dalla Regione Marche

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2016-05-20

Ceriscioli e il sindaco Pugnaloni firmano un protocollo d’intesa per il potenziamento dell’Inrca-Osimo

 

(OSIMO) – Questa mattina al Comune di Osimo il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato con il sindaco Simone Pugnaloni un protocollo d’intesa per il potenziamento della realtà ospedaliera Inrca-Osimo, oggi su due presidi. Un documento importante che sottolinea come il sistema continua ad investire anche se si va verso una struttura nuova, per garantire comunque la continuità dei servizi di qualità ai cittadini. Nel corso dell’incontro è stato ribadito unanimemente che per il sistema sanitario regionale l’Ospedale di Osimo resta importante e che si sta procedendo sempre di più verso l’integrazione con l’Inrca. Un’integrazione che compensa e completa l’offerta delle prestazioni. “Un passaggio – ha detto il presidente – che serve a ribadire che riordinare il sistema non significa tagliare, ma spendere al meglio le risorse, con un riassetto di maggiore efficacia in termini di sicurezza e qualità dei servizi. Questo vale per i punti nascita, come per la trasformazione dei 13 ospedali in ospedali di comunità:  le risorse restano sul territorio in termini di servizi. Il riordino resta la strada necessaria per rimettere in moto il percorso assunzioni di cui in Italia c’è bisogno per permettere al sistema di funzionare al meglio. Si tratta di nuovi ingressi che servono per ampliare l’offerta, come sta accadendo già a Torrette e all’INRCA, dove l’orario di visita è stato allungato fino alla sera e anche il sabato, per abbattere le liste di attesa o per agevolare il percorso presa in carico. Il riordino, dunque, porta ad aumentare opportunità in termini di servizi. Questo protocollo dimostra come la collaborazione con il comune di Osimo non si è mai fermata. Con l’assestamento di bilancio, inoltre, potranno essere messe in campo risorse per altre attività anche su altri settori”.

Tra gli interventi più significativi previsti per l’ospedale di Osimo si segnalano: la riqualificazione del pronto soccorso con lavori per oltre un milione e duecentomila euro, il proseguimento dell’attività di presa in carico delle gestanti, la messa a norma dei sistemi antincendio, l’attivazione di procedure concorsuali per anestesia, rianimazione e medicina interna. Con l’Inrca saranno inoltre condivisi progetti per la telemedicina e per la cura del tumore alla prostata.

INAUGURATA CASA DI RAFFAELLO, OSPITA LE FAMIGLIE DEI BAMBINI RICOVERATI NEL REPARTO DI ONCOEMATOLOGIA DELL’OSPEDALE SALESI

 

E’ gialla, accogliente e rasserenante la casa in via Esino ad Ancona creata per ospitare gratuitamente le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi. Si chiama Casa di Raffaello, come il nome del figlio della presidente dell’Associazione, Nazzarena Barboni, che ha realizzato il progetto con il contributo di volontari e donazioni. Dal dolore di una madre un aiuto concreto alle famiglie che affrontano il dramma della sofferenza aggravato dalle difficoltà  di trovarsi lontano da casa e dalle abitudini quotidiane cancellate dalla malattia. “Il dolore trasformato in speranza e disponibilità verso gli altri – ha detto il presidente Luca Ceriscioli, presente all’inaugurazione di questa mattina insieme al cardinale, Edoardo Menichelli, ai rettori Flavio Corradini dell’Università di Camerino e Sauro Longhi dell’Università Politecnica delle Marche, al direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi – Oltre alle cure mediche è necessaria l’attenzione alla persona, al bisogno di calore e di accoglienza. Questo nido per famiglie è un bell’esempio di come anche le istituzioni e le autorità, insieme oggi, possano dare risposte e fare tanto per le esigenze della comunità. Da qui uno stimolo, una spinta ad andare avanti negli impegni assunti per la sanità regionale e per il Salesi, struttura che è stata e resta punto di riferimento per l’alta specializzazione della cura del bambino”.

E’ la realizzazione di un sogno originato da un incubo, per la presidente dell’Associazione Raffaello: “Dalla perdita, dallo strazio di quella che sembra una sconfitta irreparabile – ha detto Nazzarena Barboni – è nata la voglia di usare la mia energia per i bambini ricoverati in quel reparto, per dar loro la possibilità di sorridere, anche tra quelle mura strette: è nata così l’Associazione Raffaello che dal 2007 con impegno e fatica lavora per animare le lunghissime giornate vissute in ospedale, con musicoterapia, animazione, giochi, regali e coccole che, tra le altre attività, non mancano mai. Con Casa Raffaello, acquistata grazie alla generosità di quanti hanno voluto donare un contributo, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti”.

Casa Raffaello, il taglio del nastro
Casa Raffaello, il taglio del nastro

 

 

Gli auguri del presidente Ceriscioli su Twitter per i Cento anni di Giuseppe Ottaviani

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha rivolto gli auguri di buon compleanno al centenario marchigiano Giuseppe Ottaviani. Già testimone per le Marche a Milano Expo2015, Ottaviani è un atleta che gareggia nella categoria master, praticando 11 specialità. È nato a Sant’Ippolito il 20 maggio 2016. Da quando ha compiuto 75 anni ha vinto una cinquantina di titoli tricolori, un oro e due argenti europei, oltre a dieci ori iridati. Questi gli auguri del presidente formulati attraverso Twitter: “Auguri Giuseppe Ottaviani. Oggi compie #100anni. Lo #sport è vita #orgogliomarche #sporteprevenzione”

 

Presentazione Innovamarche – Innovation Broker Pubblico

InnovaMarche
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Tipicità in blu, il futuro della pesca nell’Adriatico al centro del convegno promosso dalla Regione

 

 

Tipicità in blu, Manuela BoraTipicità in blu, Manuela Bora

 

Castiglione: “Le Marche hanno saputo spendere bene le risorse disponibili”

 

Bora: “La ripartizione del nuovo fondo ci penalizza, chiediamo più attenzione”

 

Ancona,  2016-05-20 – “Siamo nella fase di partenza del nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp 2014-2020). Il 9 giugno si riunirà la Conferenza Stato Regioni e si avvierà l’attuazione della nuova politica comune della pesca. Le risorse disponibili sono maggiori e serviranno a rilanciare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della pesca che rappresenta la vera sfida per il Mediterraneo”. Lo ha affermato il sottosegretario, con delega alla pesca, Giuseppe Castiglione, nel corso del Convegno promosso dalla Regione Marche nell’ambito della manifestazione Tipicità in Blu. Le Regioni gestiranno il 67% dei fondi, il ministero il restante 33%. Sulla questione, l’assessore regionale alla Pesca, Manuela Bora, nel suo intervento, ha evidenziato che “le Marche si sono contraddistinte per avere speso più e meglio con la precedente programmazione. La ripartizione del nuovo Feamp penalizza la Regione (15 i milioni previsti rispetto ai 18 attesi, sulla base dei 21 precedentemente rendicontati e certificati), per cui chiederemo l’applicazione di una riserva di efficacia che ci riconosca maggiori risorse proprio per aver dimostrato una eccellente capacità di spesa”. Su questo punto, il sottosegretario, rispondendo alla stampa, ha ribadito che “le Marche hanno una lunga tradizione nella sperimentazione di nuovi modelli di gestione. Hanno saputo, nel tempo, spendere le risorse disponibili e lo sapranno fare ancora, valorizzando la regionalizzazione che è l’anima e il cuore della nuova politica comune della pesca”.

“Il distretto del mare rappresenta un comparto rilevante dell’economia regionale che influenza trasversalmente settori quali i trasporti marittimi, il turismo, la cantieristica e l’acquacoltura – ha affermato la Bora nell’intervento iniziale – Le Marche, con i suoi 174 km di costa annoverano 8 porti, una flotta peschereccia consistente in oltre 800 imbarcazioni e 2000 pescatori, 7 mercati ittici, un polo industriale di trasformazione del prodotto ittico rilevante, un radicato settore di supporto tecnologico. Con un bilancio sicuramente positivo per la nostra Regione, si chiude il principale strumento di sostegno per l’economia ittica nazionale. Le Marche si sono particolarmente distinte per essere riuscite a promuovere, sul territorio, ben oltre 850 progetti, per complessivi 21 milioni di euro di risorse pubbliche, tutte certificate e utilizzate entro i termini”. Nelle Marche, ha poi ribadito il sottosegretario Castiglione, “ci sono ottimi esempi di gestione comune. Su questa strada dobbiamo andare avanti per utilizzare le risorse comunitarie in modo da garantire quel salto di qualità alla nostra pesca che deve essere sostenibile e promuovere sviluppo sul nostro territorio. La sfida la si vince se la vinciamo insieme”.

Al convegno hanno partecipato rappresentati delle istituzioni europee, nazionali e delle organizzazioni di settore. Sono stati illustrati i risultati conseguiti attraverso il Fondo europeo della pesca e le principali novità della nuova programmazione. Si è parlato dell’importanza della cooperazione per la gestione ittica dell’Adriatico e per consolidare i risultati del progetto Ecosea (sostenibilità della pesca). A margine del convegno sono proseguite le attività didattiche dei laboratori che hanno visto la partecipazione di diversi istituti scolastici.

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