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Vladimir Nabokov, “Lolita”

di | in: Recensioni

di Renzo Vitellozzi


“Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.” … Irresistibile il primo, breve incipit. Tagliente. Ipnotico. Rileggetelo attentamente.
– Passiamo al secondo incipit: “Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.”… A dir poco folgorante.
Lolita è la storia di un´ossessione dolorosa, poetica e delirante, di un amore tragico, folle, malato, totale, con due protagonisti assolutamente perfetti e contemporanei: Dolores Haze, la capricciosa, instabile, sciocchina, adorabile “ninfetta” ed Humbert Humbert il colto e romantico letterato europeo, sensibile, tenero ed ambiguo. Lolita è anche una storia itinerante; fughe improvvise e lunghi, interminabili viaggi a “novanta chilometri orari” attraverso un´America nuova, invitante e vivace.

Un romanzo “on the road” con descrizioni attente e mirabili delle strade e dei paesaggi americani di metà novecento. L´autore russo introduce un ulteriore tema innovativo e significativo: il consumismo. H.H. sommerge la sua ninfetta di regali, anche piuttosto inutili, acquistati nei posti più disparati. Figuriamoci che senso di frustrazione per il decadente intellettuale del vecchio continente H.H. Ma ogni desiderio della reginetta deve essere appagato, e poi l´amore, quell´amore in particolare, non ha prezzo, rifiuta ogni etica.
Nabokov è un maestro della scrittura ed usa con intelligenza ed efficacia i registri dell´ironia e della poesia per trattare temi piuttosto scabrosi e scandalosi. Quasi quattrocento pagine di narrazione esemplare, fluida, colorita, a tratti divertente e brillante, dove è abolita ogni volgarità.
La stesura del romanzo ebbe una lunga gestazione e le tribolazioni legate alla sua pubblicazione sono oramai leggendarie e note a tutti. Mi rammarica il fatto che un libro di tale fattura e bellezza riscontri ancora diffusa ostilità. – Libro di culto da leggere senza pregiudizi.
Ho letto recentemente, non so più dove: “Lolita è il sogno tremante e languido che conduce il sognatore verso la fine”. Difficile anche per il lettore sottrarsi a tale sogno.




7 Gennaio 2010 alle 0:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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