bellezza e valore artistico che contribuiscono in

modo fondamentale ad arricchire l’offerta culturale delle città del Centro Italia. Questo è un riconosci-
mento particolarmente importante per le realtà di territori che, in questi anni, hanno dovuto affrontare le

conseguenze del sisma e che vogliono riprendere un percorso virtuoso di crescita anche attraverso la va-
lorizzazione del patrimonio artistico e culturale che sono in grado di offrire. Non a caso all’interno del

Programma NextAppennino (fondo complementare al Pnrr per le aree del sisma 2009 e 2016) è presente

una sub-misura dedicata a progetti di micro, piccole e medie imprese destinati ad attività culturali. Il prov-
vedimento passa ora al vaglio del Senato, ma la sua va-lenza è di estrema importanza e ringrazio il Presi-
dente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, per l’importante lavoro che ha svolto”.

Lo dichiara il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016.

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