dalla Regione Marche

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martedì 16 aprile 2024  13:19

Completati i lavori di mitigazione del rischio idraulico nei Comuni Ancona, Camerata Picena e Falconara

Come da cronoprogramma, si sono conclusi i lavori relativi alle due casse di espansione sul fosso San Sebastiano e sul fosso Cannetacci, sul bacino idrografico del fiume Esino. I lavori sono stati presentati questa mattina, in occasione della verifica dello stato di consistenza delle due vasche.

Si tratta di opere, come ha spiegato l’assessore regionale alle Risorse idriche e alla Difesa del suolo, che rientrano in un apposito programma di interventi che hanno come obiettivo la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree del bacino idrografico del Fiume Esino interessate dagli eventi alluvionali del 2006. L’investimento è consistente, pari a circa 3 ml e 500 mila euro. È infatti priorità della Regione scongiurare il ripetersi di fenomeni alluvionali dalle conseguenze devastanti per il territorio e la popolazione residente. Infine, particolare non secondario è il fatto che sia stata posta grande attenzione all’impatto ambientale delle due casse di espansione: in tale logica sono stati scelti materiali perfettamente in grado di integrarsi alla morfologia del territorio.

In particolare, per il Fosso Cannettacci nel Comune di Falconara si è realizzata un’area di espansione delle piene con volume invaso di 254.000 mc; si è poi proceduto all’adeguamento della sezione idraulica a valle del ponte della provinciale fino a valle del ponte della ferrovia.

Per il Fosso San Sebastiano è stato completato il rifacimento del ponte sulla via comunale nel Comune di Falconara e realizzata un’area di espansione delle piene con volume invaso di 475.000 mc e l’adeguamento della sezione idraulica a valle del ponte della provinciale fino a valle del ponte della ferrovia.

Nate da un accordo programmatico tra la Provincia di Ancona e i Comuni di Falconara Marittima, Ancona e Camerata Picena, le due opere, realizzate a protezione degli abitati di Castelferretti e Fiumesino, rientrano in una serie di interventi finanziati dalla Regione Marche che concorreranno a una considerevole riduzione del rischio esondazioni su aree considerate sensibili già dall’evento meteorologico del 2006.

Questa mattina, oltre all’assessore regionale, erano presenti i sindaci dei Comuni di Falconara Marittima e Camerata Picena, la presidente dell’Assemblea del Consorzio e l’amministratore unico della società in house del Consorzio che ha seguito la progettazione e la supervisione del cantiere.

Per quest’ultimo, l’obiettivo primario delle vasche di espansione è quello di invasare rilevanti volumi d’acqua che, una volta superata l’onda di piena, vengono restituiti in maniera graduale sul territorio. In questo modo si riducono notevolmente le soglie di criticità durante eventuali fenomeni meteorologici eccezionali, evitando la tracimazione e l’allagamento delle aree antropizzate.

Per la presidente dell’Assemblea del Consorzio, non è più possibile essere semplici spettatori dei cambiamenti climatici in atto. Occorre lavorare di concerto, ognuno nell’ambito della propria competenza, per tutelare luoghi, persone e interi settori economici. Guardare non solo alla gestione ottimale di quanto già esistente ma programmare il futuro che abiteranno le prossime generazioni. Quanto realizzato con le casse di espansione, ne è un perfetto esempio.

 

 

 

martedì 16 aprile 2024  14:06

Terzo Settore, pubblicato l’Avviso pubblico per interventi di rilevanza regionale. Prevede il coinvolgimento di Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e Fondazioni

E’ stato pubblicato l’Avviso Pubblico per l’attivazione di un programma di interventi di rilevanza regionale che prevede il coinvolgimento di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo Settore.

Per la prima volta gli Enti del Terzo Settore vengono direttamente e attivamente coinvolti dalla Regione Marche nell’ideazione di proposte progettuali per realizzare attività di interesse generale. Si tratta di una nuova modalità di collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore, grazie a cui gli Enti del Terzo settore non sono considerati solo soggetti da cui il settore pubblico acquisisce prestazioni ma come soggetti con i quali collaborare attivamente per individuare le strategie più efficaci e le risorse più idonee per garantire i diritti dei cittadini e rispondere ai loro bisogni.

Tramite il bando (ai sensi dell’Accordo di Programma 2022-2024 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Regione Marche) viene individuata una rete di soggetti del Terzo Settore costituiti o con impegno a costituirsi in ATS (Associazione Temporanea di Scopo) che definirà gli interventi e le azioni di progetto durante i tavoli di co-progettazione con la Regione Marche, assicurando l’ideazione e la realizzazione di attività che abbiano ricadute su tutto il territorio regionale.

Tra le azioni, individuate durante la prima fase di coprogettazione, quello di promuovere la cultura del volontariato, rendere attrattivo il mondo del terzo settore avvicinando ad esso i giovani, promuovere la formazione, attivare percorsi professionalizzanti, sviluppare competenze digitali, potenziare modalità collaborative e realizzare azioni pilota che possano soddisfare i bisogni specifici delle comunità locali che siano innovativi e capaci di formare e creare opportunità di crescita territoriale.

La Regione Marche metterà a disposizione risorse per un importo massimo complessivo di 2.777.210 euro.

L’Avviso Pubblico e tutta la relativa modulistica sono reperibili al link: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Sociale/Terzo-settore/Contributi-agli-ETS .

La candidatura va inviata a mezzo PEC all’indirizzo: regione.marche.istruzioneinnovazionesocialesport@emarche.it entro e non oltre il 30/04/2024.

Il Responsabile del Procedimento è Stefania Battistoni: stefania.battistoni@regione.marche.it

Per assistenza agli Enti per la compilazione della domanda e per le modalità di partecipazione all’Avviso, è possibile rivolgersi al Centro Servizi Volontariato Marche: CSV Marche, Via Della Montagnola 69/A – 60127 Ancona, recapito telefonico: 800651212 – 071.894266, email: segreteria@csv.marche.it .

 

Ripatransone, ok al progetto per la chiesa di San Filippo
Roma, 16 Apr – La conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per il miglioramento sismico

della Chiesa di San Filippo, per un valore di 1,7 milioni di euro, a Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno.
L’edificio, costruito tra il 1680 e il 1722, ha subito gravi danni dal sisma del 2016: lesioni sulle pareti e sulle volte, oltre a danni agli apparati decorativi interni. Il progetto prevede interventi strutturali come l’inserimento di un cordolo perimetrale, la ricostruzione della copertura in legno lamellare, il consolidamento delle volte e del campanile, oltre a lavori di restauro per le superfici e gli apparati decorativi.
Il miglioramento sismico della Chiesa di San Filippo rafforzerà un luogo caro alla comunità di Ripatransone – dichiara Guido Castelli, Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 -. Desidero ringraziare il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’Ufficio speciale ricostruzione e l’Arcivescovo Carlo Bresciani. Insieme stiamo portando avanti il cambio di passo nella ricostruzione delle chiese del territorio”.
Castel di Lama, via libera al progetto esecutivo per via della Pace
Roma, 16 Apr – Trasferiti 1,8 milioni di euro dall’Ufficio ricostruzione della Regione Marche per la sistemazione del dissesto in via della Pace a Castel di Lama, in provincia di
Ascoli Piceno. Si tratta di un intervento finanziato dal “Programma straordinario di Rigenerazione urbana connessa al sisma per i comuni maggiormente colpiti della Regione Marche” e che andrà a ripristinare le condizioni di sicurezza e funzionalità di una strada importante per la connessione est-ovest della parte bassa della cittadina.
Il progetto esecutivo approvato, prevede il rifacimento del manto stradale in via della Pace con l’installazione di un nuovo muro di contenimento e la sostituzione delle pavimentazioni del marciapiede in ghiaia lavata, mantenendo il cordolo esistente. Inoltre, nella stessa via, verrà migliorato il drenaggio lungo tutto il tratto stradale. In via Tevere, invece, si lavorerà per la realizzazione di palificate a sostegno dei marciapiedi e della strada stessa, oltre al rifacimento del marciapiede con nuovi cordoli e sottoservizi, inclusa
l’illuminazione pubblica e la fibra ottica.
Rafforzare le infrastrutture viarie è uno dei nostri obiettivi, perché un territorio connesso è anche più competitivo e capace di favorire la redistribuzione demografica, che è uno degli strumenti chiave per combattere la tendenza allo spopolamento delle aree interne – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli – Grazie al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e all’Ufficio speciale per la ricostruzione, stiamo man mano restituendo alle nostre comunità la normalità e la sicurezza che meritano
FERROVIE: CASTELLI, CON LE STAZIONI DEL TERRITORIO PIÙ SERVIZI PER L’APPENNINO CENTRALE
Presentato a Roma il progetto del Gruppo Fs, coinvolge 5 stazioni dei sismi 2009 e 2016
ROMA, 16 apr – “Il progetto Stazioni del Territorio si colloca all’interno del percorso di rinascita e di rigenerazione dell’Appennino centrale devastato dal terremoto, che si afferma sempre più come un laboratorio nel quale vengono adottate soluzioni sostenibili volte a promuovere lo sviluppo e a contrastare il processo di spopolamento. Ringrazio il Ministro Matteo Salvini e il Gruppo Ferrovie dello Stato con cui, fin dal mio insediamento, si è avviata una proficua interlocuzione per questa iniziativa che coinvolge stazioni ferroviarie situate nelle quattro le regioni coinvolte dai sismi del 2009 e del 2016. Mentre è in corso la ricostruzione, alla quale nel 2023 abbiamo impresso un cambio di passo, è in atto la strategia di riparazione economica e sociale di questi territori, anche grazie al Programma di interventi Next Appennino, che necessitano in modo particolare di servizi di qualità, infrastrutture di trasporto, connettività digitale.
Questo è proprio ciò che sta avvenendo attraverso questa iniziativa, che trasforma
luoghi di passaggio o scambio in centri vitali e attrattivi. Ripensare gli spazi e le funzioni delle stazioni ferroviarie è un modo intelligente ed efficace per ritessere una trama di vita e di rapporti che rischierebbe di essere logorata. Ambulatori medici, farmacie, postazioni di lavoro, servizi di intermodalità: questi edifici diverranno dei veri e propri “hub” del territorio, fruibili dalle comunità locali e dai viaggiatori. È infine da sottolineare il fatto che gli
interventi in corso in ciascuna stazione sono stati realizzati ascoltando le richieste e le esigenze del territorio, segno di quell’attenzione e cura particolare di cui necessitano questi luoghi ai quali, insieme al governo e ai Presidenti delle quattro Regioni, stiamo dedicando un’attenzione costante
”.
Lo dichiara il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016, senatore Guido Castelli, che oggi a Roma presso l’Auditorium di Villa Patrizi, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di “Stazioni del Territorio”, progetto promosso dalle società del Gruppo FS, insieme al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, al Segretario Generale ANCI Veronica Nicotra, all’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI Gianpiero Strisciuglio, al Direttore Luiss School of Government Giovanni Orsina.
Ferrovie del Territorio è una iniziativa dedicata agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti, con l’obiettivo di trasformare le stazioni in centri polifunzionali, attraverso l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità. Il progetto coinvolgerà 20 scali in tutta Italia e ha già preso il via in cinque stazioni pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016. Tre di queste sono in fase di completamento: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata).
Per Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) gli interventi attualmente in corso si concluderanno nel 2025.
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