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TuttoinGioco, Cacciari: “Ma davvero è la prima edizione?”

di | in: Cultura e Spettacoli

CACCIARI A TUTTOINGIOCO: “MA DAVVERO È LA PRIMA EDIZIONE?”


“Ma davvero è la prima edizione?”. Sceso dal palco dopo oltre un’ora di conferenza in una piazza gremita e in assoluto silenzio, Massimo Cacciari non riusciva ancora a capacitarsi del pubblico che aveva avuto davanti. “I festival in genere ci mettono cinque o sei edizioni per arrivare a questi livelli”. E poi autografi e foto, come per un divo dello spettacolo.

Venerdì i parcheggi erano pieni già alle 17.30 come era successo in altre serate, come a mezzanotte di ferragosto, ma stavolta si trattava di filosofia, al pomeriggio. La stessa scena si è ripetuta ieri per la conferenza di Gianni Vattimo. “Questo è un dato fondamentale – ha dichiarato il direttore artistico Evio Hermas Ercoli – che dimostra come non siamo un fenomeno di soli numeri ma di cultura: qui c’è un pubblico interessato ad un programma senza cedimenti alla propria filosofia: arte, cultura o società”.

L’aria del Festival del Pensiero è cresciuta nelle vie di Civitanova Alta già da venerdì. Dopo la conferenza di Cacciari le vie si sono riempite di spettatori in visita alle mostre o nei bar per un veloce ristoro, pronti dopo un’ora a sedersi nuovamente per il cineforum filosofico.

Quindi Enrico Ghezzi è salito sul palco insieme al filosofo Curi senza deludere il pubblico con i suoi ossimori e le sue provocazioni ai limiti del non sense. “Sono talmente in disaccordo con te che quindi sono anche d’accordo” ha detto ad un certo punto prima di lanciare la visione di “The prestige”, il film di Christopher Nolan sulla storia di due illusionisti alla ricerca ossessiva di un gioco di prestigio sensazionale.

 

SI TERMINA CON UN POKER D’ECCEZIONE: GIVONE, CAVARERO, MATASSI E GIORELLO

 

Civitanova Marche – Tuttoingioco volge al termine. Oggi chiude con un poker d’eccezione: Sergio Givone, Adriana Cavarero, Elio Matassi e Giulio Giorello. Poi il jazz Massimo Donà Quintet, la classica dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il cinema di Ingmar Bergman.

Si parte anche oggi (domenica) a mezzogiorno con Antonio Gnoli che nella Chiesa di San Francesco intervista Sergio Givone, ordinario di Estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze. Il pomeriggio è dedicato alle filosofe con l’intervista di Gnoli ad Adriana Cavarero dell’Università di Verona. Alle 17.00 invece, in piazza della Libertà, il jazz del Massimo Donà Quintet incontra di nuovo la filosofia. Dopo Giorello, oggi è la volta di Elio Matassi, professore ordinario di Filosofia della storia.

Il divertissment musicale-filosofico precede la lectio magistralis di Giulio Giorello alle 18.00 nella piazza della Libertà.

La serata di Pensieroingioco, ultima serata del Festival, si sviluppa ancora tra musica e cinema.

Il jazz di Domenica Vernassa, che nel giardino dell’ex liceo classico presenta il suo nuovo album “U me mundu” con sonorità acustiche che attingono dalla tradizione popolare, mentre alla chiesa di Madonna Bella, l’insolito itinerario di musica classica arriva al capolinea con Annamaria Morresi, Arnaldo Giacomucci e Adriana Formato.

Gli ultimi due appuntamenti di questa estate 2009 con l’arte, la cultura e la società sono quello il concerto della FORM in Piazza della Libertà e con il cineforum filosofico che si trasferisce al teatro Annibal Caro dove Umberto Curi presenta “Il settimo sigillo”: il film dell’apocalisse con la partita a scacchi del cavaliere contro la morte, girato nel 1957 dal maestro Ingmar Bergman.

Infine spazio alla festa organizzata nel teatro tenda grazie allo sponsor Giessemme Service, al Presidente delle Fondazione Carima e al Sindaco di Civitanova Marche con i quali si brinderà alla Biennale 2009.

 

L’INNO ALLA GIOIA CHIUDE LA PRIMA EDIZIONE DI TUTTOINGIOCO


Civitanova Marche – Un viaggio musicale per l’Europa, “da Rossini a Rossini”. Nel titolo c’è tutto il repertorio che la Form, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro David Crescenzi, proporrà oggi (domenica) in piazza della Libertà di Civitanova Marche Alta, per concludere la Biennale Tuttoingioco. L’omaggio musicale della FORM è un fuori programma che l’assessore alla Cultura della Provincia di Macerata, Maria Grazia Vignati, ha offerto al Comune di Civitanova Marche per testimoniare l’apprezzamento alla “cultura e alla nuova politica turistica che Tuttoingioco ha affermato grazie a Fondazione Carima e a Civitanova” città che il presidente Franco Capponi ha recentemente definito “porta della Provincia”.

Dall’ouverture della “Gazza Ladra” di Rossini, fino all’ouverture de “Il barbiere di Siviglia”, passando per “Le Nozze di Figaro”. Poi Strauss, Brahms, Elgar e Ponchielli prima di chiudere il cerchio rossiniano con “Il barbiere di Siviglia” e lasciare il gran finale all'”Inno alla gioia” di Mozart.


La giornata di ieri è trascorsa nell’attesa dell’arrivo del due volte premio oscar Dante Ferretti.

Al mattino


Al pomeriggio


E


Marramao


Curi ha letto il messaggio di Enrico Ghezzi che ha ringraziato per l’invito e per l’ospitalità esprimendo il suo rammarico per il fatto di non essersi potuto fermare e per il fatto, a suo dire, di non essere riuscito ad essere più chiaro e coinciso. Che dire di più?

Modernità, globalizzazione, identità, politica, sono i principali temi al centro del dibattito di stamattina fra Gnoli e Marramao

Importanza della filosofia che deve orientare l’agire pubblico

“i concetti filosofici hanno senso   se mettono in discussione il senso comune e se riconducono alla radice della nostra esperienza quotidiana”

Ritorna anche con lui il tema della filosofia strumento per capire il presente, “la filosofia o è di piazza o non è”.

Parlando del senso dello Stato, ha detto che forse è il caso di tornare a una politica che fornisca “un orizzonte di senso all’agire collettivo”.


Dante Ferretti a Tuttoingioco. Serata d’onore con Casinò

 

Non è voluto mancare alla Biennale di arte, pensiero e società pensata dalla fondazione Carima. Per Dante Ferretti, due volte premio Oscar e socio della Fondazione, Tuttoingioco ha pensato una serata d’onore con la proiezione del capolavoro di Martin Scorsese Casinò dedicato al gioco, per il quale il Maestro ha curato la scenografia.


Prima del film, Ferretti si è  soffermato  sul palco di piazza della libertà insieme al filosofo Umberto Curi, che ha curato la rassegna cinematografica insieme ad Enrico Ghezzi. “Attraverso l’analisi del microcosmo di Las Vegas Scorsese ha voluto proporre una parabola che riguarda il macrocosmo, ossia la società nel suo insieme, dove per Scorsese a dominare è sempre la violenza”, ha spiegato Umberto Curi, che ha aggiunto come questo approccio disincantato “rispecchia un assunto presente in tutta la filosofia moderna”.


Dopo la conferenza e il film, Dante Ferretti ha cenato al Mangia con il presidente della Fondazione Carima Franco Gazzani, il vicepresidente di Banca Marche Lauro Costa e il direttore artistico della Biennale Evio Hermas Ercoli.


Tra Cacciari e Giorello la sintesi ontologica di Vattimo

 

Per la sua lectio magistralis a Tuttoingioco Gianni Vattimo ha rispolverato dalla sua libreria “I giochi degli uomini” di Karl Groos, “un classico della ludologia moderna” e l’ha portato di fronte al pubblico di piazza della Libertà. Poi ha declinato quel titolo “Tuttoingioco” in “Tutto per Gioco”, cercando di rispondere al “come ci poniamo di fronte al problema del gioco”. Ma il filosofo torinese non ha dato le risposte essenzialiste che ha dato venerdi Massimo Cacciari e che darà oggi Giulio Giorello, entrambi ospiti della Biennale di Civitanova Marche Alta, ma risposte che si collocano tra i due e che abbia a che fare “con l’ontologia dell’attualità” più affine al suo approccio filosofico.


La giornata di sabato a Tuttoingioco si era aperta con la lettura di un messaggio che Enrico Ghezzi, protagonista del cineforum di venerdì, ha lasciato a Umberto Curi prima di ripartire. Primo messaggio: “vi ringrazio per l’invito e per l’ospitalità eccezionale”. Secondo messaggio: “peccato non potersi fermare più a lungo per la concomitanza della Mostra del cinema di Venezia”. Terzo messaggio: “mi dispiace anche di non essere stato coinciso ieri sera”. Più “ghezziano” di così, cos’altro dire?


Modernità, globalizzazione, identità, politica, erano stati invece i temi del dibattito delle ore 12.00 fra Maurizio Gnoli, intervistatore de La Repubblica e il filosofo Giacomo Marramao.


Anche Marramao ha posto l’accento sull’importanza della filosofia come mezzo quotidiano per orientare l’agire pubblico. “I concetti filosofici hanno senso – ha detto – se mettono in discussione la percezione comune e se riconducono alla radice della nostra esperienza quotidiana”.

Lo stesso messaggio che Massimo Cacciari aveva lanciato salendo sul palco: “il pensiero filosofico vuole fare chiarezza nelle forme della nostra vita. Guai a quel filosofo che non incontra la piazza”.


Lo stesso Cacciari venerdì si è complimentato con la Fondazione Carima domandando se davvero è questa la prima edizione. “I festival in genere ci mettono cinque o sei edizioni per arrivare a questi livelli”. E poi autografi e foto, come per un divo dello spettacolo.


I parcheggi hanno retto a fatica a questi primi due giorni di Pensieroingioco come era successo in altre serate, come a mezzanotte di ferragosto, ma stavolta si trattava di filosofia, al pomeriggio.


“Questo è un dato fondamentale – ha dichiarato il direttore artistico Evio Hermas Ercoli – che dimostra come non siamo un fenomeno di soli numeri ma di cultura: qui c’è un pubblico interessato ad un programma senza cedimenti alla propria filosofia: arte, cultura o società”.


 






5 Settembre 2009 alle 22:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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