Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 18:03 di Gio 16 Mag 2024

Pat Metheny – Anna Maria Jopek, “Upojenie”

di | in: Recensioni

di Renzo Vitellozzi
 

“…Mentre crescevo con la musica ascoltavo quel programma alla radio in cui veniva trasmessa la musica di Pat, Sting, Jarrett…Chi avrebbe mai potuto prevedere che avrei sposato quell’uomo (Marcin kydrynski) e che avremmo realizzato questo album col nostro più grande eroe musicale (Pat Metheny). E’ tutto così…è il destino, tuttavia per qualche aspetto non sono realmente sorpresa perchè in fondo sembra tutto così naturale. Ma ciò mi ha anche reso una delle persone più felici del pianeta…” E’ Anna Maria Jopek che parla durante una recente intervista rilasciata a Jazzitalia. La Jopek è la più rappresentativa cantante polacca, classe 1970, ottima musicista di formazione classica, diplomata in pianoforte all’Accademia musicale Chopin di Varsavia, la passione per Bach, Ravel, Mozart, ma anche un legame profondo con le tradizioni musicali della sua terra e molto vicina ai movimenti jazzistici americani. Nel 2002 la svolta, l’incontro con il leggendario musicista del Missouri Pat Metheny, la realizzazione dell’album “Upojenie” e le tre memorabili serate a Varsavia alla Sala Kongresowa con una band di fantastici musicisti.

“Upojenie” è uno dei lavori meno acclamati e più sconosciuti di Metheny, ha fatto bene la casa discografica Nonesuch (gruppo Warner) a riproporlo di recente con l’aggiunta di qualche inedito, e poi c’è anche la magnifica versione in dvd “Upojenie live” relativa ai tre concerti di presentazione dell’album. Il duo, accompagnato dal gruppo di fedelissimi della Jopek, rielabora alcuni brani famosi del chitarrista (Are You Going with me, Letter from Home, Follow me, Imaginary day) con testi scritti in polacco per l’occasione da Marcin Kydrynski, marito del Jopek. Ci sono anche brani originali della cantante. Il risultato è sorprendente. Un disco davvero particolare, intimo e pieno di phatos. Una manciata di canzoni interpretate, suonate ed arrangiate magistralmente, che sembrano nuove di zecca, spruzzate qua e là di fusion, jazz e bossanova. La classe di Metheny non è una novità; eccellenti i musicisti, tutti polacchi, ma è la bella Jopek la vera sorpresa, il valore aggiunto dell’intera operazione, un’artista che ci ammalia con la sua grazia e la sua sensibilità. Armonia, allegria, positività, è la traduzione in italiano della parola polacca “upojenie”, titolo calzante, perfetto per un disco che ci riconcilia finalmente con la musica.




2 Marzo 2010 alle 18:14 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata